I risultati delle elezioni politiche 2013, hanno portato ad una situazione di ingovernabilità, con un elettorato frammentato e un Senato senza maggioranza. La coalizione di centrosinistra, guidata da Pierluigu Bersani, ottiene alla Camera il 29,5% dei voti; il centrodestra, di Silvio Berlusconi, ottiene il 29,1%. Al Senato, invece, Bersani ottiene il 31,6% dei voti e Berlusconi il 30,7%, ma il Porcellum prevedel’assegnazione del premio di maggiornaza su base regionale, quindi non c’è una maggioranza. La vera rivelazione di queste elezioni è il Movimento 5 Stelle che ha superato il Pd, e con il 25,5% dei voti è diventato il primo partito a Montecitorio, anche al Senato ha ottenuto il 23,8% dei voti e 54 seggi. Risultati deludenti sono stati ottenuti dalla coalizione centrista di Mario Monti, con il 10,5% dei voti alla Camera e il 9,1% dei voti al Senato.
Il Movimento 5 Stelle è un partito politico che si autodefinisce “libera associazione di cittadini”. E’ stato fondato il 4 ottobre 2009, da Beppe Grillo e da Gianroberto Casaleggio. Le cinque stelle del nome rappresentano le tematiche relative a: acqua pubblica, mobilità sostenibile, sviluppo, connettività e ambiente. Obiettivo fondamentale di questo partito, è la partecipazione diretta dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, tramite forme di democrazia digitale. Quello che si prefigge, è di essere altro rispetto alle tradizionali strutture politiche. Grillo, infatti, cerca di coinvolgere direttamente i cittadini, come ha fatto anche nella campagna elettorale svolta in tutte le piazze, piene di gente, e non in tv. Inoltre Grillo sostiene di non voler fare nessuna alleanza con gli altri partiti, e di voler ottenere il 100% del Parlamento; quando i cittadini saranno divenuti lo Stato, il movimento non avrà più ragione di esistere. La differenza con gli altri partiti tradizionali, sta nel fatto che il Movimento 5 Stelle non vuole affermare se stesso, ma portare i cittadini al potere, per poi autoannullarsi. Quello che ha spinto i cittadini a votare il Movimento 5 Stelle é stato proprio un rifiuto per i partiti tradizionali, la speranza di poter prendere parte alla vita politica e di una svolta, che possa cambiare il panorama politico e risollevare le sorti dell’Italia.