Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha nominato ai sensi dell’art. 135 della Cost. giudice della Corte Costituzionale Giuliano Amato. Il professore,due volte premier (1992-93 e 2000-01), è stato chiamato da Napolitano per sostituire il giudice Franco Gallo, ormai arrivato all’età pensionabile. Il decreto di nomina è stato controfirmato dal premier Gianni Letta.

Giuliano Amato è stato due volte presidente del Consiglio dei Ministri, ha da sempre militato nell’area socialdemocratica, è stato ministro dell’Interno e del Tesoro e attualmente è presidente dell’Enciclopedia Treccani dal 2009.

Alla notizia non sono mancate le polemiche: a cominciare dal deputato Maurizio Bianconi, già noto per le sue invettive, in un’intervista, contro il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2010 durante lo scontro Pdl-Fini. Il vice-capogruppo del Pdl alla Camera dichiara: “Si dice la ciliegina sulla torta. In questo caso è più opportuno dire la ciliegina sul pacco. Cioè sulla fregatura rifilata agli italiani con la nomina dei quattro senatori a vita utili ai giochi della sinistra (si riferisce alla nomina a senatori vita di Abbado, Rubbia, Piano e Cattaneo, ndr). La ‘ciliegina’ è la nomina di Amato ai giudici della Corte Costituzionale. Altra leccornia dedicata agli italiani da re Giorgio (Napolitano, ndr). Francamente non è dato di sapere se questa arroganza, difficile a qualificarsi, sia frutto di distratta improntitudine pura e semplice, delle impazienze dell’età’ o di rigurgito della robusta educazione gramsciana e comunista che sicuramente alberga nell’animo del monarca. Comunque sia, ennesimo disastro”.

Le critiche più aspre per tale decisione però provengono dai parlamentari del Movimento 5 Stelle che, attraverso Twitter e Facebook esprimono il loro dissenso. “Napolitano nomina Giuliano Amato, ex tesoriere di Craxi e pensionato d’oro, giudice della Corte costituzionale. Ad insaputa della Costituzione”, è quanto affermato su Twitter e Facebook da Riccardo Fraccaro, deputato M5S. Molto più emotivo è il commento di un altro deputato penta-stellato, Alessandro di Battista, che afferma: “Evidentemente vogliono farci vergognare di essere italiani ma non ci riusciranno mai!”.

Anche dalla Lega arrivano lazzi di protesta. Matteo Salvini, vice-segretario della Lega Nord ironizza così: “Il signor Napolitano, che non è il mio presidente, ha appena nominato un volto nuovo, un giovane in gamba, come giudice della Corte Costituzionale. Giuliano Amato”.

Amato è un uomo che mette d’accordo le proteste di Lega, M5S e parte del Pdl che si sono riversate contro la decisione di un sempre meno amato Presidente della Repubblica. Non batte ciglio invece il Pd delle larghe intese. Amato, un passato tutto da raccontare e soprattutto da ricordare, potrebbe essere l’uomo chiave per la svolta politica e giudiziaria di Silvio Berlusconi. È quanto afferma Antonio Di Pietro, che dal suo sito prospetta questo scenario: “Quest’uomo da oggi entra a far parte della Corte Costituzionale, di quell’organo che nel breve periodo dovrà pronunciarsi su questioni delicate a cominciare dalla legittimità della legge elettorale. Se poi la giunta di Palazzo Madama dovesse decidere, e ripeto illegittimamente, di sottoporre alla Consulta la questionemdell’applicabilità della legge Severino al caso Berlusconi, Amato dovrà dire anche la sua. A questo punto è legittimo il dubbio sulla sua nomina alla Corte Costituzionale”.

Mentre si cercano di tirare fuori i motivi che hanno indotto il Presidente Napolitano a nominare un uomo non proprio al di sopra delle parti, e che a detta della maggior parte delle parti politiche risulterebbe “inopportuno” sia per le sue pensioni d’oro che per il peso politico che tiene con sé, il 16 settembre il Presidente Franco Gallo terminerà il suo operato alla Consulta. Non è ancora prevista né una data per il giuramento di Giuliano Amato come nuovo giudice della Corte Costituzionale, né nuove votazioni per eleggere il nuovo Presidente, ricoperto dal 2004 dal giudice Gallo.

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