Nessuna democrazia può prosperare in assenza di organi giurisdizionali indipendenti che assicurino la tutela dei diritti fondamentali e delle libertà civili o in assenza di una società civile attiva e mezzi di comunicazione liberi”. Ecco perché l’Unione europea non può in alcun modo ammettere che al suo interno possano esservi Paesi che disattendano l’obbligo di garantire entro i propri confini il rispetto del diritto comunitario e si pongano in condizione di minarne i pilastri portanti, tra cui lo Stato di diritto. A tal proposito, l’Unione europea ha proceduto all’introduzione di una clausola di condizionalità volta ad assoggettare l’erogazione delle risorse del bilancio europeo al rispetto dello Stato di diritto e della democrazia all’interno degli Stati membri dell’Unione. In sostanza, per evitare che i fondi per la ripresa dell’Europa vengano impiegati in violazione dei principi e dei valori su cui l’Unione europea si fonda, la Commissione ha predisposto un meccanismo avente l’obiettivo di mettere le istituzioni in condizione di ridurre o, addirittura, sospendere l’accesso ai finanziamenti europei in proporzione alla natura e alla gravità delle carenze relative allo Stato di diritto.

La nozione di Stato di diritto

Lo Stato di diritto è la spina dorsale di ogni democrazia costituzionale moderna” ed è parte integrante dell’acquis communitaire. Esso persegue il fine di monitorare e contenere il potere dello Stato, garantendo che le azioni di quest’ultimo siano inserite all’interno di un regime giuridico valido, sottoposte ai dovuti controlli e, all’occorrenza, impugnate mediante mezzi di ricorso. Corte di giustizia e Corte europea dei diritti dell’uomo hanno ambedue ribadito che questo principio non è un mero requisito formale, bensì lo strumento attraverso cui garantire il rispetto della democrazia e dei diritti dell’uomo.

La rilevanza dello Stato di diritto

Il principio dello Stato di diritto è diventato il modello organizzativo predominante del diritto costituzionale moderno per regolamentare l’esercizio dei pubblici poteri. “Esso garantisce che tutti i pubblici poteri agiscano entro i limiti fissati dalla legge, rispettando i valori della democrazia e i diritti fondamentali, e sotto il controllo di un giudice indipendente e imparziale”. In un momento storico come quello che il mondo intero sta oggi vivendo, lo Stato di diritto acquisisce una rilevanza ancora più marcata giacché il rispetto di questo valore imprescindibile che caratterizza l’Unione europea permette di “proteggere il bilancio dell’Unione, compreso il Next Generation EU, la sua sana gestione finanziaria e gli interessi finanziari dell’Unione”.

Principio di condizionalità

A fondamento della definizione del principio di condizionalità politica vi sono i valori portanti della cultura europea, quali il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e, infine, del rispetto dei diritti umani. Nel corso dell’ultimo periodo, l’Unione europea ha iniziato a stringere legami sempre più intensi tra il rispetto dei valori democratici e gli aiuti finanziari per modernizzare e rilanciare l’economia degli Stati membri attraverso sovvenzioni e prestiti. Questo perché emerge una forte correlazione tra lo Stato di diritto e l’impiego efficiente delle risorse previste dal bilancio comunitario per il periodo 2021-2027. Il meccanismo non copre le sfide generali dello Stato di diritto, ma si concentra sui principi dello Stato di diritto la cui violazione rischierebbe di incidere sulla buona gestione del bilancio dell’Unione. Dunque, non si tratta di sanzioni alle violazioni dello Stato di diritto tout court, quanto piuttosto sanzioni rivolte al mancato rispetto dei principi dello Stato di diritto che hanno una qualche incidenza sugli interessi economici dell’Unione.

Polonia e Ungheria, due Paesi europei che negli ultimi anni si sono resi protagonisti di molteplici violazioni dello Stato di diritto, sono soliti ricevere da Bruxelles un ammontare di denaro decisamente superiore a quello che annualmente versano: si tratta dei cd. “ricevitori netti”. Ecco spiegato il motivo per cui le istituzioni europee hanno in quest’ultimo periodo introdotto una clausola di condizionalità volta ad assoggettare l’erogazione delle ingenti risorse previste dal bilancio europeo 2021-2027 al rispetto dello Stato di diritto all’interno degli Stati membri dell’Unione europea. Nell’attuale contesto di emergenza, caratterizzato da difficoltà economiche e incertezza dei mercati, il rispetto dello Stato di diritto acquisisce una rilevanza ancora più marcata perché solo così sarà possibile proteggere il bilancio dell’Unione e gli interessi finanziari dell’Unione.

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