Guerre che proseguono nel silenzio, guerre che ricominciano senza in verità essere mai finite, giovani promesse del futuro che vengono bistrattati, repressi, manganellati ed arrestati. Questi ed altri scempi sono oramai il quotidiano. Mercoledì 14 novembre gran parte delle manifestazioni contro l’austerity presenti in tutta Europa sono degenerate nella violenza.
Non sono del M5s, non mi piace Grillo e sono sicuro che il commento scritto sul suo blog sia una strumentalizzazione dei fatti accaduti allo scopo di accaparrare voti. Del resto è il leader di un movimento che si definisce democratico e poi presenta restrizioni che vengono fatte rispettare con un sistema molto simile al cameratismo. Per non parlare della violenza con cui vengono aggrediti i membri del M5s che non rispettano alla lettera i dettami del leader. Vedi gli insulti a la Salsi. Ma sono anche convinto che sia necessario prendere il buono da qualsiasi fonte questo si manifesti, anche nel caso venga ostentato per fini discutibili. Nel blog di Grillo infatti si pone la questione del perché la polizia abbia agito con tale violenza contro dei ragazzi inermi e che lottano per la stessa causa per cui debbano lottare loro. Del resto è risaputo che le forze dell’ordine percepiscono stipendi miseri per il lavoro che svolgono e impiegano le loro forze per arrestare e malmenare i giovani e gli operai disperati che chiedono solo di rimanere in Italia per contribuire con le loro capacità a migliorare un Paese in rovina e che ci sta rovinando. Perché invece difendono i poteri forti che si rivelano sempre più corrotti e individualisti e che a scapito di tutta la popolazione si arricchiscono sempre di più in maniera bieca e riescono a farla franca nonostante loro gravi reati? Nel caso siano stati presenti in queste manifestazioni i “soliti facinorosi” o gli “infiltrati”, ci si domanda come mai questo gruppetto di 20 o trenta persone non venga mai catturato. Invece malmenati e in galera ci finiscano sempre i più indifesi, vedi G8 a Genova. Questo vorrebbe dire che gli incompetenti sono i celerini o chi dà loro gli ordini. In ogni caso dovrebbero quindi cambiare mestiere perché non idonei alle loro mansioni. Infine è aplesemente giusto che i manifestanti debbano essere tutti a volto scoperto e riconoscibili, ma la stessa cosa dovrebbe verificarsi per le forze dell’ordine, magari con il nome di ogni membro stampato sul vestito. Ora come possiamo riconoscere il poliziotto che in un filmato si vede chiaramente dare un calcio in faccia a un ragazzino indifeso che era già a terra? O quello che insulta e minaccia una signora? O quello che prende a manganellate alle spalle un ragazzo che camminava fuori dalla manifestazione? Chi vorrebbe un simile personaggio a difesa della propria incolumità? Il ministro Cancellieri, dando solidarietà alle forze dell’ordine, ha richiesto la consultazione di foto e video riguardanti la manifestazione. Ebbene a fine articolo viene proposto del materiale che il Ministro potrebbe giudicare interessante, compreso il video che ritrae 3 fumoggeni lanciati dal Ministero della Giustizia.
In carcere ora non c’è Bossi nè Dell’Utri e tutti gli onorevoli condannati, ci sono studenti che, da chiare immagini e numerose testimonianze, sono stati arrestati per avere manifestato per i loro diritti. I poliziotti hanno eseguito il suggerimento del ministro Profumo: “usare il bastone e la carota”. Intanto tra la Salaria e Prati Fiscali è notizia di un’ora fa che hanno sparato a un nomade in pieno giorno. Quell’incrocio è mal frequentato da anni, 24 ore su 24. Lo sanno tutti, forze dell’ordine comprese. Eppure dovrebbero essere i primi, per senso del dovere e per svolgere al meglio il loro mestiere ad avere questi obiettivi. E dove preferiscono intervenire? Contro gli studenti ovviamente, che sono il nostro futuro. Un futuro certamente migliore rispetto al presente costruito dalla generazione precedente. Una generazione che ha fallito e ha letteralmente distrutto questo paese. Anche contro gli operai, gli insegnanti, gli impiegati gli unici che contribuiscono a fare andare avanti l’economia e che vengono lentamente dissanguati dalle politiche di una classe dirigente che si preoccupa solo di arricchirsi sempre di più e di proteggere chi può difendere i loro interessi. Mi dispiace tanto sentirlo dire da Grillo, di cui ho ben poca considerazione e stima, che le forze dell’ordine stanno sbagliando tutto. Fantasticando, se si schierassero dalla parte di chi è in condizioni di vita più simile alla loro forse si potrebbe iniziare a cambiare le sorti di questa triste contingenza.
E sullo sfondo altra violenza continua e altra violenza torna a “galla”. Gli esempi più eclatanti sono la Siria e al sua truculenta guerra intestina che ha fatto innescare di nuovo la miccia della polveriera che gli sta accanto: Israele e Palestina. Quando si dice: “Violenza genera violenza”.
Fondamentalmente sono uno scettico. Sicuramente non credo alla profezia dei Maya che dovrebbe compiersi a breve. Ma credo fermamente nella stupidità umana e che questa caratteristica indissolubile dell’individuo porterà a effetti catastrofici. Magari non in un futuro imminente come previsto dai Maya e non si tratterà dell’intera estinzione della nostra razza, ma il benessere, a cui era abituata una percentuale già relativamente bassa della popolazione mondiale, sta andando e andrà via via diminuendo a vantaggio di una sempre più piccola fetta di privilegiati che si arricchirà all’inverosimile.
Diciamocelo: l’uomo è fondamentalmente masochista. Gli piace soffrire. Altrimenti è inspiegabile l’atteggiamento ostentato nei confronti dei suoi simili che inevitabilmente in futuro si ripercuoteràsu di lui. La locuzione latina “mors tua vita mea” è stata assimilata come un precetto nel modus vivendi dell’uomo che è fortemente individualista. Per uscirne dovremmo nuovamente seguire le teorie di Rousseau? Queste hanno portato violenza inaudita e terrore per molti anni, ma hanno anche segnato una svolta nella storia e nei diritti dell’uomo fino ad allora impensabile. Siamo più vicini di quanto si pensi a quel momento storico. Le crisi economiche e la plutocrazia spesso portano a guerre o rivoluzioni. Riusciremo a capirlo in tempo prima che sia troppo tardi? Sarebbe meglio che la generazione che ha fallito dia spazio a quella nuova per tentare di riparare il riparabile e al più presto o sarà un’apocalisse annunciata.
Gioverebbe ora sapere chi è quel criminale che li incita a squarciagola a caricare, visto che una volta arrivato lui, una volta che i manifestanti in testa al corteo si sono messi i caschi è scoppiato il finimondo. Questa non è un’apocalisse annunciata: è un’apocalisse cercata con costanza e impegno. Nessuno dica poi che non era stato detto.