“È pieno di criminali ovunque” , queste sono state le ultime parole scritte dalla giornalista maltese Daphne Caruana Galizia ,appena mezz’ora prima di essere fatta saltare in aria , il 16 ottobre 2017,da una bomba posta sotto il sedile della sua macchina, una Peugeot 108 bianca presa in affitto a lungo termine nel giugno dello stesso anno. Gli esecutori dell’omicidio sono stati individuati nei fratelli George ed Alfred De Giorgio, mentre il mandante è stato individuato in Yorgen Fennech, noto imprenditore energetico maltese che era stato citato dalla giornalista in alcuni suoi articoli per aver fatto pressione sul governo laburista affinché si aggiudicasse appalti , nonché di possedere un fondo segreto a Panama.
A Malta tutti conoscevano Daphne e, in un’isola piccola che conta appena 500.000 persone, alcuni dei suoi articoli pubblicati sul suo blog “the running commentary” sono stati letti da più di 400.000 persone; nonostante ciò sull’isola la giornalista veniva spesso insultata, non da politici , magistrati, criminali cui la giornalista pestava pedissequamente i piedi, bensì anche dalla gente comune per strada, la quale spesso e volentieri si rivolgeva verso la blogger con l’epiteto di “ strega”. Per capire questa idiosincrasia del popolo maltese verso la giornalista bisogna conoscere il termine con il quale molti antropologi hanno definito la società maltese: familismo amorale; ovvero evitare di tenere comportamenti che possano arrecare danno ai propri familiari, anche, e soprattutto, a costo del bene comune; e in un’isola così piccola , dove praticamente tutti si conoscono, chi , come Daphne, cercava di svelare solo la verità trovava molti nemici.

Ma partiamo dalle basi: secondo Transparency International, l’ente internazionali che opera e raccoglie in più di 100 paesi i dati relativi alla corruzione, Malta è il paese più corrotto dell’Unione Europa dopo Ungheria, Romania, Bulgaria e Grecia; l’isola è inoltre paradiso fiscale per via delle sue aliquote basse, tant’è che vi operano molte aziende offshore, interessati a depositare denaro sulle banche dell’isola a scopi di riciclaggio. Negli ultimi anni l’attività giornalistica di Daphne Caruana Galizia è stata volta soprattutto l’indagine di conflitti d’interesse , fondazioni , conti corrente, deposito di denaro , di politici di primissimo piano maltesi, tra cui l’ex Primo Ministro laburista Joseph Muscat, la moglie Michelle, e alcuni membri del suo governo, tra cui il ministro dell’energia Konrad Mizzi, il capo di gabinetto Keith Scembri, e il ministro dell’economia Chris Cardona, nonché dell’ex leader del partito Nazionalista Adrian Delia.

Gli articoli furono così risonanti per Malta che quando uscirono, nel 2017,causarono la caduta del governo a seguito di un voto di sfiducia del primo ministro Muscat, il quale, prima vinse largamente le elezioni anticipate tenutasi lo stesso anno, ma poi fu costretto a dimettersi nuovamente nel gennaio 2020, due anni dopo la morte della blogger, a causa di proteste anti-governative scatenate dal coinvolgimento sempre più forte del suo governo in affari illeciti rivelate da alcuni giornalisti locali.

Già nel 2017 sul blog “ Running Commentary” comparivano articoli in cui si faceva riferimento a creazioni di società di copertura panamensi attuata dai membri del governo indicati già precedentemente, compresa la First Ldy Michelle Muscat, per uno scandalo denominato “Panama Papers”, in cui si evidenziavano come queste società di copertura servissero prevalentemente al riciclaggio di denaro, e , contemporaneamente , comparivano alcuni articoli in cui la giornalista divulgava documenti circa la presenza di conti milionari riconducibili al dittatore azero Ilham Aliyev e ad alcuni membri della sua famiglia, tra cui i due figli, in una banca privata maltese, la Pilatus Bank, il cui proprietario, il ricco uomo d’affari americano di origini iraniane, Ali Sadr, considerato in buoni rapporti con il primo ministro Muscat ; in cambio di queste aperture di conti corrente, il governo maltese, e in particolar modo il ministro dell’energia Konrad Rizzi, avrebbe chiesto , e poi ottenuto, nel 2015 un accordo con la SOCAR, compagnia azera attiva nell’estrazione e nella distribuzione del gas, con il quale la società garantiva, eludendo ogni normativa UE , che sarebbe intervenuta incondizionatamente nell’appianare eventuali debiti di Electrogas malta, consorzio maltese che opera in campo energetico, e di cui il mandante dell’omicidio di Daphne ,Yorgen Fennech, era principale azionario. Questi accordi sono rimasti segreti fino al 2021, quando il giornale investigativo online The shift li ha rivelati, aggiungendo che il governo laburista è riuscito a nasconderli anche alla commissione straordinaria europea che nel novembre 2017, dopo l’assassinio di Caruana Galizia , e su ordine dell’allora presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, sbarcò sull’isola per indagare circa lo stato di diritto, la trasparenza, e l’indipendenza del potere giudiziario.

Secondo Eva Joly, eurodeputata francese iscritta ai verdi e membro di questa commissione, i misfatti del governo laburista sono stati coperti anche dagli altri partiti socialisti presenti al parlamento europeo per non perdere il loro appoggio, e affermando che gli stessi sono i primi ad aver fatto pressioni affinché la commissione non svolgesse a pieno il suo lavoro.
Oggi , a 5 anni dall’omicidio, a Malta moltissimi ricordano e celebrano Daphne Caruana Galizia come un’eroina nazionale, una grande giornalista, e una grande donna , ma al governo ci sono gli stessi individui che Daphne denunciò veementemente , così gli stessi magistrati e gli stessi poliziotti che ne hanno pestato i piedi e ostacolato il lavoro, e per molti il messaggio dell’omicidio della giornalista che si è voluto far passare è stato quello di rappresentare al popolo cosa lo stato è capace di fare di una persona che si immette nei suoi affari, cercando semplicemente la verità.

LA MORTE DI DAPHNE CARUANA GALIZIA: LA VERGOGNA DI MALTA

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