Non soltanto moda a Firenze nella prima metà di gennaio: in occasione dell’inaugurazione di un nuovo negozio, Prada comunica il suo recente impegno nel portare a termine il restauro dell’Ultima Cena di Giorgio Vasari. La tavola di notevoli dimensioni (2,62×6,60m , suddivisa in cinque pannelli) rimase fortemente danneggiata, all’interno del Museo dell’Opera di Santa Croce, dall’alluvione del 1966 a causa della sua immersione in acqua e fango per più di 48 ore; si trova ormai presso l’Opificio
delle Pietre dure da molti anni ed ottenne nel 2010 il finanziamento della Protezione Civile per iniziare i lavori di diagnostica e, successivamente, anche la Getty Foundation di Los Angeles contribuì nel risanamento delle strutture lignee. Ora, attraverso il FAI – Fondo Ambiente Italia, il contributo di Prada consentirà di porre fine agli interventi, per novembre 2016, a cinquant’anni dall’alluvione.Nello specifico, dopo una prima fase di diagnostica e di pre-consolidamento del colore, si procederà con i necessari interventi al supporto per arrivare all’ultima fase dedicata al recupero della superficie pittorica; quest’ultima presenta diversi problemi di stabilità, per i quali i restauratori dell’OPD hanno individuato un’apposita ed innovativa metodica, applicata con successo ai due pannelli centrali. In contemporanea si lavorerà alla costruzione di una cornice che, sul retro, abbia anche funzione di controllo degli scambi umidità-temperatura con l’ambiente.