L’Itas Diatec Trentino è oggi la squadra di pallavolo maschile più d’Italia sicuramente, ma senza presunzione posso affermare che lo sia di tutta Europa, del mondo quindi. Non c’è una compagine che abbia marciato con una tale costanza negli ultimi quattro anni, un rullo compressore. Ed ha vinto tanto, ha vinto quanto prima non aveva mai vinto dal 2000, anno della sua nascita.
Nel 2007/08 si alurea Campione d’Italia; nel 2008/09 perde il titolo nazionale in finale ply-off ma sale sul tetto d’Europa; nel 2009/10 vince la Coppa Italia, la Boy League, bissa il titolo di Campione d’Europa e diventa anche Campione del Mondo; nel 2010/11 fa tris con Campionato nazionale, altro titolo di Campioni d’Europa e Campioni del mondo. All’inizio di questa stagione 2011/12 vince la Supercoppa Italiana e ridiventa Campione del Mondo. Non sto elencando i successi di un club con cento anni di storia, ma i frutti che ha raccolto Trento nel volley dal 2000 ad oggi, anche se a vincere a iniziato solo nel 2007. Certo, non si è più fermata: tre titoli consecutivi e il quarto possibile. Se così fosse raggiungerebbe un altro record, i quattro titoli consecutivi conquistati dalla Cska Mosca, vero totem della pallavolo maschile in Europa, dove è il club più titolato con 13 vittorie. Molte di questa negli anni 80 sono state proprio a discapito di squadre italiane che in finale si dovevano arrendere al potere del team sovietico, una vera armata. Gli anni 90 sono stati di totale dominio italiano, con nove titoli su dieci a club nostrani, dal 2000 c’è stata più bagarre, fino all’ascesa di Trento che ha dato ordini alle gerarchie.
L’Italia vanta nel medagliere maschile europeo la prima posizione assoluta, con 34 medaglie di cui 18 ori, segno di una tradizione certo non nuova nè inaugurata con Trento. Con Trento però c’è prospettiva, un possibile ciclo che non finisce qui. Il cavalier Mosna, presidente del club, ha affidato la squadra a Stojcev costruendo un gruppo di atleti di primo livello con Stokr, Djuric, Raphael e gli altri ragazzi che hanno fatto loro tre volte il titolo europeo e mondiale per club.

E le donne del volley non sembrano essere da meno oggi, soprattutto le azzurre di coach Barbolini, in carica dal 2006, che dopo un inizio in salita per ricompattare lo spogliatoio spaccato dalla gestione Bonatta, ha ottenuto risultati esaltanti. Le ragazze avevano vinto i giochi del Mediterraneo nel 2001 e il Mondiale 2002 a Berlino, dopo ci fu un periodo di vuoto per la nazionale, un pò dovuto anche al ricambio delle giocatrici, un pò per la gestione ad intermittenza. Il periodo Barbolini ha regalato al volley rosa un Europeo e una Coppa del Mondo nel 2007, e nel 2009 Giochi del Mediterraneo, Universiadi, Europeo e Grand Champions Cup.
Attualmente, dopo la vittoria, l’ennesima per 3 a 0 contro la Serbia, l’ottava in Coppa del Mondo, si candidano prepotentemente per avere un biglietto per i Giochi di Londra 2012 e sono in lizza fra le favorite. Le azzurre sono in mano a un nucleo esperto, dalla Piccinini alla Lo Bianco, ragazze a cui dobbiamo tanto per i successi che ci hanno regalato. Probabilmente dopo il 2012 ci sarà un ringiovanimento e un ricambio delle linee che oggi vanno a giocare e vincere otto partite consecutivamente; prima, però, ci piacerebbe poterle vedere vittoriose a Londra.

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