Washington – A seguito dell’incontro avvenuto lunedì scorso con il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi, ieri il Presidente Donald Trump ha incontrato il re di Giordania Abdullah II alla Casa Bianca. La discussione  si è focalizzata essenzialmente sulla cooperazione nella lotta alle organizzazioni terroristiche, sulla risoluzione finale degli accordi di pace israelo-palestinesi e sulla situazione in Siria.

Già martedì il sovrano del regno hashemita si era incontrato con il presidente egiziano, con il quale ha discusso riguardo gli sforzi regionali ed internazionali per combattere il terrorismo attraverso una “strategia globale”, secondo quanto detto dal portavoce presidenziale egiziano Alaa Youssef; entrambe le parti hanno confermato il bisogno di giungere ad una soluzione finale per quanto riguarda l’annosa questione palestinese, basata sulla creazione di due stati separati e sull’efficacia dell’Arab Peace Initiative del 2002.

Sempre martedì, re Abdullah ha discusso con il Segretario di Stato americano Rex Tillerson riguardo i mezzi per sostenere “la cooperazione e la partnership strategica tra la Giordania e gli Stati Uniti e gli ultimi sviluppi in Medio Oriente” ha affermato la Corte Reale giordana in un comunicato. Le due parti si sono dunque impegnate  per accelerare il processo di Pace in Medio Oriente, ed in particolare re Abdullah ha sottolineato la necessità di velocizzare i negoziati israelo-palestinesi.

Nel frattempo, l’incontro tra il Presidente Trump ed al-Sisi di lunedì si è concentrato sulla lotta al terrorismo e sul bisogni di trovare una soluzione finale al conflitto tra Israele e Palestina. Il presidente americano ha inoltre lodato l’operato di al-Sisi dal punto di vista economico, politico e della sicurezza. Rivolgendosi ai giornalisti dopo il summit, Trump ha detto di sostenere con forza la leadership di al-Sisi e che lavoreranno insieme per contrastare la minaccia del terrorismo.

“Voglio far sapere che gli Stati Uniti saranno al fianco del Presidente al-Sisi; egli sta svolgendo un ottimo lavoro nonostante la difficile situazione nell’area del Medio Oriente” ha dichiarato Trump.

Dal canto suo, al-Sisi ha fatto sapere di apprezzare il fatto che Trump si sia schierato in modo così forte per contrastare questa “dannosa ideologia”.

 

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