1962611_10203017523375803_263198314_nVerso una comunità euro-mediterranea. Questo l’evento promosso dal Centro di Ricerca Eurosapienza dell’Università La Sapienza per discutere del futuro delle politiche europee in vista della presidenza italiana, del semestre europeo che partirà il prossimo giugno. Relatori esperti si sono avvicendati per lanciare spunti e progettualità. Un elemento comune ha tracciato il filo rosso degli interventi: la necessità dell’Europa di rifondarsi e di ritrovare il baricentro delle proprie priorità politiche. Le transizioni istituzionali che vanno riguardando i paesi della sponda sud del mediterraneo segnalano quotidianamente l’urgenza di aggiornare le priorità politiche dell’Unione guardando a quei paesi del sud, demograficamente giovani che guardano con speranza all’Europa. L’appuntamento chiave, banale a dirsi, per definire la road map dell’europa che sarà, sono le elezioni europee di maggio.  Un appuntamento su cui l’Europa si gioca la propria identità e il proprio futuro, tanto più in questi giorni segnati da oltranzismi populisti e da rigurgiti anti-europei. Citatissimo, e a ragione, Altiero Spinelli, strenuo difensore dell’idea federalista europea. La sua battaglia innovatrice per garantirsi il sostegno della “palude”, la frangia apatica del parlamento europeo, superando le resistenze degli ‘immobilisti’ si pone oggi come un orizzonte politico tutt altro che nostalgico.

 

 

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