YANGOON 02/09/09- Aung San Suu Kyi, paladina dei diritti umani in Myanmar, resta agli arresti domiciliari.

Il tribunale di Yangoon conferma la pena inflitta alla leader dell’opposizione, condannata in agosto per aver ospitato un cittadino statunitense a casa propria: respinto quindi l’appello presentato contro la sentenza con la quale la 64enne premio Nobel per la pace era stata condannata ad altri 18 mesi di detenzione. Sentenza politica per impedire ad Aung San Suu Kyi di partecipare alle elezioni previste per il prossimo anno in Myanmar. Nyan Win, avvocato della leader dell’opposione birmana, ha fatto sapere che si rivolgerà alla Corte suprema. Aung San Suu Kyi ha trascorso agli arresti 14 degli ultimi 20 anni.

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