Boccaccio, Dickens, Shakespeare, D’Annunzio, Dante: innumerevoli sono gli scrittori e più in generale gli artisti che hanno visitato o semplicemente “sognato” nelle loro opere la città di Verona. Situata al margine settentrionale della Pianura Padana, lungo il fiume Adige e ai piedi dei monti Lessini, è il capoluogo dell’omonima provincia in Veneto. Verona è una delle città più conosciute d’Italia, sia per l’importante valore architettonico sia per la storia e la letteratura che spesso la vedono protagonista. Verona la città dell’amore Direttore responsabile: Claudio Palazzi
Dante ad esempio ebbe come prima destinazione dopo l’esilio di Firenze proprio Verona, vi rimase per 7 anni e compose qui gran parte della Divina Commedia.
“Lo primo tuo refugio e ‘l primo ostello
sarà la cortesia del gran Lombardo
che ‘n su la scala porta il santo uccello;
ch’in te avrà sí benigno riguardo
che del fare e del chieder, tra voi due,
fia primo quel che, tra li altri, è più tardo.”
Paradiso – XVII, v. 70
In questa strofa del Paradiso Dante sottolinea l’ospitalità che troverà a Verona nel periodo in cui il “Gran Lombardo”, ovvero Bartolomeo della Scala, era il signore della città. In piazza dei Signori infatti troviamo la statua del poeta fiorentino, una statua alta quasi tre metri che si colloca proprio di fronte al palazzo dove Dante alloggiava.
E’ interessante sapere che proprio nel periodo veneziano di Dante, viene ambientata la storia di Romeo e Giulietta che ha reso celebre in tutto il mondo questa città. Camminando tra i vicoli antichi della città è come se si percepissero ancora le grida dei Montecchi e dei Capuleti, le due famiglie protagoniste dell’opera di Shakespeare.
“In questa bella Verona, due casate, di pari nobiltà, si scagliano, per antico rancore, in sempre nuove contese che macchiano di sangue veronese mani di veronesi. Dalla tragica progenie di questi nemici sono nati sotto cattiva stella due amanti che con la loro pietosa morte mettono termine alla furia dei loro parenti. Lo sventurato corso del loro fatale amore e l’odio costante delle loro famiglie, troncato soltanto alla fine di queste creature, saran per due ore l’argomento della nostra tragedia. Ascoltate con orecchi pazienti e noi ci sforzeremo di rimediare ai nostri difetti.”
Questo è il prologo dell’antica tragedia in cui emerge l’ambientazione nella “bella Verona”; “La città dell’amore”, così viene spesso viene definita. Un amore così platonico e intenso che altra fine non poteva avere se non la morte. La casa di Giulietta è una delle principali mete turistiche della città. Si tratta di una vecchia casa-torre risalente al 1200 o 1300 che secondo la tradizione popolare era la casa dei Capuleti. La versione della casa che oggi i visitatori possono ammirare è una versione sapientemente restaurata con elementi archiettonici dell’epoca medievale. Nello splendido cortile si trova la statua bronzea di Giulietta, realizzata da Nereo Costantini, e divenuta uno dei simboli di Verona. Altra tappa importante della Verona shakesperiana è la tomba di Giulietta identificata all’interno del monastero di San Francesco in Corso. Più in generale tutto il turismo di Verona si aggira attorno questa tragedia egregiamente elabrata da Shakespeare che non visitò mai la città, ma la conobbe attraverso gli scritti di Luigi Da Porto, Masuccio Salernitano e Matteo Bandello.
“Deliziosa Verona! Con i suoi bei palazzi antichi e l’incantevole campagna vista in distanza da sentieri praticabili e da solide gallerie con balaustra. Con i suoi tranquilli ponti romani che tracciano la retta via illuminando, nell’odierna luce solare, con tonalità antiche di secoli. Con le chiese marmoree, le alte torri, la ricca architettura che si affaccia sulle antiche…”
Così che il celebre scrittore Dickens descriveva nella sua opera “Impressioni italiane” l’allora già celebre città di Verona. Affascinanti i ponti romani che lo scrittore definisce come “tranquilli” e che collegano le sponde del fiume Adige. Il più importante è forse Ponte di Castelvecchio conosciuto come “Ponte Scaligero”. Gran parte degli elementi architettonici presenti nella città sono romani, tant’è che Verona fu una delle città più importanti dell’impero romano per la sua posizione strategica e ad oggi è considerata la città italiana più romana dopo Roma stessa. verona la città dell’amore
Verona è quindi sede di racconti, storie di tutti i tempi, e al tempo stesso una città moderna che vive di un turismo che è tra i primi in Italia. Infatti secondo i dati ISTAT aggiornati al 2020 si conferma la quinta posizione della città per numero di visitatori, e la quarta se si considerano solo i flussi stranieri. Anche il turismo però si è dovuto adattare alla nuova emergenza Covid-19 aprendo la visita online di alcuni musei veronesi come il Museo di Castelvecchio. Se i cittadini non possono recarsi ai musei, sono i musei a recarsi nelle case dei cittadini e a offrire loro una piccola parte delle emozioni che questa città può suscitare. Con la speranza che tutto questo presto finirà e torneremo a sognare storie d’amore e nuove avventure passeggiando in Piazza Bra, ammirando l’Arena e assaporando una fritola o un’altra pietanza tipica veronese. Verona la città dell’amore Verona la città dell’amore