“Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.”
Maria, una vergine che diverrà...
Eravamo insieme alla pioggia
mi bagnavo e ti chiedevo
amami, ti prego, amami.
Senza quasi pensarci
su tutti e due i tuoi piedi
mi dicesti che potevi, sì.
Ma domani. Forse l’altro, ancora.
A volte ti vedo piccolo
che neanche un puntino sei
sul fondo bianco delle mie notti.
Sembri quasi impossibile.
Sarà che la distanza
ridimensiona.
Infatti ho spesso stelle
dentro le mani
me le piglio dal cielo.
Sembrano innocue
ed esagero a giocarci
tanto che poi
inavvertitamente
esplodono.
Mi hai detto: stai attenta, non ci amiamo.
Ed io ti ho risposto: perché non proviamo?
Noi col corpo ci intrecciamo,
eppure in cuore collidiamo.