Chi meglio di giovani studenti di Arte può fornire uno sguardo innovativo sul mondo delle esposizioni e delle mostre oggi? La risposta si può trovare nel progetto dei ragazzi del Master of Art della Luiss, giunto alla sua terza edizione. Gli studemti hanno organizzato la mostra “Osmosis” , inaugurata il 6 Novembre 2013 alla Stazione Tiburtina e disponibile fino al 28 dello stesso mese.
L’idea di questa mostra nasce basandosi su due elementi in particolare: uno espresso nella scelta del nome Osmosis, che rimandando al processo scientifico, sottolinea la diffusione e la circolazione di idee fra gli studenti. L’altro risiede nel luogo in cui si è deciso di sviluppare questo progetto ,la Stazione Tiburtina, uno spazio nuovo, fulcro di incontri, di gente che va e viene che esprime al meglio il concetto di sperimentazione e comunicazione. Questo processo di osmosi culturale prende vita in una delle Bolle sospese della Galleria Centrale della Stazione, che concettualmente esprime già da sè il punto di partenza della mostra connettendo l’architettura sospesa della struttura alla forza dell’espressione artistica.
Dodici sono gli artisti in mostra.Uno di questi è Domenico Romeo che ha realizzato un’opera specificatamente per quest’esposizione dal titolo “Selezione Innaturale”. Romeo è un’artista contemporaneo che lavora su un linguaggio privato affascinando noi spettatori con l’eleganza e la bellezza dei suoi disegni e delle sue linee quasi da decifrare. Ogni opera coinvolge emotivamente chi la osserva e regala sensazioni diverse, a volte di angoscia, altre di tranquillità e riflessione interiore; particolare interesse suscita un’opera sonora in collaborazione con RAM radioartemobile, un progetto di ZERYNTHIA, che promuove “l’esigenza di dare luogo, o meglio luoghi, a questa nuova sensibilità acustica così specifica e così avvertita dagli artisti nelle loro esperienze e nelle riflessioni” che permette per un attimo di isolarsi da ciò che avviene intorno a noi e che inconsciamente ci mette in comunicazione con qualcosa di esterno che siamo liberi di interpretare e di vivere come vogliamo.
All’interno della mostra ci sono alcuni nomi importanti della scena contemporanea, come quello di Mark Jenkis, che riesce nel suo intento di suscitare una reazione nel pubblico e di metterlo in relazione con se stesso e con la società. Sia “The Couple” che “The Great Divide” sono opere che quasi mettono soggezione. Quest’ultime creano inquietudine e lasciano noi spettatori un pò spiazzati, centrando in pieno il messaggio di sospensione e incertezza della società contemporanea. Altri personaggi rilevanti sono Ivan Navarro e Fausto Delle Chiaie che ci portano nel loro mondo artistico fatto di spaesamento e ricerca d’identità per il primo, sensibilità e attenzione per le piccole cose per l’altro.
Ci sono poi le opere di: Allis/Filliol, Mircea Cantor, Ludovica Carbotta, Gea Casolaro, William Cobbing, Margherita Morgantin, Donato Piccolo, Cesare Pietroiusti/Paul Griffiths.
Innovativa e insolita è l’idea che questi studenti hanno avuto per il catalogo: tutto ciò che c’è da sapere sul progetto, gli artisti e le opere è racchiuso in una pennetta USB disponibile all’ingresso e fruibile a casa propria in qualsiasi momento, con la possibilità di passare interattivamente da un argomento all’altro a nostro piacimento, giocando con la nostra curiosità. La mostra Osmosis è un’occasione da non perdere per capire quale sia il bisogno attuale di trasmettere passione e interesse per il mondo artistico. Gli studenti, in vesti di curatori, sotto la guida di Achille Bonito Oliva, responsabile scientifico del Master, ci portano in un mondo nuovo: quello dell’arte contemporanea, visto attraverso i loro occhi, che vivono e percepiscono la crisi e che hanno la voglia di comunicare un messaggio di instabilità e ambiguità della nostra epoca.
Osmosis:
STAZIONE TIBURTINA
7 – 28 novembre 2013
Roma – Piazzale della Stazione Tiburtina