Fonte foto: fondoambiente.it

L’ex colonia marina Stella Maris anche conosciuta come “l’aeroplano” è situata lungo in lungomare di Montesilvano in provincia di Pescara e fa parte di una serie di costruzioni, databili al periodo fascista, che nelle loro forme architettoniche si ispirano al movimento futurista.

La struttura era, in origine, finalizzata ad ospitare per le dei Fasci di Combattimento di Rieti, e fu ideata e realizzata dall’architetto Francesco Leoni direttamente incaricato dal Partito Nazionale Fascista nel 1936.

Leoni scelse l’aeroplano come forma d’ispirazione disponendo nel progetto i dormitori nelle “ali”, il refettorio nel “motore” ovvero la parte centrale dell’edificio, l’nfermeria ed i servizi nella “coda” e l’appartamento del Comandante nel “torrino”.

I lavori di costruzione furono iniziati nel 1938 ed ultimati un’ancora dopo, da quel momento in poi la struttura ricoprì diversi funzioni negli anni a venire.

Infatti, fino al 1941 fu di proprietà della Gioventù Italiana del Littorio e poi dal’41 al ’43 fu sede del quartier generale tedesco stazionato in Abruzzo.

Dopo la guerra la costruzione fu sottoposta a ristrutturazioni che modificarono la distruzione degli ambienti iniziale e parte dell’immagine architettonica.

Dal 1950 la Stella Maris ritornò alla sua funzione originaria di colonia marina, incarico che mantenne fino al 1975 quando, passata di proprietà della regione Abruzzo e in seguito con il federalismo amministrativo alla Provinicia di Pescara, divenne un casa di riposo fino all’84.

Rimasto inutilizzato per decenni l’edificio cominciava a mostrare segni di alcune deficienze strutturali inoltre il sito, lasciato al completo abbandono era soventemente sottoposto ad atti di vandalismo.

Nel 2015, il tragico gesto di Rachid Romdhane, un 54enne che si  dato fuoco nel cortile della struttura, ha riacceso i riflettori sulla situazione di degrado che perdurava indisturbata da anni.

Dopo il clamore suscitato dal triste evento l’allora sindaco di Montesilvano Francesco Maragno in coordinazione col l’ex direttrice ( all’epoca in carica) dell’Accademia delle belle Arti di Roma Tiziana D’Acchille hanno sottoscritto il “Manifesto per la Colonia Marina Stella Maris”, una dichiarazione d’intenti che vedeva la Stella Maris ospitare l’Accademia in Abruzzo dando vita ad una forma di consorzio interregionale tra le Accademie di Roma e dell’Aquila.

L’intento era di riqualificare il complesso ed utilizzarlo per ospitarli concorsi artistici, in quanto grazie alla sua originale architettura sarebbe stata la  cornice perfetta per una funzione di quel tipo, il progetto tuttavia fu abbandonato con grande rammarico della comunità locale.

Ad oggi sta prendendo corpo un’idea dell’amministrazione comunale di Montesilvano per destinare la Stella Maris ad una facoltà universitaria abruzzese e, secondo il Presidente di Confcommercio Pescara Riccardo Padovano, procedere in questa direzione al completamento delle ristrutturazioni “è una scelta che darebbe [ …] na immagine di riqualificazione urbana on indifferente”.

Inoltre, Padoano ha fatto notare che la destinazione della Stella Maris ad una facoltà universitaria garantirebbe allo stabile di vivere nell’arco dei dodici mesi dando così un forte impulso alle attività circostanti un po’ assopite nel periodo invernale

Personalmente, da abruzzese e membro della comunità di Montesilvano posso solamente sperare che questo progetto vada in porto poiché il complesso Stella Maris per la sua storia e caratteristica struttura architettonica rappresenta un patrimonio culturale non indifferente per la città di Montesilvano e ad oggi questi “tesori” vanno valorizzati il più possibile.

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