Maggio la primavera non decolla e il governo neanche, nonostante si appresti ad affrontare alcuni tra i temi più urgenti. La prima rata Imu sulla prima casa viene sospesa fino al 16 settembre. Nessuna sospensione per gli immobili di pregio. E’ quanto prevede il decreto approvato dal Consiglio dei ministri che si è tenuto venerdì 17 maggio. E’ prevista anche una clausola di salvaguardia: il Governo farà una riforma della tassazione sugli immobili entro 31 agosto o si pagherà il 16 settembre. Al Pdl, che rivendica la “vittoria” sull’ Imu, Letta risponde che “bisogna finirla con questa logica assurda per cui Berlusconi vince sempre e il Pd perde sempre”. In questo caso i fatti direbbero “l’opposto”. Ma, tralasciando i teatrini infantili sulla spartizione dei meriti, bisogna stare attenti perchè l’abolizione dell’Imu potrebbe essere il più classico degli specchietti per le allodole, non bisogna esaltare la misura,che in fin dei conti potrebbe mettere, finanziariamente, in serie difficoltà i comuni, e per molti è semplicemente una strumentalizzazione del governo per distrarre le ”masse” da temi veramente importanti e decisivi.

Detto questo si dovrebbero porgere delle domande ai protagonisti della vita politica del paese su cosa si sta facendo in merito ai temi che sono alla base dei problemi dell’Italia: la dilagante disoccupazione? La sproporzione del cuneo fiscale? Gli ospedali vetusti e malgestiti nella maggior parte dei casi? Le carceri prossime al collasso per eccessivo numero di presenze? Una macchina giudiziaria lenta e pressochè inefficace? Le migliaia di negozi e piccole imprese strangolati dai debiti e dall’inarrestabile diffondersi dei centri commerciali ”senza un’anima”? L’esodo delle centinaia di ragazzi che lasciano il paese per cercare fortuna altrove, pur di non stare in un paese che non li valorizza e cerca di reprimerli in ogni modo? Banche che concedono mutui con tassi da usurai?  Queste sono le domande che ci poniamo e di cui vogliamo risposta, noi che abbiamo un cervello pensante e in grado di andare al di là delle dichiarazioni create ad hoc, per irretire e per incanalare gli umori elettorali.

Ebbene, nonostante la campagna elettorale si ampiamente terminata oltre due mesi fa, invece di lavorare seriamente sui temi sopra trattati, si continua a fare propaganda tramite manovre che sembrerebbero decisive, ma che in realtà sono semplicemente ”Un grande bluff”.

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