A tre anni e mezzo dall’elezione di Roberto Gualtieri a sindaco di Roma, la capitale italiana si trova in una fase intensa di trasformazione e rinnovamento, con un occhio di riguardo per il Giubileo 2025. Tuttavia, mentre il centro storico è un cantiere aperto per accogliere l’evento, le periferie rappresentano ancora una sfida significativa per l’amministrazione, come anche le finanze e le tempistiche di progetti che nella capitale romana rischiano di trasformarsi in ulteriori problemi.

I pilastri di una strategia sembrano chiari per la proiezione della Capitale nel futuro; ma con loro anche le sfide, le criticitá ed i limiti sono ben evidenti.

Un nuovo volto al Centro Storico

Il centro di Roma sta vivendo una fase di profondo rinnovamento. I lavori in corso sono numerosi e mirano a migliorare sia l’estetica urbana sia la funzionalità della città in vista del Giubileo 2025. Tra gli interventi più significativi vi sono la manutenzione straordinaria della viabilità principale, i lavori a Piazza dei Cinquecento e sul Ponte dell’Industria, ma anche la riqualificazione dell’area eventi a Tor Vergata. Questi progetti hanno tutti una logica comune “Un piano senza precedenti per rendere tutte le strade della Capitale finalmente scorrevoli e sicure”, con particolare attenzione chiaramente per il centro storico e le sue bellezze.

Inoltre, il sindaco Gualtieri ha esteso i poteri del commissario straordinario per la realizzazione della linea C della metropolitana, cercando di accellerare così i lavori di infrastruttura critici per il trasporto pubblico. Questa decisione è stata formalizzata con il decreto legge n. 104/2023, che attribuisce al commissario straordinario, Maria Lucia Conti, la responsabilità su tutti gli interventi necessari per il completamento delle linee metropolitane di Roma. L’accelerazione dei lavori è parte di un più ampio piano di interventi che includono anche la riqualificazione di altre linee metropolitane e la realizzazione di nuove stazioni, sempre con lo stesso obiettivo in vista del Giubileo. Questo è fondamentale per garantire che Roma non collassi nel gestire efficacemente l’aumento previsto di visitatori durante il Giubileo e permettere in futuro la diminuzione dei disagi caratteristici del vivere romano.

Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione, molti progetti sono comunque in ritardo. A febbraio su 230 interventi previsti, solo uno risultava completato, 32 in corso, e 98 presentavano ritardi di varia forma. Senza contare i numerosi disagi dovuti agli stessi lavori in termini di viabilitá che i cittadini romani subiscono quotidianamente. In termini concreti, il rischio e finire ancora una volta in una trappola per le finanze capitoline.

La sfida é nelle periferie

Nonostante i progressi nel centro, le periferie di Roma continuano a rappresentare la vera sfida. Il sindaco Gualtieri ha annunciato progetti per la “città dei 15 minuti“, che mirano a migliorare la qualità della vita nei quartieri periferici rendendo i servizi essenziali accessibili entro quindici minuti da ogni abitazione. Tuttavia, questi progetti hanno affrontato ritardi e una disponibilità di fondi limitata, con solo 22,5 milioni di euro allocati per interventi in tutti e quindici i municipi. Anche la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha messo a rischio numerosi progetti di rigenerazione urbana a Roma; con un taglio di 3,3 miliardi di euro per i Programmi Urbani Integrati (PUI) che ha sollevato preoccupazioni significative. Questi limiti finanziari pongono in evidenza la difficoltà di attuare progetti di rigenerazione urbana su larga scala come quelli presentati. Di conseguenza, l’efficacia degli interventi viene ad essere compromessa proprio nella sfida più pressante, cioé quella delle aree periferiche romane.

Un secondo problema è anche la distribuzione in parti uguali dei fondi tra i diversi municipi di Roma. Sebbene questo principio miri a garantire equità, non tiene conto adeguatamente delle specifiche esigenze e delle diverse condizioni di partenza delle varie aree romane. Infatti i problemi non si presentano tutti della stessa intensitá o importanza e andrebbe riservato un occhio di riguardo proprio alle periferie, le quali ironicamente si troverebbero per l’ennesima volta lasciate da parte rispetto ad un centro storico che risulterá essere uno specchio per le allodole nonostante tutti gli sforzi compiuti.

La ricerca di ulteriori fonti di finanziamento, la collaborazione con altri livelli di governo e con il settore privato devono essere priorizzate come strategie chiave per superare questi ostacoli e realizzare la visione di una capitale europea. Ma questo senza mettere da parte quelle che sono le richieste e le speranze di cittadini ormai esausti dai disagi quotidiani, specialmente dovuti alla inefficente mobilitá. La periferia romana non puó essere lasciata indietro e forse oltre a rappresentare la vera sfida, essa rappresenta anche la vera chiave di svolta per una Roma che si vuole affacciare al futuro.

Il green della mobilitá romana

Un altro aspetto importante nella strategia di Gualtieri è l’attenzione all’ambiente e alla mobilità sostenibile. La nuova Fascia Verde, che entrerà in vigore nel novembre 2024, è un esempio di come l’amministrazione stia lavorando per ridurre l’inquinamento limitando l’accesso al centro storico ai veicoli più inquinanti. La “Fascia Verde” coprirá un’ampia area che include il centro storico di Roma e si estende fino al Grande Raccordo Anulare (GRA) e  vieterá ad i veicoli più inquinanti la libera circolazione. Chiaramente non possono mancare critiche ad un progetto di ampio respiro come questo: la prima é sull’effettiva necessitá di questo provvedimento e la seconda é sull’impatto sociale che questa fascia potrebbe avere sulla popolazione.
Infatti, nonostante le restrizioni, i livelli di inquinamento potrebbero non diminuire in modo significativo; questo rendenderebbe le misure sproporzionate rispetto ai benefici attesi, andando a proporre, in salsa italiana, errori giá commessi dall’EU. Ma soprattutto, questa Fascia rischia di risultare discriminatoria, andando a penalizzare maggiormente i cittadini meno abbienti che non possono permettersi di acquistare veicoli nuovi e meno inquinanti. Le restrizioni potrebbero quindi emarginare ulteriormente le zone periferiche di Roma, che già soffrono di minori risorse e servizi rispetto al centro, dovuto al fatto che la maggior parte dei cittadini in difficoltá economica risiede proprio nelle periferie.

Parallelamente, l’amministrazione capitolina ha implementato una serie di incentivi per stimolare la rottamazione di veicoli obsoleti e l’acquisto di veicoli elettrici. Questi incentivi sono parte di questo ampio sforzo per promuovere una mobilità urbana più pulita e sostenibile, con le misure adottate che prendono la forma di contributi economici per chi rottama un veicolo inquinante e acquista un veicolo elettrico o ibrido.

In connessione al paragrafo iniziale, sappiamo che anche il potenziamento del trasporto pubblico si innesta nella strategia di Gualtieri per una Roma più verde. L’amministrazione ha infatti previsto un aumento della flotta e della frequenza degli autobus, nonché i giá citati miglioramenti nelle infrastrutture delle metro e dei tram, per rendere il trasporto pubblico una scelta “più attraente e accessibile” per i cittadini.

Un bilancio in chiaro-scuro

Il sindaco Gualtieri sta affrontando il suo mandato con una visione chiara di rinnovamento e sviluppo, concentrando risorse significative e proponendo progetti che si basano su una strategia a 3 punti: mobilitá, riqualificazione e “green”. Nonostante ciò, la distribuzione delle risorse rimane un problema soprattutto per le periferie, ed ritardi nell’attuazione e reperimento di fondi alternativi consistenti, rischia di compromettere gli obiettivi a lungo termine. L’importanza della mobilitá e del sistema di trasporto pubblico romano non é piú un problema che puó essere lasciato irrisolto. Il Giubileo 2025 rappresenterá un’occasione cruciale per Roma di mostrare non tanto al mondo i progressi fatti, ma quanto ai suoi cittadini che é possibile farli.

Il bilancio a metà mandato del sindaco Gualtieri mostra quindi una città in trasformazione, con notevoli investimenti nel rinnovamento del centro storico e iniziative ambiziose, anche se molto fragili, per le periferie. Tuttavia, le sfide rimangono ancora in corso come anche molti dubbi; con il prossimo campo di prova,  il Giubileo 2025, in cui gli occhi saranno puntati su Roma e sulla capacità della sua amministrazione di trasformare le sfide in opportunità per tutti i cittadini romani.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here