INpressMAGAZINE Claudio Palazzi

Corea del Nord: il granoturco contro il nucleare

Corea del Nord 23/09/09 – L’International Corn Fundation ha dichiarato che in Corea del Nord il raccolto di granoturco subirà un calo del 40% quest’anno, con una produzione stimata inferiore ai 1,5 milioni di tonnellate su una media annuale di 2,5. Secondo le dichiarazioni del biologo Kim Soon-Kwon, presidente dell’International Corn Fundation, con base a Seoul, il raccolto di quest’anno è il peggiore durante gli ultimi 12 anni in Nord Corea, e tra le cause è individuabile anche la carenza di fertilizzanti causata dall’interruzione dei rapporti tra le due Coree. Dialogo, questo, interrotto dal regime di Pyongyang anche con Stati Uniti, Russia, Cina e Giappone, con la decisione di continuare il perfezionamento del programma nucleare nazionale. Per il presidente sudcoreano Lee Myung-bak, l’abbandono del programma nucleare è la condizione primaria per ripristinare l’offerta di aiuti e sicurezza alla Corea del Nord, paese il cui 70% della popolazione usa il granoturco e il riso come alimenti base. Il drastico calo del raccolto esclude dall’approvigionamento di cibo circa 6 milioni di persone, il 30% dell’intera popolazione nordcoreana. (www.dailynk.com)

Bilancia

Mentre Mercurio gioca al dottore con Venere dovrete sostenere le tensioni suscitate da chi non gradisce i vostri progetti. Trascorrerete piacevoli momenti in amore o sul lavoro, o in tutte e due, o in nessuno dei due o tutt’e tre…. cinque? Bho. Vabbè. Bonafortuna a te  e soreta.

Laos: terrore anticristiano

LAOS 22/09/2009- Il Laos, placido paese del sudest asiatico incastrato senza sbocco sul mare tra Cina, Vietnam, Cambogia, Tailandia e Myanmar, è scosso da una vera persecuzione anticristiana, ferocemente rivolta soprattutto verso i protestanti, percepiti come una minaccia per il governo centrale in quanto aderenti a fedi religiose importate dall’estero. Arresti arbitrati, minacce e sequestri atteriscono i fedeli, ai cui figli viene negata la scuola e il diritto allo studio. Fedeli, alle cui famiglie viene rifiutata l’acqua, le cure mediche e la protezione della legge, vengono cacciati e banditi dai propri villaggi. Semplici cittadini, fomentati dal clima di violenza e soprusi, e dalla presunta leggitimità delle aggressioni, sono tra i più frequenti protagonisti della persecuzione anticristiana. Gli alti poteri del Laos comunista additano i cristiani protestanti come aderenti a credenze e fedi religiose di importazione statunitensi, viste come una minaccia per il sistema politico nazionale.

La denuncia è del gruppo Human Rights Watch for Lao Religious Freedom (www.hrwlrf.org). Il gruppo riporta che il Laos ha recentemente stretto rapporti più profondi con i vicini stati totalitari e le autorità di Vientiane hanno ripreso e rinnovato le persecuzioni anticristiane. Già alla fine degli anni ’90 il Laos era stato messo sotto osservazione nel Rapporto annuale Usa sulla libertà religiosa nel mondo in seguito alle persecuzioni e torture rivolte contro i cristiani. Per non perdere gli aiuti finanziari internazionali, il Laos aveva poi mostrato una maggiore tolleranza verso fedi religiose diverse, ma, secondo il Rapporto annuale Usa sulla libertà religiosa nel mondo, nel solo mese di luglio 2008, oltre 500 cristiani sono state vittime di minacce e violenze. Le armi più impiegate sono il carcere, il bando dal villaggio, il sequestro del bestiame, il rifiuto della scuola ai figli, la negazione dei documenti di identità e l’abiura.

Tube station! Le Avanguardie musicali viaggiano in metro

Le grigie e tristi stazioni metro della capitale si ravvivano di un vento settembrino di giovinezza: il 25 e 26 settembre, band emergenti si esibiranno a turno presso le stazioni della linea A Battistini, Cipro e Giulio Agricola, e della linea B San Paolo, Piramide e Ponte Mammolo. I concerti sono della durata di circa un’ora e trenta e gli artisti si alternano ogni 15/20 minuti, a gruppi di 10 per ogni stazione.