Il 29/4/2022 la giunta comunale di San Giovanni Teatino ha approvato il proprio piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza, redatto secondo le norme e le linee guida del Piano nazionale – il PTPCT – dell’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione). Di seguito alcuni punti salienti del programma nazionale.

1.1 L’analisi dei contesti interni all’amministrazione, dei contesti esterni – propri del territorio – e delle loro relazioni, costituisce un importante studio di preparazione ad azioni di prevenzione della corruzione. Permette di acquisire le informazioni necessarie a individuare rischi di corruzione negli ambienti dell’amministrazione e nei suoi contatti coi vari ambienti del territorio, contatti inquadrati in precise dinamiche sociali, politiche, economiche e culturali. L’analisi dei contesti esterni prevede lo studio di un ambiente fortemente eterogeneo, una delle aree di studio più sensibili è di certo la relazione esistente tra l’amministrazione e gli stakeholders – gli individui o le organizzazioni coinvolti in un’iniziativa economica, il cui risultato li condiziona in modo positivo o negativo –; dall’analisi dei contesti esterni deve emergere la valutazione dell’impatto del contesto esterno, se in grado di esporre al rischio corruttivo.
1.2 Nel mezzo dell’ampia analisi dei contesti interni ed esterni, il Piano indugia sullo studio del rischio. Si precisa l’importanza di selezionare delle macroaree di rischio – i contratti pubblici, la gestione dei rifiuti, la pianificazione urbanistica, etc. – e di identificare i fattori abilitanti della corruzione, fattori di contesto che agevolano il verificarsi di fatti di corruzione – l’assenza di controlli, la complessità della normativa, l’inadeguatezza del personale, l’esercizio prolungato ed esclusivo della responsabilità da parte di un unico soggetto, etc.
1.3. Come detto, nel Piano è presente la norma della rotazione del personale. Tale provvedimento riduce la possibilità che si costituiscano relazioni che possano alimentare azioni degradate, riduce quindi la possibilità che un individuo possa sfruttare una posizione di potere per ottenere un vantaggio illecito. Si legge inoltre che, quando e dove possibile, sarà prevista la rotazione tra gli incarichi con cadenza biennale di tutti i responsabili di settore.

2. Nel decreto legislativo 33/2013 la trasparenza è intesa come la possibilità di accedere totalmente a dati e documenti detenuti dalle amministrazioni pubbliche. Il Piano nazionale persegue l’amministrazione trasparente, intende quindi pubblicare su una precisa sezione del sito internet documenti e dati relativi alle attività pubbliche e sostenere il diritto di accesso civico a tali informazioni – tale soluzione può essere riprodotta dall’amministrazione comunale. Gli obiettivi essenziali sono la tutela dei diritti dei cittadini, la promozione della partecipazione all’attività amministrativa e il favorire il controllo sull’esercizio delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

3. La prevenzione si chiude con il trattamento finale, l’azione che intende modificare la situazione iniziale e ridurre il rischio corruttivo. Le pratiche preliminari del piano sono principalmente legate a pratiche di digitalizzazione; si citano l’informatizzazione dei procedimenti, la possibilità di monitorare il rispetto dei termini procedimentali – spesso il monitoraggio fa emergere omissioni o ritardi che possono essere sintomo di azioni corruttive – e la trasparenza – già trattata nel punto 2.

4. L’articolo 35-bis del decreto legislativo 165/2001 pone condizioni ostative per lo svolgimento di incarichi pubblici considerati a elevato rischio di corruzione ai condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel Capo I del Titolo II del Codice penale. Tali condannati non possono ad esempio svolgere incarichi nella gestione delle risorse finanziarie né nella concessione di sovvenzioni a soggetti pubblici e privati.

5. Un’altra azione significativa è la protezione del whistleblower – del dipendente che segnala un illecito. La protezione si serve principalmente dell’anonimato e intende sia scongiurare la discriminazione dell’individuo che consentire la piena emersione degli illeciti.

6.1 Il comune di San Giovanni Teatino ha nominato il 4/4/2022 la dott.ssa Fabiola Candelori responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT). Si legge che l’incarico consiste principalmente nel guidare la definizione delle strategie di prevenzione della corruzione secondo le norme, i principi e gli orientamenti generali già presenti nel PTPCT.
6.2. Elemento sostanziale della strategia di prevenzione della corruzione è la sostenibilità economica e organizzativa delle misure, se questo aspetto fosse ignorato la strategia risulterebbe irrealistica. Così il piano stabilisce che deve essere sempre preferita la misura di prevenzione col migliore rapporto costo-efficacia.

7. Le strategie di prevenzione della corruzione non devono ostacolare le strategie di altre programmazioni, e viceversa. Si guardi alla grande continuità tra i programmi del PTPCT e del PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione della pubblica amministrazione, redatto dal Ministero dello sviluppo economico e operativo dal 1° luglio 2022), esplicita nell’allegato 6 del PIAO, direttiva in materia di rotazione ordinaria del personale a fini di mitigazione del rischio corruttivo – si è visto nel punto 1.3 che la rotazione del personale per ridurre fatti di corruzione è un provvedimento che appartiene già al PTPCT.

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