YANGOON 09/10/2009- La leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi si è incontrata per un colloquio con gli ambasciatori di Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia. L’incontro è stato autorizzato dalla giunta militare birmana, che vede nel premio Nobel per la pace un mezzo per alleggerire le sanzioni internazionali contro il regime. L’incontro ha fatto seguito ai colloqui del 7 ottobre fra la leader Aung San Suu Kyi e il ministro nominato dalla giunta militare per trattare con l’opposizione. Per cooperare con la giunta, la leader democratica Aung San Suu Kyi ha chiesto e ottenuto di incontrare  i diplomatici di Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia per conoscere la corretta situazione delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale al regime di Yangoon. La Casa Bianca precisa di voler continuare a dialogare con la dittatura birmana, non eliminando comunque le sanzioni.

La leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi è agli arresti domiciliari, condatta a 18 mesi dal tribunale birmano, causa l’aver ospitato un cittadino statunitense. Condanna mirata a escludere dalle elezioni politiche previste per il 2010 la leader dell’opposione, che ha passato 14 degli ultimi 20 anni in carcere.

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