Reportage di una giornata tra krapfen e panorami mozzafiato
A farmelo scoprire è stato Instagram. Per un’appassionata di montagna come me, è apparso, nel feed della mia pagina, un reel dedicato a uno dei rifugi più affascinanti delle Dolomiti: il Friedrich August. Situato a 2.400 metri di altitudine, si trova a Col Rodella (Passo Sella), Campitello di Fassa (TN), tra il gruppo del Sassolungo, la Val Gardena e la Val di Fassa.
Ad agosto, trovandomi nelle vicinanze del rifugio per trascorrere qualche giorno di vacanza e rimasta affascinata da quelle foto e video, decisi di raggiungerlo assieme ad una comitiva di amici.
Partendo da Canazei, dove soggiornavo, un paese della provincia di Trento situato nella parte settentrionale della Val di Fassa, decidemmo di parcheggiare l’auto al Rifugio Sella per poi proseguire a piedi verso il Friedrich August. Per raggiungere il rifugio in località Col Rodella, è anche possibile prendere la funivia che parte da Campitello di Fassa.
Dopo circa una mezz’ora di camminata non troppo impegnativa, abbiamo finalmente raggiunto il rifugio, una vera meraviglia. La struttura, costruita prettamente in legno e incastonata tra le Dolomiti, dispone di un ampio spazio esterno attrezzato con tavoli e divanetti, ideale per gustare una tipica merenda montanara durante le calde giornate estive, con strudel e succhi di mela, il tutto immersi nel fascino mozzafiato delle Dolomiti.
Il rifugio offre al suo interno anche un ristorante, con specialità della tradizione ladina e tirolese, e delle camere per poter pernottare, in stile moderno, elegante e molto curato.
Ma, la vera novità che attira da molti anni turisti e visitatori, nonché principale motivo della mia visita, sta nell’aver adibito un bancone esterno, protetto da un vetro, dove alla mattina vengono esposti i krapfen alla crema che i visitatori possono acquistare e gustare. Un gran colpo d’occhio vedere tutti questi dolci ricoperti di zucchero a velo in questo contesto meraviglioso. Un vero business di krapfen, che rischiano di esaurirsi velocemente nelle affollate giornate estive.
Il rifugio comprende anche un allevamento di bovini come l’Highlander, di origine scozzese, e lo Yak, un bovino tibetano che pascola tra i prati anche nel periodo invernale. Oltre ai bovini vengono allevate anche le capre vallesi, ottime per la produzione di latte e formaggi.
Dal rifugio Friedrich August, quindi dalla località Col Rodella, è possibile raggiungere altre destinazioni come il rifugio Pertini, il Salei, il Valentini e il rifugio del Sasso Piatto, che si possono tranquillamente percorrere senza troppa difficoltà. Io e la mia compagnia decidemmo di proseguire la giornata verso il rifugio Pertini, dedicato all’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, dove abbiamo consumato il pranzo.
Sicuramente, i social media hanno svolto un ruolo cruciale nella promozione di questo territorio, in particolare del Rifugio Friedrich August, che continua a catturare l’attenzione di migliaia di turisti e curiosi. Grazie all’ingegnosa esposizione sui social, soprattutto tramite video e reel, dei bomboloni alla crema, molti visitatori sono attratti solamente per scattare qualche foto all’esposizione culinaria più che a godersi la giornata!
Un perfetto mix scenografico tra il panorama e cibo tipico, che si adatta perfettamente all’ambiente dei social network, trovando ampio consenso. Tuttavia, come ho potuto osservare, il rifugio e le aree circostanti offrono molto di più!