Il quartiere EUR di Roma, nel momento della sua progettazione e realizzazione, durante il regime fascista, doveva essere il simbolo della nuova città, verso un futuro di benessere per l’Italia intera. Benito Mussolini, per risolvere il problema che si sarebbe certamente presentato in futuro di una popolazione assai maggiore della capitale, aveva l’esigenza di ampliarla. Inoltre, la creazione di questo nuovo quartiere doveva trasmettere l’idea di Roma come futura capitale della civiltà a livello mondiale. L’occasione di passare al compimento di questa idea arriva con l’EXPO del 1941, spostato all’anno successivo per celebrare i vent’anni della Marcia su Roma. La sigla EUR, infatti, starebbe per Esposizione Universale di Roma.
I lavori iniziano nel 1931, ma naturalmente subiscono un periodo di fermo dato dallo scoppio della seconda guerra mondiale, e saranno terminati solo alla fine del conflitto, il quale rende impossibile alla città di ospitare l’esposizione. Negli anni Sessanta, l’interesse verso quest’area torna grazie alla candidatura di Roma ai Giochi Olimpici, con la successiva edificazione del Palazzo dello Sport e della Piscina delle Rose. In seguito è stato rivitalizzato come quartiere residenziale e commerciale. Per molti registi italiani l’EUR diventò uno spazio pieno di potenzialità, avendo l’aspetto simile a quello di un set cinematografico.
A livello architettonico, questa zona è nettamente più moderna rispetto al resto della città. L’esterno del Palazzo degli Uffici, per esempio, è piuttosto sfarzoso, con la sua fontana comprendente ben diciotto vasche, un colonnato, delle scalinate e dei giardini molto curati. Questo edificio subì delle modifiche dopo la caduta del regime fascista, quando i simboli più evidenti di esso furono rimossi. Sotto questo edificio è presente un bunker antiaereo, fatto costruire prima della seconda guerra mondiale. Un altro caso è quello del Palazzo dei Congressi, il quale sintetizza l’avanguardia razionalista di inizio Novecento e il gusto monumentale neo-classico, erigendosi come sito adatto ad ogni tipo di evento, come rappresentazioni teatrali e concerti dal vivo.
Simbolo del quartiere e modello esemplare della sua monumentalità è il Palazzo della Civiltà Italiana, il cosiddetto Colosseo Quadrato, icona architettonica del Novecento romano. L’edificio era stato ideato per essere il Museo della Civiltà Italiana all’Esposizione Universale, come dimostrazione della superiorità dell’architettura italiana. Il disegno trae ispirazione dalle file di archi del Colosseo e, secondo la leggenda, il numero di archi verticali e orizzontali, rispettivamente sei e nove, sarebbero associati al numero di lettere del nome di Benito Mussolini. Realizzato in cemento armato e rivestito con lastre di travertino, ai suoi lati e sotto le arcate sono situati i quattro gruppi scultorei dei Dioscuri e ben ventotto statue in marmo, le quali rappresentano arti e attività volte ad esaltare il genio italiano. Dopo il secondo conflitto mondiale, il palazzo non è stato impiegato per i suoi scopi designati. Oggi è utilizzato come sede della casa di moda Fendi, che lo ha affittato fino al 2028.
Il Museo della Civiltà Romana espone tutti gli aspetti della civiltà antica romana con una raccolta di calchi da originali, oggi danneggiati, provenienti da tutti i musei del mondo e di plastici raffiguranti monumenti dell’area dell’impero romano. La prima mostra archeologica risale al 1911 per il cinquantenario dell’unità d’Italia, successivamente, visto il forte interesse riscontrato, l’esposizione diventa permanente. Questo è l’unico museo al mondo che rappresenta la civiltà antica nella sua interezza.
Questa zona è ben collegata con il resto della città, infatti le stazioni della metropolitana sono facilmente raggiungibili a piedi e si arriva al centro di Roma con solamente cinque fermate. Grazie alla presenza della Cristoforo Colombo, inoltre, il centro storico dista una trentina di minuti, così come il mare. Nonostante la presenza di ben tre fermate della metropolitana, i mezzi pubblici come gli autobus non sono perfettamente reperibili e spesso arrivano con grandi ritardi. Oltre alla presenza di un’ampia varietà di servizi per l’organizzazione di eventi, ci sono anche numerose fonti di intrattenimento, come i locali, il laghetto, che offre molteplici aree verdi, i musei e il Palazzo dello Sport. A questo si aggiungono diverse scuole, di ogni grado, molti ristoranti e disparati negozi.