Problemi nei quartieri romani
Il punto di vista del cittadino sui disagi e le possibili soluzioni da attuare
Ormai tutti sappiamo che le grandi città, composte da mille quartieri, oltre alla bellezza e alla sontuosità, sono caratterizzate da problemi e disservizi.
Ci troviamo a Roma, precisamente in uno dei suoi quartieri, Primavalle, il quale è stato recentemente al centro di episodi di degrado e malfunzionamento delle attività.
Questi non sono indifferenti all’opinione pubblica, ma soprattutto agli abitanti della zona, ai quali abbiamo deciso di dare parola.
Il quartiere
Primavalle è il ventisettesimo quartiere di Roma. Si tratta della zona urbanistica 19B del quattordicesimo municipio della capitale.
È situato nella parte nord-ovest della città, dentro il Grande Raccordo Anulare, tra via Trionfale a nord e via Boccea a sud.
Si estende per circa 4,18 km² e conta un numero di 56365 abitanti.
Il quartiere comprende anche le zone di Santa Maria della Pietà a nord, Val Cannuta a sud, Fognaccia a sud-ovest.
Inoltre, all’interno del quartiere si collocano le zona urbanistiche di Torrevecchia, Monte Mario e Boccea, rispettivamente a nord e a sud.
Primavalle è un quartiere di Roma longevo. Si ipotizza che l’area si sia formata in epoca preromana, sotto il dominio degli Etruschi e che già dal 1 d.C. inizia ad essere abitata.
Ma come sappiamo, città e quartieri datati spesso non riescono a mantenere quell’alone di solennità che la storia gli ha concesso, in quanto si trasformano in zone in cui il degrado è all’ordine del giorno.
Per questo abbiamo deciso di raccogliere l’opinione degli abitanti del quartiere, in particolare di una ragazza di 25 anni, studentessa universitaria de La Sapienza di Roma, che chiameremo “persona A”, e di un uomo di 61 anni, impiegato, che chiameremo “persona B”.
L’obiettivo è quello di indagare la percezione degli abitanti circa la vita nel quartiere e soprattutto dei disagi, quali l’inquinamento, i rifiuti e la mobilità.
L’intervista doppia
Sei contento di vivere in questo quartiere?
Persona A: Sì, sono contenta perché nonostante si tratti di una periferia, è ben collegata alle zone centrali della città attraverso i mezzi pubblici come autobus e metropolitana. Inoltre, il quartiere è molto vicino alle entrate e alle uscite del Grande Raccordo Anulare e questo ci permette di raggiungere facilmente diverse zone di Roma.
Persona B: No, non sono contento perché il quartiere è degradato. Non ha servizi sufficienti per i cittadini ed è un quartiere che andrebbe di molto migliorato.
Come giudichi la mobilità del quartiere?
Persona A: La giudico positivamente perché ci sono molte linee autobus che permettono di raggiungere varie zone della città e c’è la fermata della metro A a Battistini. Tuttavia, è una zona abbastanza trafficata.
Persona B: Per me è assolutamente insufficiente. Basti pensare che per andare verso il centro dalla periferia, l’unica via percorribile è Via Valle dei Fontanili che ormai è intasata e impercorribile. Non ci sono strade alternative.
Ritieni che il quartiere sia pulito o che ci siano problemi di inquinamento e rifiuti?
Persona A: In generale il quartiere è abbastanza pulito. Ovviamente ci sono zone più inquinate e sporche. Ad esempio, a Battistini, zona molto popolata, si generano più rifiuti.
Persona B: Il quartiere è abbastanza sporco. Basta andare in giro con la macchina per vedere i rifiuti dappertutto. Inoltre, siamo in piena crisi dell’Ama della pulizia di tutta la città.
Secondo te, gli abitanti del quartiere contribuiscono al degrado o in qualche modo si comportano in modo collaborativo?
Persona A: Dipende dalle zone. Ad esempio, nella zona in cui vivo c’è una maggiore attenzione al decoro e alla pulizia delle strade. Invece nelle zone in cui sono concentrati i servizi c’è una maggiore concentrazione di rifiuti, ad esempio in prossimità della metro.
Persona B: Dall’esperienza posso dire che dipende dalle zone. Dove abito io sono abbastanza collaborativi e cercano di ottemperare gli obblighi civili, mentre in altre zone assolutamente no.
Cosa è stato fatto in passato per risolvere tali problemi?
Persona A: Per quanto riguarda la mobilità, ricordo che sono stati invertiti sensi di marcia di molte strade e sono state ampliate le linee degli autobus. Sono stati modificati anche i percorsi degli autobus, in funzione dell’espansione della zona.
Persona B: Nulla.
Cosa invece non è stato fatto?
Persona A: Ampliare le strade o costruirne proprio di nuove e creare una nuova fermata della metro, come era stato pianificato. Invece è rimasto tutt’oggi solo un progetto.
Persona B: Creare un’alternativa all’intralcio al traffico di Via Valle dei Fontanili. C’era un progetto approvato proprio per creare la cosiddetta “Torrevecchia Bis” ma non è stato mai portato avanti.
Secondo te, cosa si potrebbe fare per rendere il quartiere più vivibile?
Persona A: Sicuramente, come dicevo prima, bisognerebbe costruire una nuova fermata della metropolitana, perché questo contribuirebbe ad una migliore mobilità della zona e gioverebbe anche dal punto di vista dell’inquinamento. In relazione a questo, aumenterei il numero dei cestini per la strada, per permettere ai passanti di gettare i rifiuti e non avere scuse.
Persona B: Con riferimento alla mobilità, quello che abbiamo detto prima, quindi creare strade alternative. Mentre, relativamente alla pulizia e al decoro, aumentare i ritmi della pulizie e del ritiro dell’immondizia e cambiare i cassonetti.
Un quartiere da migliorare
Dalle due interviste emerge sicuramente la percezione che vi sia qualcosa da migliore nel quartiere affinché sia più vivibile.
Tuttavia, si può notare una percezione più ottimista nella ragazza ed un atteggiamento quasi disilluso nell’uomo. Forse perché vive il quartiere da più tempo ed ha sperato nel corso degli anni che qualcosa cambiasse, ma ha assistito a progetti che poi andavano in fumo.
Infatti, non è contento di vivere nel quartiere ed è maggiormente insofferente per quanto riguarda la mobilità. Anche per quanto riguarda l’inquinamento e i rifiuti, l’uomo giudica il quartiere sporco mentre la ragazza risponde in maniera più positiva. Forse perché in passato la zona era più pulita, in quanto più circoscritta e meno affollata.
Entrambi considerano la collaborazione del cittadino un comportamento che varia da zona a zona e sostengono che le zone in cui vi è più afflusso di persone siano quelle in cui queste sporcano di più.
Comunque, entrambi i soggetti ritengono che la soluzione per vivere meglio all’interno del quartiere riguardi sia la costruzione di strade alternative, per permettere una maggiore fluidità del traffico, sia una maggiore attenzione alla pulizia, con particolare riferimento all’aumento e alla modifica dei cassonetti dell’immondizia.