Grande vittoria per i movimenti euroscettici, che come un ciclone si sono abbattuti su socialisti e popolari, ridimensionandone i posti in Parlamento e riscattandosi dai risultati mediocri ottenuti nel 2009.
In Francia il Front National di Marine Le Pen e nel Regno Unito l’Ukip di Nigel Farage vincono con una valanga di voti e cercano l’unione con Beppe Grillo, che però non intende intraprendere un cammino in comune con i leader di destra.
I popolari vengono salvati dalla Merkel, che resiste ma perde voti, mentre i socialisti gioiscono dell’inaspettato exploit elettorale di Renzi. Entrambi i gruppi però escono dalle elezioni notevolmente indeboliti e necessitano di un’alleanza, magari tra di loro, che gli permetta di mantenere una buona posizione in parlamento.
Ma perchè tanta ostilità nei confronti dell’UE? Alla base dell’euroscetticismo c’è la convinzione che il processo di integrazione politica europea indebolisca lo Stato, ma a convincere gli elettori sono state senz’altro le tematiche inerenti l’adozione dell’euro ed il problema dell’immigrazione.
Nigel Farage per anni ha sostenuto di voler limitare i vantaggi concessi agli immigrati favorendo agevolazioni nel mercato del lavoro per i cittadini britannici. Ancora più dura è la posizione di Marine Le Pen che ha concentrato la sua campagna elettorale sull’abolizione dell’euro, sulla chiusura delle frontiere agli immigrati, sul ridurre il numero dei richiedenti asilo e sull’irrigidire i criteri per ottenere la nazionalità francese.
Le posizioni politiche dei leader estremisti hanno riscosso notevole successo senza dubbio per la loro capacità di entrare in contatto emotivo con gli elettori: colpevolizzare l’euro, rendendolo uno dei motivi principali della crisi e promettere di limitare o eliminare il flusso di immigrati, a favore di una politica interna che si dedichi più ai cittadini, sono temi che hanno smosso i sentimenti degli elettori.
Prima del 25 maggio si credeva che questo tipo di politica potesse attecchire soprattutto sui giovani, perchè risentono maggiormente delle crisi economica e perchè si configurano di più nel ruolo di rivoluzionari. Dopo i successi ottenuti dagli euroscettici però è difficile pensare che tanto consenso sia venuto solo da loro.