Situata nella parte settentrionale della Calabria, Cosenza è una città ricca di storia, dotata di una notevole quantità di punti di interesse e di luoghi dall’elevato valore culturale. E’ situata nella valle del fiume Crati, tra la Sila Grande, catena montuosa ricca di laghi e foreste, e il Mar Tirreno. Grazie alla sua posizione centrale nella regione, essa funge da punto di collegamento tra le varie zone della Calabria. Come la maggior parte delle città italiane, Cosenza vanta un significativo patrimonio storico ma, allo stesso tempo, presenta anche aspetti negativi che rischiano di influire sulla qualità di vita dei suoi abitanti.
Partendo dalle caratteristiche positive, non è possibile non citare il Centro Storico della città. Noto come “Cosenza Vecchia”, esso presenta numerosi palazzi medievali e rinascimentali, nonchè il Duomo di Santa Maria Assunta e il Castello Svevo Normanno, attrazioni che consentono ai visitatori (ma non solo) di immergersi letteralmente nel passato. Come esempio di eleganza archittetonica può invece essere presa a modello Piazza XV Marzo, luogo di incontro che ospita, per giunta, il Teatro Rendano e la Biblioteca Civica. Naturalmente, la bellezza di Cosenza non si esaurisce nella sua ricchezza culturale: la città è attraversata da due fiumi (Crato e Busento) e si estende su sette colli, offrendo paesaggi pittoreschi e panorami variegati e suggestivi. La confluenza dei due fiumi, in particolare, è un luogo di grande importanza simbolica per la città. Fra gli altri aspetti degni di nota, vi è il Ponte di Calatrava, inaugurato nel 2018 e sinonimo di modernità e sviluppo urbano.
Purtroppo, come spesso si sente dire, Cosenza presenta anche aspetti negativi e criticità che ne pregiudicano la godibilità. Una prima problematica è quella del sistema sanitario: la carenza di personale e di strutture adeguate rende spesso difficile l’accesso a cure mediche tempestive e di qualità. Significativo è il problema delle infrastrutture, con condizioni delle strade pericolosamente insufficienti, e dei trasporti, non all’altezza delle esigenze dei cittadini. Questa città non può essere presa come modello nemmeno sotto il punto di vista ecologico. Si verificano spesso, infatti, episodi di cattiva gestione dei rifiuti e di raccolta differenziata non efficiente.
In ogni caso, a prescindere dai suoi pregi e dai suoi difetti, la storia di Cosenza si intreccia con quella di numerosi letterati, ai quali la stessa città ha dato i natali o che parlano di essa. L’esempio migliore è quello di Giuseppe Aloe, nato proprio a Cosenza nel 1962. Egli, nelle sue opere, esplora temi legati all’identità e alla memoria e in “Le cose di prima” usa esattamente questa città come sfondo per raccontare le esperienze dell’adolescenza. Nel libro la rappresenta con strade labirintiche e case antiche che creano un ambiente confuso, tipico della ricerca di identità adoloscenziale. Aloe ha parlato di Cosenza anche nelle sue interviste, descrivendola come un luogo ricco di cultura e storia nonostante i suoi problemi.
Probabilmente, la descrizione che fornisce l’autore, nato e cresciuto in questa città, è quella che maggiormente si avvicina alla realtà. Del resto, si sa, non accade di rado che alcune zone siano conosciute più per i luoghi comuni che le riguardano che per le loro effettive caratteristiche. Ciò che resta innegabile è l’impossibiltà di formare un giudizio valido senza aver osservato con i propri occhi ciò di cui si sta parlando.