La leggenda di Alarico

La città di Cosenza fondata intorno all’VIII secolo a.C. è una città ricca di storia. Affascinante e ancora oggi avvolta nel mistero è quella che riguarda l’arrivo del re dei Visigoti, Alarico, che dopo aver saccheggiato Roma nel 410 d.C. si reca a Cosenza, luogo in cui muore. La leggenda vuole che da quella data Alarico sia sepolto tra il fiume Busento e il fiume Crati, con il suo ricco bottino. Ma questa rimane pur sempre una leggenda ovviamente. 
George Gissing, scrittore inglese di fine Ottocento, nel suo libro Sulla riva dello Jonio: Appunti di un viaggio nell’Italia meridionale parla, nel terzo capitolo, del suo viaggio a Cosenza, in cui si reca proprio perché attratto dal mistero della storia del re. Rimane estasiato dalla città e dice: “Cosenza ha interessi e meraviglie che danno la tentazione di girarla tutto il giorno. È inadeguato chiamarla pittoresca; a ogni passo, dall’inizio della strada principale al piede della collina fino al severo castello medievale che ne corona la sommità, c’è da stupirsi e da ammirare.

Tra mari e monti
La città si estende per una superfice di 37,86 km². Nel territorio cosentino è possibile trovare sia mare che montagna. Tra le località marine della provincia vi sono le bellissime spiagge di Diamante, Belvedere e Sangineto che affacciano tutte sul mar Tirreno. Mentre sulla parte ionica vi è Sibari città che oltre a possedere una magnifica spiaggia è famosa per la presenza degli scavi. Per quanto riguarda le zone montuose famoso è il Monte Cocuzzo che separa la città dal mar Tirreno. La presenza del verde è infinita, tanto grande da non poter estendersi per la sola città di Cosenza è la Sila, comprende anche il territorio di Catanzaro e Crotone. Nella zona di Camigliatello (CS) è presente il lago più grande del territorio silano il lago Cecìta, lago artificiale creato per alimentare la produzione di energia elettrica. In Sila la natura fa da regina e come ben noto il lupo è la specie salvaguardata e protetta, animale che non a caso è simbolo della squadra di calcio della città.

Arte e religione
Il centro storico, soprannominato Cosenza Vecchia, è ricco di arte e percorrendolo il corso principale, ovvero Corso Telesio, si possono individuare due edifici fondamentali: il primo risale all’ XI secolo, ed è il Duomo di Cosenza o anche noto come Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruito dall’arcivescovo Luca Campano, dopo il terremoto del 1184. Il secondo edificio è il Teatro Rendano, in piazza XV Marzo. La piazza si trova alla fine del corso e una volta arrivati non si potrà fare a meno di notare la statua di Bernardino Telesio, filosofo naturalista nato a Cosenza il 1509. Alle spalle della statua si erge maestosamente la grande facciata frontale del teatro. Costruito intorno al 1877, secondo il progetto di Nicola Zumpano, e aperto al pubblico soltanto nel 1909. Chiuso per un lungo periodo a causa della Prima Guerra Mondiale, viene riaperto nel 1935 e dedicato al pianista originario di Carolei (CS) Alfonso Rendano.
Appartenente alla famiglia del pianista calabrese è Villa Rendano, i cui lavori terminarono nel 1891.

Se invece si è più attratti dall’arte e dall’architettura contemporanea andando verso il corso principale della città, Corso Mazzini si può visitare piazza Bilotti, ristrutturata in questi ultimi anni. La piazza è la più grande del centro, la sua conformazione è molto particolare dal momento in cui due delle sue estremità sono rialzate. Dedicata a Carlo Bilotti, famoso collezionista d’arte del ‘900, nato a Cosenza. Bilotti alla sua morte decise di donare alla città molte opere da lui possedute che oggi sono esposte proprio lungo Corso Mazzini, in seguito dichiarato museo all’aperto.
Di recentissima costruzione è il ponte di San Francesco da Paola o più noto ai cittadini come Ponte di Calatrava, realizzato per l’appunto da Santiago Calatrava il 26 gennaio 2018.

Nota a molti è la città di Paola dove si può trovare il Santuario di San Francesco da Paola. Un santuario immenso e fondamentale da visitare che si sia credenti o meno.
Vi sono due basiliche: la nuova è stata inaugurata nel 2000 e percorrendola si potrà giungere sul ponte del diavolo, mentre la basilica antica risale al XVI sedicesimo secolo al suo interno si trova la cappella, di stile barocco, che contiene solo parte delle spoglie di San Francesco poiché il resto è conservato a Tours in Francia. Il Santo è molto importante nella città di Cosenza, insieme a Suor Maria Elena Aiello la “monaca Santa” ricordata soprattutto per le sue profezie.

‘ndrangheta e sanità: le criticità di Cosenza

Spesso l’ospedale dell’Annunziata è stato oggetto di scandalo a causa della sua disorganizzazione, e come in diverse città della Calabria, anche a Cosenza è presente il fenomeno della ‘ndrangheta. Il primo settembre del 2022 in un blitz coordinato da Nicola Gratteri sono state arrestate duecento persone, tra cui anche diversi politici di Cosenza e zone limitrofe.

È triste avere la consapevolezza che Cosenza, come molte altre città del sud, venga troppo spesso ricordata per i suoi problemi, ma non per tutto quello che ha da offrire. Città antica e ricca di storia, cultura, ma soprattutto ricca di posti incantevoli da visitare, di suoni e di tradizioni da scoprire.

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