Le atmosfere deserte ma dai colori cangianti della Route 66, il tema del viaggio, della strada, ma anche le grandi città. Un talento poliedrico: cantautore, Nobel per la letteratura. La cornice di uno dei più innovativi musei di Roma. Questi gli ingredienti di Retrospectrum una mostra che era possibile visitare dal 16 dicembre 2022 al 30 aprile 2023.

Retrospectrum, Bob Dylan in mostra al MAXXI
Retrospectrum, Bob Dylan in mostra al MAXXI

La mostra è la prima monografica dell’autore in Europa e si propone l’ambizioso obiettivo di portare al pubblico il talento nelle arti visive di Dylan. L’artista è conosciuto come musicista e cantautore con testi del calibro di: “Blowin’ in the wind” e “Hurricane”. Testi tanto apprezzati da essere considerati una “nuova espressione poetica della grande tradizione Americana”.

I testi autografi che troviamo in una sezione della mostra, sono affiancati da un’immagine a china che illustra una sua lettura degli stessi. L’ennesimo tassello ad un ricchissimo puzzle di spunti anche spiazzanti. Il MAXXI si attraversa passeggiando, un’immagine molto urbana, è una cornice perfetta per questo artista contemporaneo.

Retrospectrum, Bob Dylan in mostra al MAXXI
Retrospectrum, Bob Dylan in mostra al MAXXI

Sulla genialità di Dylan cosa può aggiungere l’esperienza di questa mostra? Un nuovo punto di vista. Apprezziamo rivedere Dylan giovanissimo che sfoglia, durante il suo video musicale, dei cartelli bianchi con le parole della canzone “Subterranean Homesick Blues””. Un modo semplice, ma efficace, di farci riflettere sulle singole espressioni del testo. Ci si rende così conto di quanto la poesia più alta, parli per immagini. Una genialità giovanissima quella del grande musicista ma scopriamo in questa sede anche quella più matura di un artista ancora più completo.

Qualcuno che ha sempre avuto e continua ad avere qualcosa da dire, che non ha voluto che il tempo della sua vita scorresse invano. Opere che riescono a rappresentare a pieno la realtà americana, l’esperienza cinematografica così tipica. Ci raccontano di un uomo che anche se non fosse mai divenuto il famoso “folletto del rock”, avrebbe trovato il modo di scrivere, cantare, suonare, dipingere la sua vita e cercare un altro modo ancora per rappresentarla. 


L’esposizione restituisce quindi un volto inedito a uno di quegli artisti tanto celebri da farci credere sia impossibile non aver mai sentito parlare prima di questo suo talento. Le opere in mostra ci sorprendono per la qualità e la varietà. Le tecniche utilizzate sono molto varie ma il filo conduttore del percorso espositivo sembra il viaggio.
Una passione legata ad un periodo storico che ha fatto della rivendicazione della libertà un manifesto. Nella rappresentazione dei motel, i deserti  che ci ricondano i grandi film come “Easy Rider”.

Si viene immediatamente trasportati in quella dimensione “on the road” che tutti prima o poi abbiamo avuto voglia di respirare. Assaggiare la strada, l’avventura, una desolazione che sembra immensamente ricca, giungere ai propri limiti ed andare oltre, verso qualcosa che non conosciamo.

Questo è il significato che voglio dare a quest’esperienza, andare oltre: oltre l’artista tra i più celebri dei nostri tempi, oltre i confini geografici e territoriali, oltre il confine temporale. La retrospettiva: un itinerario che inizia nel presente ma che ha profonde radici nel passato capaci di spiegarci l’attuale condizione.

Quale condizione? Quella dell’artista? Intesa come la spiegazione di un talento completo che non esaurisce le sue passioni in ciò che lo ha reso famoso. Dell’arte? In grado di superare le barriere spaziali e temporali e catapultarci in un mondo completamente diverso. Del visitatore? Già nella sua stessa condizione di spettatore cerca l’altro uscendo dalla sua condizione individuale. 

Infine questa mostra rappresenta un momento di riflessione su sè stessi, le opere sono tutti ricordi congelati nelle cornici. In questo senso narra il viaggio più incredibile che fa qualsiasi essere umano: la vita.

Retrospectrum, Bob Dylan in mostra al MAXXI
Retrospectrum, Bob Dylan in mostra al MAXXI

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