Dati alla mano signori e crescita, ma quale crescita ISTAT? Un cotonificio da pollame d’allevamento intensivo che strimpellante suggella ogni libertà d’espressione: è la vox populi del governo Meloni. Inverosimilmente soprannominata Lady Coturno dei poteri forti e dei palazzi del potere – quello stesso potere che con forza centripeta detta e adduce il consenso di popolazione di età da terza media e che fa rivoltare il Cavaliere nella tomba (che apostrofando in un fuori onda parole di sdegno nei confronti della mise meloniana se n’è andato lasciandoci in una montagna di m….. di flauberiana memoria) – ma basta chiacchiere, che sennò il professore di cinema adduce anche me, guardiamo lo specchio di qualche verosimile situazione fuori da qualsiasi propagandismo elettorale da mass media:

1)LGBT tumultuosi che rivendicano il diritto alla famiglia – com’è lecito che sia tra coppie che si amano

2)Studenti posseduti sfittati e accampati e senza fondi – ma almeno all’epoca di Matteo Renzi te ne andavi a San Lollo e passava la paura e, comunque, tornavi a casa la sera felice e non ti stuprava nessuno. Al massimo il bangla di turno ti vendeva la birretta co’ gli amici di Viale Ippocrate.

3)Sbarchi triplicati e morti su cui cala un silenzio tombale. Il silenzio del mare, oserei dire.

4) Amanti censurati perché commettono errori gergali. E, meno male, che Lei cara signora dai coturni facili – cosiddetta  e non da me medesima – era per la libertà di espressione?!

5)Libertà d’espressione, focalizziamoci su questo. Ma quale libertà di espressione se oggi un giornalista è soggetto a censure di ogni genere e ree torture annesse?

6) La laurea? Ma dove l’ha lasciata? A casa dei suoi bei parenti già sistemati? O forse lì semplicemente i coturni facili e la lingua velenosa. Con un’istruzione di livello superiore non calerebbe in mare un gelo da Pianista sull’Oceano perché saprebbe che gli sbarchi non possono essere fermati senza i CARA. Ammesso e concesso che un CARA lo abbia visitato

7)La popolazione è povera e manca il pane sulle nostre tavole. Sulle tavole dei poveri. Quelli che con quei 500 euro al mese, si fa per dire, facevano la spesa o compravano pannolini. Invece, come per magia è aumentata anche l’IVA sugli assorbenti.

 

Suvvia non se la prenda se l’hanno chiamato uomo dell’anno. Beata Lei che non ha bisogno, più suppongo, di assorbenti. Io, invece, oggi ho il ciclo.

Poi, per carità, istituzionalizziamo pure i pazzi. Che quelli, col mitra – giocattolo e il Risperdal, sono davvero pericolosi.

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