Una birra storica
Incastrata tra Viale Gio Batta Bassi e Via Giovanni Micesio, ben salda sul canale Ledra a fornire l’energia elettrica necessaria, sta, o meglio, stava, la fabbrica della birra fondata da Francesco Dormisch. I
Costruita nel 1891, dieci anni dopo il primo stabilimento birraio a Resiutta, lo stabilimento della Dormisch ha fatto parte della crescita economica della città di Udine, rivaleggiando per circa un secolo con la ben più nota birra friulana, la Moretti.
Non è tuttavia riuscita a scavallare il millennio e ad adattarsi alle nuove richieste ed esigenze del mercato, così, mentre la birra Moretti veniva assorbita dal gruppo Peroni crescendo ancora di più, la birra Dormisch si rimpiccioliva pian piano fino a chiudere i battenti nel 1988.
Da quel momento, lo scheletro della fabbrica è rimasto fermo dov’era e, dopo un incendio avvenuto nel 1999, chiunque si ritrovasse a passare per una delle due vie, da una parte o dall’altra, si ritrovava ad ammirare una costruzione fatiscente, ingombrante nelle sue mura di cemento armato e finestre rotte.
Il progetto
Così è stato per oltre vent’anni dopo l’incendio del 1999, e, benché tutti possano dire che ormai il profilo della Dormisch facesse parte dell’immaginario cittadino comune, che ci si fosse per così dire abituati e quasi affezionati, non si poteva negare che tanto spazio in un luogo così favorevole poteva e doveva essere riutilizzato per qualcosa di utile.
Per tanti anni le voci di progetti di rivalutazione si sono rincorse senza che accadesse però nulla di fatto, così che la mastodontica e grigia costruzione ce la si ritrovava sempre lì, immobile. Il nuovo volto della Dormisch di Udine
In quest’anno 2022, tuttavia, dalle parole si è passati ai fatti e il Gruppo Danieli, la mattina del 28 giugno, ha firmato il progetto di recupero dell’aria, presentandolo davanti al sindaco Pietro Fontanini e all’assessore regionale Sergio Emidio Bini.
Il progetto, che vede coinvolta una cifra di 25 milioni di euro, vuole dare un nuovo volto e funzione alla imponente zona nella quale sorgeva la fabbrica, così da renderla finalmente fruibile ai cittadini.
La parte maggiore dell’intervento di recupero è infatti volta alla costruzione di una sede più moderna all’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy che, parte dall’Istituto Malignani, ha cominciato a crescere nella sede di Feletto.
Si tratterebbe dunque del recupero di 6 mila metri quadrati che potranno ospitare fino a 600 studenti. Oltre a ciò, è stata progettata la costruzione di una piazza di 500 metri quadrati il cui spazio verrà utilizzato per ospitare mostre, eventi e concerti. I restanti 1500 metri quadrati verranno riconvertiti in spazi da assegnare ad attività commerciali e di servizio, oltre che ad un parcheggio distribuito su due piani.
Con l’approvazione avvenuta a fine giugno, si credeva si sarebbe dovuto aspettare di più perché venissero mossi i primi passi, e invece la demolizione e avvenuta quasi senza preavviso fra settembre e ottobre, così che i lavori si possano iniziare già a gennaio 2023, con la speranza di riuscire a rendere lo spazio funzionale e pronto ad ospitare gli studenti già per il settembre del 2024. Il nuovo volto della Dormisch di Udine
Nella spirale di lavori di rinnovazione che hanno coinvolto la città di Udine negli ultimi cinque anni e che le stanno dando un nuovo volto, quello della ex fabbrica Dormisch è sicuramente quello più impegnativo e importante, in grado di dare un nuovo volto e funzione ad un luogo che molti di noi sono abituati a vedere come dimesso e inutilizzabile e che ci si augura, una volta finito, possa diventare un nuovo punto di riferimento per la città di Udine.