In Piazza Ippolito Nievo, nel quartiere Gianicolense di Roma, vi è ancora quella che una volta era l’originaria stazione Trastevere. Anche se non molto nota e quasi scomparsa dalla memoria dei romani possiamo ancora trovarla, purtroppo in stato di abbandono, nel quartiere romano. A quest’oggi il suo futuro è però incerto.

La sua nascita sotto il Regno d’Italia
La vecchia stazione di Trastevere, oggi nota come Ex Scalo Trastevere, è nata nel 1890 con l’intento di sostituire la vecchia Stazione ferroviaria di Porta Portese e con lo scopo di diventare il nuovo capolinea della già esistente linea Roma-Civitavecchia.

Inizialmente il progetto era molto più articolato di quello poi attuato, in quanto prevedeva il passaggio dei treni sul Tevere tramite un ponte e una linea diretta sia con la stazione Termini sia con la linea per Livorno.
Infine, per problemi logistici e carenza di fondi, quest’idea non prese mai vita.

Si decise nel 1888 d’iniziare i lavori e nel 1890 la stazione divenne già operabile come scambio merci. La sua apertura al pubblico ci fu nel 1890 ma il successo di questa nuova opera fu scarso e con l’inaugurazione nel 1911 della nuova Stazione Trastevere la vecchia stazione venne declassata a Scalo.

La decadenza e il ricordo della città

La storia della stazione si fece sempre più buia con l’eliminazione dei binari e la sua trasformazione prima in caserma e poi con gli anni nella sua occupazione da parti di sfollati.

L’unico progetto di riavvio della struttura si ebbe con la trasformazione della stessa nell’Istituto di Dinamica Sperimentale delle Ferrovie dello Stato. La vecchia stazione divenne quindi la sede di tale istituto e nei suoi giardini era in mostra una locomotiva a vapore modello 625.101 su una parte di rotaia.
La locomotiva ha fatto da sfondo al traffico romano per diversi anni ma anche questa prova di riqualificazione del vecchio edificio fallì e l’Istituto si trasferì lasciando la vecchia stazione al suo triste destino: quello dell’abbandono.

Fu così che la stazione entrò negli anni Novanta nella sua ultima e odierna fase di abbandono, vedendo solo degli sporadici interventi di manutenzione. Inoltre, le entrate e le finestre vennero murate, molto probabilmente per evitare l’occupazione dell’edificio.

A oggi la vegetazione ha ormai preso il sopravvento coprendo in parte quello che resta della prima stazione Trasteverina.

Il futuro incerto e quello che potrebbe essere

Dagli anni Novanta a oggi poco è cambiato, la stazione si trova ancora in Piazza Ippolito Nievo ferma ad aspettare un cambiamento. Tale cambiamento sembrava essere stato raggiunto nel 2005 con la messa in vendita da parte delle Ferrovie dell’edificio. L’edificio, anche se successivamente acquistato da un imprenditore privato, sembra ancora in stato di stallo e il progetto dell’albergo di lusso presentato al Comune di Roma sembra non essere più attuabile.

L’unica cosa certa è che l’Ex stazione di Trastevere e gli abitati del quartiere Gianicolense meriterebbero un restauro che riporti almeno un po’ di benessere all’antica struttura. Difatti, anche se abbandonata da decenni, si potrebbe valutare la possibilità di una ristrutturazione parziale della struttura con un fine pubblico.
È anche scontato far riferimento a una riqualificazione in senso verde, portando all’eventuale abbattimento dell’edificio per una riappropriazione da parte dei cittadini del terreno per eventuali spazi comuni.
Infine, un’ulteriore soluzione, anche se piuttosto ambiziosa, sarebbe riqualificare la stazione con l’idea di riportarla all’antica gloria e fare di essa un museo ferroviario.

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