“L’onestà è la miglior politica” Miguel de Cervantes

corruzione-mondo-258Come riporta La Repubblica nel mese dello scorso febbraio, nonostante la “legge anticorruzione” adottata nel novembre 2012 e gli sforzi notevoli dell’Italia per combattere il fenomeno, questo dato rimane tutt’oggi molto preoccupante.
Da quato affermato, secondo un’analisi attenta della Commissione Europea, il valore della corruzione in Italia è di circa 60 miliardi all’anno, pari a circa il 4% del Pil.
La Commissione Europea, afferma che in Italia i legami tra politica, criminalità organizzata e di imprenditori sono tra gli aspetti più preoccupanti, confermati dall’alto numero di indagini per corruzione.
Le numerose indagini si focalizzano sui finanziamenti illeciti ai partiti e soprattutto ai rimborsi elettorali indebiti. Conseguenti furono spesso le dimissioni di leader e di alte cariche di partito, e ciò spinse il governo a confrontarsi con presunte infiltrazioni mafiose. Ai rappresentanti politici del nostro paese è richiesto un rafforzamento dell’integrità attraverso l’uso di codici etici meglio definiti, che si muovano tra la responsabilità e appunto l’onestà. Il testo della legge anticorruzione infatti si genera dalle norme sulla prevenzione come una maggiore trasparenza nella pubblica amministrazione e la delega al governo per la non condidabilità dei condannati.

La vicenda che coinvolge l’ex ministro Scajola sembra dirigersi sempre più verso questo scenario. Si aprono intorno a lui contorni di malaffare e ‘ndrangheta, molte sono state le discussioni sul riciclo di denaro sporco che a Reggio Calabria hanno interessato almeno venti indagati, con intercettazioni ad avvalorare tale tesi. Con la candidatura di Scajola alle elezioni europee si ritiene che la ‘ndrangheta aveva un forte interesse a stringere rapporti con lo scenario internazionale per potersi avvicinare ai fondi europei.

Non finiscono qui però le condizioni per parlare di corruzione, si aprono infatti indagini per accertare possibili profili di danno nella gestione di appalto per Expo di Milano. La Corte dei Conti sospetta mazzette, intervenendo attraverso indagini e arrivando a portare in carcere l’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio, l’ex funzionario del PCI, Primo Greganti,
l’ex senatore del Pdl Luigi Grillo, l’ex esponente ligure Udc Sergio Cattozzo, l’ex manager di Expo Angelo Paris e l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro.
Tra le speranze della popolazione che si trova in situazioni sempre meno agevoli, la voglia di potersi muovere all’interno di un paese di correttezza e civiltà rimane viva, anche se tutto ciò offusca molto le buone aspettative di chi dall’esterno osserva inerme gli avvenimenti italiani.

Che una nuova politica sia in grado di spazzare via una volta per tutto le continue indagini sulla corruzione ed i malaffari? Non ci resta che osservare.

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