Il Campionato Mondiale di Formula 1 2022 è ormai alle porte, il primo lights out della stagione è previsto per il 20 Marzo a Manama, capitale del Bahrein.
Questa sarà la 73esima stagione ad assegnare il campionato piloti e la 65esima ad assegnare il campionato costruttori.
La FIA (Féderation Internationale de l’Automobile) ha reso noto il calendario della stagione lo scorso ottobre, il circus più spettacolare al mondo si snoderà in 23 Gran Premi, il campionato più lungo di sempre e, da quanto visto nel pre-season già si prevedono scintille!
Modifiche al regolamento e direzione gara
Il Campionato 2022 introdurrà diverse modifiche regolamentari riguardanti sia la parte tecnica e dei components (aerodinamica, power unit, pneumatici ecc), sia la gestione direzionale.
Dopo quanto successo a Dicembre durate il Gran Premio di Abu Dhabi, ultima tappa della stagione dove si è assegnato il titolo iridato a Max Verstappen pilota della Red Bull Racing, la procedura di ripartenza gara sotto regime di safety car (che a detta di alcuni ha fatto pendere l’ago della bilancia a favore dell’olandese) è stata modificata.
Invece di aspettare fino al giro successivo che l’ultima vettura doppiata si sia sdoppiata dal leader della gara, la safety car verrà fatta rientrare ai box un giro dopo che è stato dato il “via libera” alle auto di sdoppiarsi.
Da questa stagione, inoltre, ci saranno due nuovi direttori di gara (Niels Wittich e Eduardo Freitas), in sostituzione dell’uscente Michael Masi il quale aveva ricoperto il ruolo dal 2019.
La rimozione di Masi dalla direzione gara non arriva certo come un fulmine a ciel sereno, diverse sue decisione prese durate la scorsa stagione sono state spesso oggetto scetticismo e scrutinio da parte di piloti, team e stampa.
In particolare, sono state molto criticate le sue decisioni di far correre l’intero Gran Premio del Belgio per solo tre giri dietro safety car presumibilmente per garantire che fossero assegnati dei punti ed i continui “negoziati” con i team principals durate il Gran Premio di Abu Dhabi.
Come ho già accennato, la ripresa gara negli Emirati ha riscosso molte proteste in particolare da parte del team Mercedes, scuderia del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, “sconfitto” al photo finish da Verstappen.
Il team tedesco ha contestato, in primo luogo a Verstappen di aver superato Hamilton dietro regime di safety car, e alla direzione gara il non corretto rispetto del regolamento riguardo la procedura di sdoppiaggio.
Gli stewards comunicarono la mancanza di irregolarità e respinsero il ricorso, la scuderia quindi, manifesò l’intenzione di ricorrere in appello.
Il mercoledì successivo al Gran Premio, la FIA rilasciò un comunicato in cui veniva annunciata l’apertura di uno studio approfondito per aggiornare il regolamento in vista della nuova stagione; in seguito a questa comunicazione la Mercedes decise di non proseguire con la risoluzione in appello.
La “questione russa”
Il 25 febbraio a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, la Federazione annunciò la temporanea sospensione del Gran Premio di Russia, in calendario per la stagione, per poi cancellarlo definitivamente pochi giorni dopo.
La gara in Russia, finanziata dal governo russo, da contratto doveva continuare a rimanere in calediario fino al 2025 con una nuova venue a San Pietroburgo in programma per il prossimo anno; considerando i terribili avvenienti in Ucraina l’apparato direzionale della FIA ha convenuto che fosse impossibile continuare a gareggiare nel paese terminando completamente il contratto.
Anche diversi piloti si sono espressi sulla questione, in particolare il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel durante la prima sessione di testing in Catalogna aveva affermato che, qualora la Federazione non avesse preso provvedimenti lui avrebbe boicotto la gara a Sochi.
Tuttavia, la “questione russa” per la FIA non è finita con la cancellazione del Gran Premio, infatti, pochi giorni più tardi, la Federazione rilascò un comunicato, annunciando che ai piloti di nazionalità russa e bielorussa (uno solo in griglia quest’anno) sarebbe stato concesso di gareggiare purchè avessero corso con la bandiera neutrale della Federazione.
Ciononostante, Motorsport UK, ha deciso di vietare a tutti i piloti e le squadre russe e bielorusse di competere nelle gare che si disputeranno in Gran Bretagna, compresi quindi i campionati FIA come la F1.
In una dichiarazione il Presidente della federazione inglese David Richards CBE, ha dichiarato: << E’ nostro dovere usare qualsiasi influenza e leva che possiamo avere per fermare questa invasione del tutto ingiustificata in Ucraina. Incoraggeremo la comunità del motorsport e i nostri colleghi in tutto il mondo ad abbracciare pienamente le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale e fare tutto il possibile per porre fine a questa guerra.>>
Inoltre, è notizia recente, il pilota russo Nikita Mazepin non tornarà per la stagione poiché la sua squadra, Haas F1 Team, ha terminato il suo contratto, oltre alla partnership con Uralkali, azienda russa di proprietà del padre del pilota che dallo scorso anno figurava come sponsor di punta della Haas, la livrea della monoposto tappezzata dalla bandiera russa (oggi total white) non lasciava molto spazio all’immaginazione.
La vista dalla vetta
Le scuderie che si affronteranno per la stagione sono dieci, ognuna con due macchine in griglia, per un totale di 20 piloti che si sfideranno per la conquista del titolo iridato.
I papabili. contendenti per la vittoria sono, senza dubbio, Verstappen ed Hamilton, i due campioni che si sono dati battaglia l’anno scorso fino all’ultimo punto.
Dopotutto, le loro rispettive scuderie si sono contese il domino del circus negli ultimi anni; in casa Mercedes il titolo costruttori vinto l’anno scorso li erge a campioni imbattuti da ben otto stagioni, mentre la Red Bull, dopo il quadriennio vetteliano 2010-2013 si è trovata un po’ a rincorrere, strappando la vittoria del mondiale piloti 2021 senza però fare la doppietta.
Le speranze per un ritorno in vetta per la nostrana Scuderia Ferrari sono riposte nella nuova monoposto, rivelata il 17 febbraio, e nei suoi talentuosi piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz che fanno sognare l’intero popolo dei tifosi della rossa.
Come andrà il mondiale? È ancora presto per dirlo dopotutto le monoposto sono scese in pista per la prima tornata di testing dal 23 al 25 febbraio sul circuito di Catalogna, per poi riprendere con un’ulteriore sessione dal 10 al 12 marzo al Bahrein International circuit, sede del primo appuntamento del mondiale.
Nonostante sia impossibile prevedere con certezza cosa ci aspetta nella stagione alle porte possiamo, da tifosi dello sport, sperare in un campionato emozionate e pieno di colpi di scena che ci tenga col fiato sospeso fino all’ultima curva.