Il 10 ottobre 2021 a Roma si assistite a vere e proprie scene di guerriglia urbana quando una parte neofascista della manifestazione ‘No Green pass’ e ‘No vax’ degenera tenendo sotto scacco la città per un intero pomeriggio No vax e neofascismo guerriglia a Roma No vax e neofascismo guerriglia a Roma Claudio Palazzi
CHI C’E’ DIETRO LE VIOLENZE?

Per i fatti sono state arrestate 12 persone, tra loro ci sono anche Roberto Fiore e Giuliano Castellino, leaders di Forza Nuova, il ristoratore Biagio Passaro, leader del movimento ‘IoApro’, Luigi Aronica, uno dei fondatori dei primi Nuclei Armati Rivoluzionari. Accusati a vario titolo per i reati come violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, sei persone sono state arrestate in flagranza, altre sei con arresto differito. Negli scontri sono rimaste ferite 38 persone appartenenti alle forze dell’ordine. Tra i diecimila presenti a Piazza del Popolo molti militanti di Forza Nuova, vari ristoratori del movimento IoApro e tanti lavoratori no vax senza partito e senza bandiere, che dal 15 ottobre non possono fare a meno del certificato verde per andare a lavorare. È gente già vista nelle precedenti manifestazioni, di estrazione sociale eterogenea, e di diverso colore politico

LA REGIA DI FORZA NUOVA

La regia della manifestazione del 10 ottobre passa in mano alle fila degli estremisti di destra, da Forza Nuova a Casapound, ma già da tempo, facendo leva su malcontenti generali, da queste fila sono partite azioni volte a montare gli animi prima contro la “dittatura sanitaria”, poi le restrizioni, le chiusure, poi il vaccino e quindi il Green pass. Hanno invocato la parola “resistenza”, hanno alluso alla Shoah e alle leggi razziali per attaccare le scelte del governo nemico con l’obiettivo di riunire la protesta in un marasma di rabbie del popolo, indipendentemente da colori di partito di destra o di sinistra. Dandosi incontro nella piazza virtuale con Whatsapp e Telegram con una vera e propria ‘chiamata alle armi’, nelle stesse piazze virtuali hanno poi trasmesso in dirette la cronaca dei disordini avvenuti qualche giorno fa. Sul sito del partito di estrema destra, Forza Nuova, la protesta era stata annunciata da tempo. “È giunta l’ora di fermarli davvero. Non abbiamo più tempo. Tutte le piazze d’Italia si fermano e scendono a Roma per un’unica grande manifestazione contro il Green pass! Senza striscioni, senza cartelli, senza simboli, ma solo con la bandiera che accomuna tutti noi: il nostro tricolore”

DOPO L’ASSALTO ALLA CGIL
La furia degli squadristi non ha risparmiato nulla. La manifestazione culmina con l’assalto alla sede della CGIL , dopo aver distrutto le telecamere di sicurezza sono entrati negli uffici facendo razzia di tutto ciò che era presente all’interno. Dopo gli scontri e la devastazione della sede della sede Cgil l’argomento sul tavolo del dibattito politico è lo scioglimento di Forza Nuova. Sono state depositate in Parlamento due mozioni per impegnare il governo: una presentata al Senato porta la firma di Italia viva e Psi; l’altra a firma Pd è stata presentata sia alla Camera che al Senato impegna il governo a procedere allo scioglimento di Forza Nuova. Il vicesegretario del Pd, Giuseppe Provenzano accusa Giorgia Meloni di non aver tagliato i ponti con il mondo vicino al neofascismo, Giorgia Meloni a sua volta replica accusando le intenzioni della sinistra di voler far fuori Fratelli d’Italia. La leader di Fratelli d’Italia non riconoscendo la matrice fascista della manifestazione si limita a denunciarne la violenza e lo squadrismo continuando a puntare il dito contro il Viminale per la scorretta gestione dell’ordine pubblico. Il leader leghista Matteo Salvini ha parlato di criminali isolati scagliandosi contro la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese


LA LEGGE SCELBA

La normativa di riferimento per lo scioglimento di un partito è innanzitutto la Costituzione a cui segue la Legge Scelba del giugno 1952. La Carta Costituzionale, nelle Disposizioni transitorie e finali, all’articolo XII vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. La cosiddetta “Legge Scelba”, rientrando nelle norme di attuazione della XII della Costituzione, dispone sanzioni penali nei confronti di chi promuove, organizza o dirige le associazioni, i movimenti o i gruppi indicati prevedendo la pena di reclusione, sancendo la possibilità per il ministro dell’Interno, qualora risulti accertata con sentenza la riorganizzazione del disciolto partito fascista, lo scioglimento e la confisca dei beni dell’associazione, del movimento o del gruppo. La Polizia Postale intanto in relazione all’inchiesta sul corteo dei No Vax e no Green pass notifica un provvedimento di sequestro del sito internet di Forza Nuova su disposizione della procura di Roma contestandogli il reato di istigazione a delinquere aggravato dall’utilizzo di strumenti informatici o telematici. Nel decreto di sequestro si legge che gli indagati svolgessero mediante l’utilizzo del web un’attività di condivisione e giustificazione e dunque di esaltazione e incitamento alla commissione di reati connotati da violenza

CHIUDERE GLI OCCHI DAVANTI AL FASCISMO

Qualche giorno fa democrazia e violenza hanno convissuto smascherando una crisi di valori che sta alla fonte di tale ossimoro. Probabilmente sarebbe illusorio credere che per i fatti di Roma e Milano sciogliere un’organizzazione estremista basti ad eliminare alla radice il problema; coloro che appartengono a queste organizzazioni, i detentori della violenza, non scomparirebbero e con essi non scomparirebbe la violenza. Al momento dell’adozione della XII disposizione transitoria della Costituzione repubblicana questa rispondeva a un’esigenza di difesa dalla scia di violenze e di risentimenti che non avevano trovato composizione nel dopoguerra, dimostrandosi una cautela indispensabile per la vita della democrazia. Sul piano sociale il fascismo aveva avuto fino alla fine una base di consenso che gli riconosceva forte merito difficile da qualificare e quantificare. La Repubblica però pur nascendo dall’antifascismo tollera segretamente simpatie e malinconie fasciste e tiene sotto controllo questi sentimenti vividi in parte della cultura italiana. In questo senso la disposizione e la costituzione ha convissuto con ideali che si richiamavano all’eredità del fascismo dimostrando una prassi ambigua dell’atteggiamento politico. Era chiaro che la classe dirigente della Prima repubblica fosse consapevole di questa intrinseca debolezza dell’antifascismo. Col tempo e con dell’uscita di scena delle generazioni che avevano vissuto e avevano memoria diretta del fascismo, le ambiguità sembravano essersi attenuate, e fino a pochi anni fa, per le nuove generazioni, il fascismo sembrava quell’oscuro avvenimento storico da tenere a mente solo come promemoria di ciò che non sarebbe dovuto essere più il potere politico. Ma oggi il Paese è ancora diviso, scontento, all’ interno riemergono come un pugno improvviso nello stomaco, tensioni e conflitti sociali che si credevano ormai lasciate al passato. Questioni identitarie, paura, protezione trovano nelle idee nazionaliste un riparo, consentendo a formazioni estremiste come Forza Nuova o Casa Pound di crescere di consenso diventare sempre più arroganti e compiacersi della benevola tolleranza di chi non vuole più sentire parlare del passato

No vax e neofascismo guerriglia a Roma

1 commento

  1. Complimenti a voi tutti.
    Leggo gli articoli che pubblicate con interesse e curiosità.
    Per me è anche un altro modo, più realistico, di informarmi. Sono orgogliosa quando leggo l’età dei ragazzi. Contribuiscono attivamente ad renderci partecipi con delicatezza, chiarezza di pensiero su temi molto sentiti, attuali.
    Buon lavoro
    C.Paone

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