In filosofia, così come in sociologia, ci si interroga spesso sul cammino parallelo che percorrono progresso materiale, o scientifico, e progresso morale: si è cercato di capire se, all’avanzare di uno, l’altro l’avrebbe seguito con lo stesso passo. Lo si è fatto in un primo momento con la nascita delle industrie, colpevoli di aver modificato l’assetto urbanistico dei quartieri, con città sempre più affollate. Lo si è fatto di nuovo con l’utilizzo dell’energia nucleare, la quale ha dato origine alla produzione della bomba atomica a cavallo tra i ’30 e i ’40, senza tralasciare i disastri mondiali di Chernobyl e Fukushima. Infine lo si è fatto ponendosi la domanda circa l’efficienza sociale di internet, considerando le innumerevoli potenzialità per il crimine. 5G e il mondo che cambia: Progresso o Declino? Direttore responsabile: Claudio Palazzi
Nel 2019 è stata lanciata sul mercato una nuova generazione di telefonia mobile, la quinta, appunto. È necessario esplicare alcuni punti chiave di questa recentissima tecnologia.
Il 5G mira a fornire velocità dati fino a 100 volte maggiori rispetto alle attuali reti 4G. Gli utenti dovrebbero aspettarsi di vedere velocità di download dell’ordine di gigabit al secondo (Gb / s), molto più elevate delle velocità di alcuni megabit al secondo (Mb / s) del 4G.
Solo per fare un esempio, con velocità di trasmissione dati di gigabit al secondo, si potrebbe potenzialmente scaricare un film sul telefono in pochi secondi.
In parole povere, ogni “G” in 3G, 4G, 5G e così via dovrebbe portare a un aumento tangibile della velocità. Per 5G, ciò significa velocità di download massime di 20 gigabit al secondo. Lo standard 4G ha fornito velocità di picco di un gigabit al secondo. Dovresti scaricare un lungometraggio in meno di un secondo su 5G, rispetto ai 10 minuti del 4G.
Questo tipo di velocità di dati potrebbe consentire applicazioni di realtà virtuale o fare funzionare le auto a guida autonoma, tutte tecnologie che richiederanno una latenza estremamente bassa.
L’obiettivo del 5G è raggiungere latenze bassissime, i dispositivi mobili saranno in grado di inviare e ricevere informazioni in meno di un millesimo di secondo, fornendo così istantaneamente all’utente coordinate sulla sua posizione con la precisione di 1 mq. e dati in tempo reale.
Per questo viene chiamato “internet delle cose”, perché consentirà di collegare qualsiasi cosa in tempo reale a internet, compresi i veicoli sia pubblici che privati, ma raggiungere queste velocità con l’implementazione del 5G richiederà nuove tecnologie e infrastrutture.
Fin dalla prima generazione di telefoni cellulari, le reti wireless hanno funzionato sulle stesse bande di radiofrequenze dello spettro elettromagnetico. Ma poiché sempre più utenti affollano la rete e richiedono più dati che mai, queste autostrade delle onde radio diventano sempre più congestionate. Per compensare, i fornitori di cellulari vogliono espandersi su frequenze più alte.
Le onde millimetriche utilizzano frequenze da 30 a 300 gigahertz, che sono da 10 a 100 volte superiori rispetto alle onde radio utilizzate oggi per le reti 4G e WiFi. Sono chiamate così perché le loro lunghezze d’onda variano tra 1 e 5 millimetri, mentre le onde radio normali sono dell’ordine dei centimetri.
Ma c’è un problema, le onde millimetriche sono facilmente assorbite dal fogliame degli alberi e dagli edifici, pertanto richiedono molte stazioni di base ravvicinate, chiamate piccole celle che funzionano come ripetitori.
Queste stazioni sono più piccole rispetto alle torri cellulari tradizionali e possono essere collocate in cima a qualsiasi edificio, pali della luce e qualsiasi altra infrastruttura urbana, perfino nei semafori, nei cestini e nei tombini.
Con un’enorme quantità di antenne si potranno servire molti utenti diversi allo stesso tempo, aumentando la velocità di trasmissione dei dati.
Sicuramente la 5G porterà a numerosi avanzamenti in moltissimi ambienti della vita quotidiana di tutti noi. Si parla di operazioni chirurgiche effettuate da remoto a migliaia di chilometri di distanza utilizzando la nuova connessione; di nuovissime ed efficientissime IA in grado di migliorare le condizioni lavorative dell’uomo; dell’utilizzo di droni per agevolare consegne di qualsiasi tipo, dal cibo ai medicinali.
Quanto però questa tecnologia graverà sull’aspetto sociale umano? Abbiamo già visto, a causa del Covid-19, quanto sia utile lo smart working, ma in molti hanno considerato che lavorare da casa significa anche portare a zero il contatto tra esseri umani. Con l’introduzione della 5G si renderà tutto ancor più digitale e meno “social”, volendo usare un termine del settore. Prendendo in esame i progressi descritti nel paragrafo precedente avremmo così: meno personale che effettuerà consegne a domicilio; più macchine robotiche che sostituiranno l’uomo su numerosi posti di lavoro industriali; il rapporto medico-paziente verrà digitalizzato. L’alienazione.
Il futuro sembra essere tracciato dal digitale e dal predominante utilizzo delle macchine rispetto all’uomo, ma si riuscirà a fare di meglio? La storia ci ha detto che non sempre il progresso scientifico concorda con quello morale o sociale e solo la storia potrà dirci come si svilupperanno i fatti. Non ci resta che stare a guardare.