È la storia di un uomo, di una famiglia, di un genitore che ha visto la sua vita cambiare. È la storia di tante persone, che a causa della grave e lunga crisi economica, hanno dovuto ricostruire pezzo per pezzo la loro strada.

Sono tante le storie che raccontano di un paese impreparato e sprovvisto dei mezzi necessari per aiutare i suoi cittadini. Storie che parlano di povertà, di mancanze, di sfiducia e di lotta. Vivere e sopravvivere dignitosamente; queste le conseguenze di una crisi economica, sociale e sanitaria che ha colpito il nostro e molti altri paesi del mondo con l’avvento della pandemia da covid-19.

Una crisi che ha visto crollare sotto tutti i punti di vista intere nazioni; un crollo sanitario, economico, sociale, demografico, occupazionale. Una situazione purtroppo inevitabile quella che ha colpito il nostro paese, un evento che ha portato a conseguenze importanti. Naturalmente a livello sanitario si è registrata la conseguenza peggiore, ma quasi come un processo automatico, la grave situazione di emergenza sanitaria ha certamente colpito il paese in senso complessivo.

A livello sociale ed economico, pesanti sono state le conseguenze, in particolare per quei cittadini che già avevano un tenore di vita medio-basso. Ma anche a livello occupazionale: oltre la metà della caduta occupazionale registrata in Italia nel 2020, è avvenuta a discapito dei lavoratori dipendenti a termine seguiti dagli indipendenti che hanno contribuito per oltre il 30 per cento (-233 mila). Questi dati ISTAT dimostrano come la crisi abbia colpito soprattutto chi era in una situazione precaria, dunque lavoratori a termine e indipendenti. Infatti, sempre stando ai dati ISTAT, a marzo-aprile 2020, il 56 per cento delle imprese ha registrato un calo del fatturato superiore al 50 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019, o erano chiuse.

Ed è proprio il mondo delle imprese ad aver subito le maggiori perdite e soprattutto ad aver visto una totale trasformazione del normale lavoro svolto fino a quel momento. Perché quello che ha portato la crisi, oltre ai grandi danni, è stato anche dei grandi cambiamenti, che hanno totalmente travolto le imprese italiane ed europee. Infatti, un effetto notevole è stata la diffusione e l’aumento di intensità della pratica di effettuare acquisti online. In Italia tra la primavera 2020 e quella del 2021 la quota di adulti che dichiara di aver fatto acquisti in rete nel trimestre precedente è cresciuta dal 30,0 al 41,0 per cento.
Effettivamente molte imprese si sono rimboccate le maniche e in qualche modo reinventate per riuscire a sopravvivere e provare a risalire, cambiando la formula vendita-acquisto normalmente svolta fisicamente al dettaglio, con le più moderne vendite online.

Proprio in merito a quanto detto finora, la testimonianza di Renato, imprenditore da quarant’anni, marito e padre di due figli, ci aiuterà a fare luce sulla difficile strada che lui ed altri come lui hanno dovuto percorrere, e che continua ancora oggi, per riuscire a tenere in vita l’impresa:

Qualè il suo lavoro?
Ho una ditta individuale di detergenti chimici iscritta alla Camera di commercio di Roma
Da quanto tempo lo svolge?
Da quarant’anni
Quanto tempo le occupava il suo lavoro prima della crisi?
Circa 8/9 ore al giorno
Come e quando ha perso o visto cambiare il suo lavoro?
Con il covid è avvenuto il vero collasso; da un fatturato di 30.000 euro al mese a un fatturato di 3/4.000 euro al mese
Quale impatto ha avuto sulla sua vita e di quella della sua famiglia?
Un impatto molto forte, puoi cadere anche in depressione
Oltre alla perdita economica, quali altre conseguenze ha comportato?
Cambi alcune consuetudini, le vacanze, le cene fuori, stai attento anche ai 10 euro. Ti adatti e cerchi di trovare una soluzione
In quanto tempo e in che modo si è reinventato?
Non c’è una previsione di tempo, è un discorso molto più complesso. Si tratta di centinaia di aziende in Italia che sono in difficoltà. Se consideri che durante la pandemia sono stato foraggiato dallo Stato per 1500 euro di 20.000 che ora sto ripagando, mentre un mio collega in Germania, sempre con ditta individuale, è stato foraggiato per decine di migliaia di euro a fondo perduto.
Ho mantenuto quello che so fare, in una forma più ridotta; abbiamo tolto il magazzino che ci costava migliaia di euro al mese e ora si fa solo su ordini online.
Il tempo libero ottenuto dalla nuova situazione lavorativa, è stato utile per dedicarsi a nuove attività?
Sicuramente rientro di più a casa; dedico più tempo ai miei figli soprattutto al maschio con il calcio. Certo, a 60 anni non ti fa piacere perché sei ancora vivo dentro. Cerchiamo di fare passare questo momento ma io non vedo una luce in fondo al tunnel.
A distanza di tempo quali sono state le difficoltà maggiori in quel momento?
Ti metti in discussione; se è colpa tua o è colpa degli altri; in ogni caso ti devi sempre rimboccare le maniche, a meno che non vai sul ponte di Ariccia e ti butti sotto
Ad oggi, può riconoscere un lato “positivo” o un insegnamento di questa esperienza?
Una cosa positiva, che mi sono accorto di avere una grande donna a fianco. Si è messa in discussione anche lei. Se hai una donna forte e in gamba vicino allora forse riesci a passare il brutto momento.

L’intervista sopra riportata evidenzia la situazione difficile causata dalla pandemia. La voce di un solo uomo, che potrebbe essere la voce di cento, che si è ritrovato improvvisamente a dover trasformare la sua vita e quella della sua famiglia. Un uomo che si è sentito solo, che in un momento di grande difficoltà non ha potuto contare su niente se non sulle sue uniche forze.

Questa crisi ha sicuramente fatto emergere una serie di problematiche che sono presenti da molto prima nel nostro paese e che purtroppo ricadono sui cittadini. Ma a seguito della testimonianza di Renato possiamo notare l’importanza dei valori e della forza di volontà. L’amore per la propria famiglia e il coraggio di andare avanti, lottando fino alla fine per ritrovare la serenità.

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