È difficile descrivere “Men. Due uomini.”, Il nuovo capolavoro di Stefano Labbia. È difficile per mille motivi soprattutto perché è un dramma che ci tocca da vicino. La violenza. Senza età. Senza genere. Senza categoria. Ha un dolore leggere ogni giorno del propagarsi di questa piaga che ha raggiunto ormai livelli impossibili. Di chi è la colpa di tutto questo? Dipende dal ruolo della persona a cui lo chiedi. Più colpevoli dunque. O forse solamente uno a turno, gli interlocutori evidenziano, tuonando.

Il Labbia mette in scena un dramma reale, senza essere giuridico ma raccontando i fatti che da fictionali diventano pian piano, nell’immaginario dello spettatore / lettore, tangibili come servizi di un telegiornale o pagine di un quotidiano. La realtà divora la fantasia pagina dopo pagina, scena dopo scena, arrivando al climax in cui l’intera storia colpisce il lettore spettatore come un feroce pugno scagliato da un pugile alla bocca dello stomaco.

L’autore italo brasiliano si dimostra capace di un talento più unico che raro: la versatilità. Non importa il mezzo attraverso cui esprimere l’analisi del quotidiano. Importa la potenza delle immagini e la ferocia delle parole. Labbia, grande affabulatore dei nostri giorni ha il merito di raccontare verità profonde mai banalizzandole.

Straordinario.

L’opera teatrale è acquistabile presso tutte le librerie su suolo italiano e online nei principali store.

Mariella Abbazi.

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