Quando viene detto “Io abito a Poggio Mirteto” la maggior parte delle persone non sanno neanche dove si trova questa piccola cittadina, ma una volta che le persone la conoscono ne rimangono sorpresi poiché nonostante non offra i servizi tipici di una grande città come Roma essa gode di molti prestigi da diversi punti di vista. Poggio Mirteto e le sue meraviglie Direttore Claudio Palazzi
In un paesaggio caratterizzato da ampie distese di oliveti , dal quale si estrae il celebre olio di oliva sabino, per l’appunto erge Poggio Mirteto, borgo in provincia di Rieti nel Lazio. La fondazione della città anticamente chiamata Podium Myrtetum risale alla prima metà del duecento ed oggi è un meraviglioso luogo di pace e di armonia diretta con la natura. Da proprietà della Abbazia di Farfa, durante il 16 secolo divenne dapprima possedimento dei Farnesi e poi di altre nobili famiglie, fino a quando Poggio Mirteto venne alla fine assorbito dallo Stato Pontificio.
Poggio Mirteto con un numero di abitanti pari a 6191 è il nome di una città che, quasi, nessuno conosce ma che nasconde dentro di sé molte meraviglie a noi sconosciute; si estende dalla pianta del Tevere fino ai territori pedemontani dei Monti Sabini. Quindi questo comune offre un punto di partenza per chi ama camminare in montagna attraverso sentieri più difficoltosi, o passeggiare nei sentieri più dolci che costeggiano il Tevere nella Riserva Tevere Farfa.
La riserva è situata al confine tra le province di Roma e di Rieti, lungo il basso corso del fiume Tevere. Dai fiumi ai campi coltivati o ai centro abitati, passando per il canneto e per vari tipi di boschi, il paesaggio della Riserva è caratterizzato dalla presenza di molti ambienti diversi, a cui corrispondono altrettante associazioni vegetali, tutte estremamente interessanti. La morfologia del Tevere, che in questo tratto scorre lentamente formando ampie anse e meandri, domina questo ambiente umido che ospita diverse specie animali. Mentre i Monti Sabini, un massiccio calcareo, offre paesaggi dolci e cime che non superano i 13000 metri di quota. Da Poggio Mirteto partono diversi sentieri che attraversano i boschi arrivando verso le cime più alte delle montagne.
Questa cittadina propone un interessante percorso tra monumenti e testimonianze del suo passato. Un magnifico esempio è possibile ammirarla con la superba Cattedrale Maria Assunta la quale, rappresenta il maggior culto della città, fu fondata nel 1641 e presenta una facciata in cotto e all’interno è divisa in tre navate, con tele raffiguranti una Madonna con in trono un bambino, un Transito di San Giuseppe ed il Battesimo di Cristo. La cattedrale inoltre presenta numerosi elementi decorativi interni di marmo rosso , di Cottanello come altari, balaustre.
Altra magnifica rappresentazione di quanto offre al visitatore Poggio Mirteto è data dalla boccheggiante chiesa intitolata San Rocco, che con la sua bella facciata sovrasta il centro del paese, edificio che viene terminato nel 1779. E’ in perfetto stile barocco, con una scalinata imponente è una delle chiese più amate del luogo e offre un palcoscenico naturale anche durante i periodi di festa. Infatti sulla scalinata, ogni anno durante il periodo natalizio, viene esposto un bellissimo presepe.
All’interno di un parco la chiesa di San Paolo trionfa. E’ una bellissima chiesa in stile medievale e propone notevoli affreschi che abbracciano un periodo che parte dal duecento fino ad arrivare al cinquecento.
Di valore poi è il trecentesco Convento di San Valentino, mentre è risalente al secolo XVIII il Santuario Madonna della Misericordia. Esempi di architettura civile sono riscontrabili in Porta Farnese dalla stile rinascimentale e arricchita da elementi del barocco, tramite il quale il turista entra nel cuore del nucleo medievale di questo antico borgo. Suggestivo e delizioso è la Torre dell’Orologio, la quale custodisce gelosamente la campana del 1290. Altra perla è il Palazzo Episcopale che domina la scena con la sua imponente mole. Dalla medievale Porta di Sotto sarà possibile ammirare un incantevole panorama che volge lo sguardo sul Monte di Soratte e la Valle del Tevere.
Oltre ad essere un luogo dove poter ammirare splendidi paesaggi, edifici e monumenti storici, Poggio Mirteto propone anche un interessante calendario di eventi folcloristici. Un appuntamente immancabile è la Sagra della Bruschetta, occasione fantastica per degustare il meraviglioso e genuino olio di oliva prodotto in Sabina. Imperdibile e anche la Rassegna Cinematografica del grande Cinema Italiano, che viene svolto ogni estate al parco di San Paolo ed è accompagnata da eventi enogastronomici, dura 15 giorni e si conclude con l’assegnazione del premio il Mirto dell’Oro. Inoltre la cittadina è caratterizzata da ulteriori eventi come la Sagra della Padellaccia, la fiera dell’Artigiano e la Festa della Sagra Famiglia, ma quella che ha generato maggiore successo è il Carnevale Liberato, tradizionale evento che rievocano i fatti storici realmente accaduti nel 1861. Nel febbraio di quell’anno, infatti, la popolazione di Poggio Mirteto si è liberato del gioco della Stato Pontificio con una rivolta popolare. La festa si svolge la prima settimana di quaresima ed è caratterizzato da un forte connotato anticlericale.
Caratteristica principale del carnevale liberato è il fatto che i negozi e i banchetti che vendono cibo, offrono pietanze a base di carne il tutto rigorosamente accompagnato da litri di vino rosso, tanto che non è raro vedere persone su di giri per l’alcool già dalla mattina presto. Alla fine dell’evento c’è sempre la tradizionale processione dei “moccoletti” e la cremazione di un grosso pupazzo, chiamato Sua Maestà Carnevalone. Tale evento viene festeggiato in tutto il paese e non c’è un orario d’inizio o di fine in quanto ogni anno l’evento richiama l’attenzione di migliaia di persone provenienti da tutto il Lazio e curiosi di altre regioni d’Italia, le quali si recano nella cittadina travestiti pronti a festeggiare. Arrivare a Poggio Mirteto non è molto difficile ed il modo più semplice è prendere il treno regionale da Roma per Orte e una volta arrivati basta attendere le navette che dalla stazione portano al paese, oppure essi possono raggiungere il paese a piedi. Quindi vi è un’invasione delle strade ed è tutto arricchito anche dalla presenza di artisti di strada, musicisti e interi gruppi organizzati che si recano nella cittadina da tutta l’Italia. D’altro canto il Carnevale Liberato non è visto di buon occhio da tutti i cittadini di Poggio Mirteto che pur, essendo la festa un’ottima occasione di profitto per le attività locali e per far conoscere il paese anche al fuori della Sabina e del Lazio, lo considerano una festa troppo aperta e molto confusionaria. Senza contare del fatto che quando avviena questa celebrazione vi è la presenza delle forze dell’ordine. Nel 2019 ha raggiunto la 157 edizione, ma nel 2020 non è stato possibile celebrare il Carnevale Liberato in quanto tutti siamo stati colpiti da una forte epidemia che tutti noi conosciamo ed è per l’appunto il Covid.
Il comunicato degli organizzatori annullarono di fatti il Carnevale Liberato del 2020 sperando che quest’anno le condizioni per poterlo festeggiare siamo possibili in quanto è una festa alla quale il paese non intende rinunciare.
Secondo alcune testimonianze questa festa non sarà più caratterizzata da una grande affluenza poiché nonostante vi siano i vaccini e la maggior parte della gente sia vaccinata vi sono ancora dei rischi di contagio e bisogna sottolineare il fatto che il Covid ha lasciato e continua tuttora a farlo grandi paure e problemi di integrazione a causa dei lockdown. Ma bisogna comunque vedere come tutta questa situazione si evolverà.
Inoltre il Covid ha portato anche a una crisi economica, oltre che sociale, nella cittadina di Poggio Mirteto, ma anche in tutte le parti del mondo.
Poggio Mirteto durante il periodo della pandemia si è visto affrontare diversi crisi considerando che diversi negozi, bar sono stati costretti a chiudere e di conseguenza numerasse persone hanno perso il loro lavoro. Vi è stata anche una crisi economica poiché Poggio Mirteto si basa soprattutto sugli scambi commerciali che avvengono nella zona. La cittadina è il luogo di riferimento degli affari per tutta la popolazione della Bassa Sabina. E’ tra i più importanti centri agricoli, commerciali e industriali della Sabina; si basa sull’agricoltura di olive, cereali, di vino, patate e legumi molto sviluppato è l’allevamento di bovini e suini.
Ora che è stata raccontata un po la storia, e quello che può offrire una città come Poggio Mirteto si spera ,situazione permettendo, che le persone possano conoscerla e viverla di persona in quanto è troppo preziosa per non essere visitata nei suoi colori e nella gioia del suo immenso verde.