Giunta Raggi: questione aperta

Il 29 giugno 2016 si insediava a Roma la prima donna sindaco, Virginia Raggi, esponente del movimento 5 stelle, una novità nella fila di candidati, e chissà, forse fu proprio questa novità che portò la Raggi a vincere le elezioni. Il programma proponeva punti e obiettivi, che avrebbero gettato una nuova luce sulla travagliata città di Roma, devastata sotto vari aspetti: la mobilità, i rifiuti, la corruzione.

La Raggi si proponeva di migliorare proprio questi aspetti tanto criticati dai romani, attraverso vari programmi che dovevano garantire un miglioramento dei trasporti, con connesso rispetto dell’ambiente attraverso la costruzione di piste ciclabili; un miglioramento nella gestione dei rifiuti, con l’utilizzo di nuovi veicoli AMA e nuove isole ecologiche; una lotta alla corruzione attraverso l’applicazione di un piano regolatore che avrebbe dovuto garantire trasparenza e nuovi alloggi a persone con maggiori necessità.

Vediamo oggi, a quasi due anni di distanza, quanto la situazione romana non siano cambiata di molto. Le problematiche salienti a Roma sono rimaste le stesse, se non sono addirittura peggiorate, con un disservizio generale che scoraggia anche coloro che, in Virginia, avevano riposto la loro fiducia, una fiducia minata dalla precedente amministrazione.

In modo più dettagliato possiamo dire che, nella relazione annuale sullo stato dei servizi pubblici locali, i voti dei romani sono drammatici, hanno infatti espresso un voto al di sotto della sufficienza sull’intero comparto del trasporto pubblico e della mobilità. Da due anni il giudizio negativo ha interessato anche la metropolitana e per la prima volta i taxi. Le corse per il trasporto pubblico non effettuate sono aumentate del 750 per cento. Nel 2017 i romani interpellati dall’agenzia hanno dato il voto più basso della storia di Roma sia ai servizi per la pulizia sia ai servizi di raccolta dei rifiuti. Basta fare una passeggiata nelle zone più periferiche di Roma per comprendere il disagio di una città che non aspettava altro che essere rimessa a nuova, ripulita, maggiormente curata anche in zone non propriamente turistiche.

Altro punto critico riguarda le case popolari, non affidate, in effetti, a chi ne avrebbe più bisogno, con più di 2000 immobili occupati da non aventi diritto e 1600 illegittimi. Molti immobili sfitti non sono ancora stati attribuiti, questo ha portato, negli ultimi mesi, ad un elevato incremento dell’occupazione illegale di questi palazzi.

La domanda ch sorge spontanea è: per quale motivo, nonostante tale inefficienza, una gran fetta della popolazione italiana ha deciso di votare il movimento 5 stelle alle elezioni nazionali?
Forse per quello che potrebbe essere utilizzato come nuovo sponsor “meglio pasticcioni che disonesti” o, meglio, per la totale sfiducia riposta negli altri candidati che, non meglio della Raggi e del movimento 5 stelle, hanno finora tenuto in mano le redini del nostro paese e della nostra amata città.

Tirando le somme, mi viene naturale concludere con un secondo quesito, lasciando al lettore la possibilità di rispondere: “Ma se votiamo contro noi stessi, com’è che continuiamo a rieleggerci?”.

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