La Capitale d’Italia, suddivisa in quindici municipi, ha un territorio talmente grande tanto da poter affermare che Roma è sette volte più estesa di Milano. Questo lascia intendere la particolarità della città e le difficoltà che possono derivarne per chi è chiamato ad amministrarla. Nello specifico, il Municipio XIII, in cui risiede circa il 5% degli abitanti complessivi di Roma Capitale, ha un’estensione pari a 66,93 km2. Per caratteristiche storiche-urbanistiche, il municipio è composto da sei macroaree: Aurelio Nord, Aurelio Sud, Val Cannuta, Boccea, Montespaccato e Casalotti.

Territorio

In sostituzione del precedente municipio XVIII di Roma, il territorio dell’attuale Municipio XIII si estende da San Pietro alle campagne di Castel di Guido, fino ad arrivare al fiume Arone, in prossimità del bivio che conduce a Fregene.

Vicende politiche

Per ciò che riguarda le vicende politiche del Municipio XIII, non si può non evidenziare come fin dal principio sia stato caratterizzato da una certa alternanza amministrativa. Invero, nelle sette elezioni dirette che si sono tenute a partire dal 1997, ben quattro volte ha prevalso il centrosinistra, compreso nelle ultime elezioni del 2021, due volte il centrodestra e una sola volta il Movimento 5 stelle.

La presidente attuale è Sabrina Giuseppetti, un’esponente del Partito Democratico, la quale è riuscita a vincere le elezioni al ballottaggio contro Marco Giovagnorio, esponente di centrodestra. Al momento della sua candidatura ha affermato che, in caso di vittoria, avrebbe ascoltato le istanze e i bisogni dei cittadini del municipio, lavorando per migliorare i servizi essenziali, dal decoro urbano al traporto pubblico.

Problematiche e criticità

Nonostante in campagna elettorale l’attuale presidente Sabrina Giuseppetti abbia affermato di impegnarsi nella risoluzione delle principali criticità che colpiscono il Municipio XIII, nella realtà dei fatti ciò non si riscontra affatto.

Dal giorno della sua elezione, non è stata messa in sicurezza, né tanto meno ricollocata, la pista ciclabile di Via Gregorio VII, realizzata in pieno lockdown su iniziativa dell’ex sindaco Virginia Raggi. La pista ciclabile, che ha ristretto la strada di una carreggiata, anima lo scontento tanto dei ciclisti, quanto dei pedoni e degli automobilisti. Al momento della sua realizzazione alcuni esponenti della Lega del Municipio XIII avevano affermato che si trattava di una ciclabile pericolosa, piena di interruzioni dovute a distributori di carburanti e fermate degli autobus, e priva di protezioni per i ciclisti. Effettivamente, anche gli stessi cittadini della zona, al di là del partito a cui danno il proprio consenso, sostengono l’inutilità e la pericolosità della ciclabile di Gregorio VII.

Inoltre, nonostante la promessa di riprendere in mano i cantieri fermi da anni, il Mercato di San Silverio, luogo di tipicità ed eccellenza romana, è tuttora incompiuto e inutilizzabile. L’obiettivo iniziale era quello di restituirlo a operatori e cittadini entro aprile 2021 ma, nonostante il rinnovo del sindaco e della giunta, il suo stato è rimasto invariato.

Anche sul fronte del decorro urbano non si riscontrano grandi miglioramenti rispetto al passato. Infatti, malgrado quattro anni fa un incendio abbia colpito l’ex Auditorium Albergotti, la struttura permane ancora oggi in uno stato di degrado e abbandono, in quanto non è stata né ristrutturata né rimossa, contribuendo così all’ulteriore svalutazione di una zona tra le più periferiche del municipio. 

Un’altra problematica che accomuna un po’ tutti i municipi della Capitale è senz’altro quella che riguarda i trasporti pubblici. Troppo spesso Roma finisce sulle prime pagine di tutti i quotidiani per le centinaia di autobus che puntualmente rimangono in panna o prendono fuoco nelle strade della città. Perdipiù, secondo uno studio realizzato da Legambiente Lazio, a Roma ci sono meno autobus, tram e metro rispetto alle altre città metropolitane italiane. A ciò si aggiunga il fatto che parecchie donne non si sentono libere di utilizzare in sicurezza i mezzi pubblici a Roma. I motivi sono diversi: la percezione di una sicurezza insufficiente, le molestie subite o a cui hanno avuto la sfortuna di assistere, lo scarso controllo all’interno dei mezzi di trasporto, la poca illuminazione delle strade della città e l’isolamento di alcune fermate dell’autobus. Inevitabilmente, tutto ciò crea una situazione di disagio per i cittadini romani, uomini o donne che siano, e i induce i più “fortunati” ad utilizzare sempre più automobili private, taxi o carsharing, contribuendo all’aumento dell’inquinamento e provocando ingenti danni all’ambiente.

Inoltre, si sente spesso parlare di una vera e propria emergenza rifiuti. Nell’ultimo periodo è accaduto diverse volte che i cinghiali, attratti dai rifiuti, arrivassero fino al cuore della città in cerca di cibo, creando scompiglio e timore tra i cittadini. Questa probabilmente è l’ennesima dimostrazione del fatto che realtà e politica sembrano ormai viaggiare su binari paralleli. Un’efficiente politica di smaltimento dei rifiuti è oggi indispensabile non solo per mantenere pulita la città, ma anche perché il ciclo dei rifiuti ricopre un ruolo essenziale nella realizzazione della transizione verde, ecologica e inclusiva del Paese. Sebbene si tratti di una una criticità che coinvolge in grande scala l’intera città, questo aspetto va sicuramente migliorato all’interno di un municipio che, nella sua parte più a Sud, confina con il Vaticano e, in quanto tale, è soggetto a un’intensa affluenza di turisti.

Infine, un’altra problematica da segnalare è senza dubbio la situazione di degrado in cui si trovano le macroaree che compongono il Municipio XIII, dovuta alla presenza di centinaia di senzatetto perennemente ubriachi che infastidiscono i passanti, talvolta commettono atti criminosi, non si fanno scrupoli a trasformare angoli di quartiere in tuguri, gettando scarti di qualsiasi genere sul suolo pubblico e orinando fin troppo spesso nei giardini comunali e in prossimità dei cassonetti della spazzatura.

Operato del sindaco Roberto Gualtieri

Ad un anno dalla sua elezione, il sindaco Roberto Gualtieri viene da molti accusato di immobilismo. Il primo problema che lo riguarda è quello di aver fatto diversi annunci per poi sistematicamente disattenderli, uno fra tutti, il tema dei rifiuti. Nonostante Gualtieri avesse annunciato di ripulire la città entro Natale 2021, Roma non è mai stata così sporca. Ciò è pienamente riscontrabile nel Municipio XIII, relegato all’ultimo posto per igiene urbana, pulizia stradale e raccolta dei rifiuti da un’indagine dell’Acos.

Per la pista ciclabile di Gregorio VII, la parte più a Sud del municipio che confina con Piazza San Pietro, non è stata ancora prospettata alcuna soluzione per rimediare al fatto che la sua realizzazione ha ridotto di quasi metà la carreggiata, scatenando l’inevitabile ira dei risedenti e dei commercianti della zona.

Infine, anche i lavori al famosissimo Mercato di San Silverio rimangono ancora in stand-by a causa dei numerosi intoppi amministrativi che sono pian piano venuti fuori e la cui risoluzione sembra ormai essere un’utopia.

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