LEGA-5 STELLE: AMORE ETERNO O AVVENTURA?

A poco più di 4 mesi dal suo insediamento,il governo giallo-verde si trova di fronte a un ulteriore problema che mette in dubbio la convivenza tra lega e 5 stelle: il decreto fiscale. Inizia tutto con di Maio che, la sera del 17 ottobre in un post sulla sua pagina facebook, comunica questo messaggio: “è accaduto un fatto gravissimo. Il testo sulla pace fiscale che è arrivato al quirinale è stato manipolato. Nel testo trasmesso alla presidenza della Repubblica, ma non accordato dal Consiglio dei Ministri, c’è sia lo scudo fiscale sia la non punibilità per chi evade. Noi del Movimento 5 Stelle non lo votiamo se arriva così. Questa parte deve esere tolta. Non ho mai detto che si volevano aiutare i capitali mafiosi. Non so se una manina politica o una manina tecnica. In ogni caso domattina si deposita subito una denuncia alla Procura della Repubblica perchè non è possibile che vada al Quirinale un testo manipolato”. Il tutto viene poi ribadito nella puntata di Porta a Porta di qualche ora dopo. Risponde Salvini con un video sulla sua pagina facebook la mattina seguente: “ci tengo a lasciare agli atti la verità di quel famoso Consiglio dei Ministri da cui è nato tutto questo can can del condono, che non c’è, e di cui non mi può fregar di meno. C’erano due persone protagoniste di quel Consiglio:uno leggeva il testo incriminato e uno verbalizzava. Il Presidente del Consiglio Conte leggeva e chi verbalizzzava era Luigi Di Maio”. Risponde nel pomeriggio Di Maio con un ulteriore video su facebook. Le dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti si susseguono, così come gli articoli di stampa anche estera. La vicenda termina con il nuovo Consiglio dei Ministri del 20 ottobre. Al termine del consiglio  si presentano Conte, Salvini e Di Maio ai microfoni dei giornalisti, soddisfatti del lavoro svolto. Sembrano tre amici ritrovati dopo una furiosa e imbarazzante litigata, contenti di aver fatto pace ,ma sui volti si legge qualche disappunto. Nonostante tutto i consensi sembrano calare di pochi punti solo per i 5 Stelle,mantenendo però sempre un’ alta percentuale. Secondo gli ultimi sondaggi Lega e 5Stelle raggiungono comunque  circa il il 32 e il 30%. Siamo però sicuri che le scelte e le posizioni prese siano coerenti con l’identità dei due partiti?

IL DECRETO FISCALE: CONDONO SI O CONDONO NO?

Parlare di incoerenza della Lega e in particolar modo di Salvini non è molto difficile. Tempo prima delle elezioni il leader del Carroccio aveva più volte ammesso che non avrebbe stretto alcun tipo di alleanza con Berlusconi . Da Salvini, e dalla Lega ci si poteva e ci si può aspettare tutto e il contrario di tutto. Invece i 5 Stelle hanno sempre cercato di dare un immagine di purezza, di trasparenza e di onestà. Si candidavano ad essere il non-partito che non sarebbe mai sceso a patti con i vecchi partiti. Il non-partito dove la base sceglie direttamente proposte e programmi, dove uno vale uno. Il non-partito di chi sbaglia paga e senza alcun condono. Con il passare dle tempo si sono ammorbiditi;per salire al governo e a maggior ragione una volta raggiunto hanno trascurato molti capisaldi grillini. La vicenda del decreto fiscale è sicuramente l’esempio più lampante. I metodi utilizzati dai due Vice-Presidenti hanno messo in discussione la loro professionalità e competenza. Lo stesso Salvini ha definito quei due giorni di lite sui social surreali. Alla fine l’accordo raggiunto prevede il saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia che rispettano alcuni parametri. Inoltre  hanno tolto quei due punti dell’articolo 9 che tanto hanno fatto discutere: il condono penale e lo scudo fiscale. Il problema sta nel capire come realmente è andata la vicenda. Conte ha tentato di spiegarlo nella conferenza stampa al termine del consiglio convocato per risolvere la questione: “l’articolo 9 non era presente nell’articolato originario con cui siamo entrati nel Consiglio dei Ministri ,ma è stato redatto durante il suo svolgimento. E’ successo che mi è stato portato questo foglio con l’articolo 9″. Viene da chiedere redatto da chi ? Conte continua:” ho preferito io stesso non leggere parola per parola e riassumere i termini dell’accordo politico che sul punto della dichiarazione integrativa,e quindi dell’articolo 9, avevamo raggiunto〈…〉Ci siamo poi accorti che dal punto di vista tecnico non rispecchiava. “Non  può però essere stato  un semplice errore tecnico perchè hanno radicalmente cambiato gli accordi. Forse il Presidente Conte non è grado di comprendere i testi che arrivano sui tavoli del Consiglio dei Ministri e se così fosse neanche Salvini e Di Maio. Si apre allora un altra ipotesi: non è stato forse Di Maio ad aver un ripensamento su quei punti? Magari il leader grillino si è reso conto che una manovra fiscale del genere avrebbe generato una forte protesta interna e ha ben pensato di tornare sui suoi passi. Inoltre,per uscirne immacolato, ha deciso di gridare al complotto sostenendo che qualcuno aveva modifcato il testo. Per essere credibile ha minacciato una denuncia alla Procura della Repubblica. Comunque sia solo il fatto che si è parlato di condoni mette in cattiva luce un partito che per anni ha gridato a squarciagola onestà.

INCOERENZE A 5 STELLE

Vi sono altre recenti decisioni che minano la credibilità e la coerenza in particolar modo dei 5 Stelle e di Di Maio. Il movimento non è ma riuscito ad esprimere una linea così precisa per quanto riguarda l’immigrazione. Tuttavia le posizioni prese da Salvini in qualità di Ministro dell’Interno , contestate timidamente solo da Roberto Fico, la dicono lunga: come si suol dire chi tace acconsente. Le posizioni prese dal Ministro dell’ Interno nei casi della nave Diciotti o della nave Acquarius possono essere condivisibili,si può essere d’accordo o meno. Il governo però non può essere indifferente con gli episodi di razzismo che in questo periodo stanno aumentando,vuoi anche per una maggiore attenzione mediatica. Basti pensare all’ultimo episiodio avvenuto a Lodi. Nelle scuole di Lodi,comune con sindaco leghista, le mense sono rimaste precluse a circa 300 famiglie di extraocomunitari. Di fatti per accedere alle agevolazioni era necessairo un documento del paese di orgine, il quale attesti le proprietà dei componenti della famiglia. Per intenderci il nostro Isee. Un documento difficilmente reperibile per molti extracomunitari. Salvini lo definisce un provvedimento anti- furbetti, Di Maio tace. Però in pochi ricordano che nel Gennaio 2014 i senatori grillini Buccarella e Cioffi proposero una votazione online tra gli iscritti certificati per l’abolizione del reato di clandestinità. A suo tempo la maggioranza degli iscritti votò per l’abolizione ,anche se Grillo non era molto d’accordo. Oggi Di Maio,il capo politico del Movimento, tace sulle posizioni di Salvini.
Alle origini il Moviemnto 5 Stelle, e prima ancora Grillo nei suoi spettacoli, criticavano fortemente le multinazionali farmaceutiche, sostenendo anche posizioni no-vax. E’ stata una battaglia portata avanti per anni con grande fervore. Oggi la base del Movimento critica fortemente il Ministro della Salute Giulia Grillo. L’accusano di essersi venduta alla lobby del farmaco,come riporta  “Il Giornale”, in seguito a un incontro a palazzo Madama con una nota azienda, la Glaxo. Alle origini i 5 Stelle e Grillo toccavano temi quali decrescita felice,energie rinnovabili,ciclo dei rifiuti, acqua pubblica. Lo stesso nome 5 stelle si riferisce alle 5 tematiche fondanti del progetto politico: acqua pubblica,mobilità sostenibile,connettività tramite internet ,sviluppo e ambiente . Questi punti  non sono  al centro delle proposte del govenro.

PARTITI DI MASSA 2.0 AL GOVERNO

Come detto inizialmente tutto ciò non ha fatto calare i sondaggi per quanto riguarda la Lega,anzi. Il partito di Salvini,secondo i sondaggi, è passato dal 17,4% al 32% diventando il primo partito. Un fenomeno alquanto inusuale visto che chi è al governo di solito perde consensi. I 5 Stelle al contrario hanno perso due punti percentuali e,sempre secondo i sondaggi, si trovano intorno al 30%. Questo calo induce a pensare che vi sia un malcontento all’interno dell’elettorato grillino, visto anche le vicende sopra descritte. Un malcontento che probabilmente si insinua proprio negli attivisti della prima ora; coloro che hanno visto nascere il Movimento come un qualcosa di diverso rispetto ad ora. Leggero calo a parte, i due partiti di governo sono ancora in forte maggioranza, visto anche l’immmobilismo degli altri partiti. Il PD non è ancora pervenuto e Berlusconi sembra ormai tramontato. Il consenso raggiunto sembra rispecchiare quello dei vecchi partiti di massa dove il voto si esprimeva non tanto in base a progetti,quanto in base al simbolo. Lega e 5 Stelle hanno raggiunto una tale fiducia nel loro elettorato che solo in caso di grandi scandali o grandi fallimenti riusciranno a perdere la maggioranza. A favore di chi rimane un mistero. Non saranno di certo le pressioni delle istituzioni europee a far cadere il governo,in fin dei conti i cittadini gli hanno votati  anche per questo. Anche sul tema Europa hanno cambiato più volte posizione. Le ultime dichiarazioni di Conte, Salvini e Di Maio escludono categoricamente un’ uscita dell’Euro e dall’Europa. Neanche questo progressivo cambio di rotta sembra scalfirli. Il matrimonio in tinta giallo verde,per tutti questi motivi, sembra destinato a perdurare. Anche nel caso di caduta e di elezioni anticipate non si prospettano scenari diversi. Possono cambiare gli equilibri interni,vista l’ascesa della Lega, ma sempre di governo giallo verde si parlerà almeno per i prossimi 5 anni,salvo un colpo di coda di qualche governo tecnico.

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