Washington, 16 settembre 2013; nel quartier generale della Naval Sea Systems Command, – un vecchio cantiere navale della Marina militare, nella zona sud-orientale di Washington- un uomo spara dall’alto di un palazzo; il bilancio è di 12 vittime.
A distanza di poco meno di una settimana, Chicago continua a confermarsi come una delle città più pericolose degli USA; nella notte tra il 19 e il 20 settembre, infatti, è stata teatro di una sparatoria che ha causato 12 feriti. Quello stesso giorno l’FBI aveva pubblicato delle statistiche secondo le quali Chicago nel 2012 è diventata la città con più omicidi d’America.
Una scia di violenze, questa, che però non resta estranea agli altri Stati degli USA; l’estrema facilità con cui si può entrare in possesso di un’arma da fuoco, indubbiamente alza le probabilità che possano accadere tali disgrazie. Infatti, in buona parte degli stati americani chiunque abbia più di 21 anni può acquistare una pistola, mentre i maggiori di 18 anni possono acquistare un fucile o un fucile a canna liscia. Il compratore deve presentare un documento d’identità al momento dell’acquisto e, nel caso debba comprare più armi nell’arco di cinque giorni, il negoziante deve notificarlo al Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives. Chi non ha la fedina penale pulita va incontro a delle difficoltà per l’acquisto legale di un’arma (clausola stabilita nel 1968, grazie al Gun Control Act), ma in linea generale è particolarmente facile riuscire ad entrarne in possesso. Tra l’altro, è proprio il Secondo emendamento della Costituzione USA a stabilire che ” Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto.”
Alla luce della recente strage di Washington, il presidente Barack Obama ha lanciato un nuovo appello per la modifica della legge USA sulla detenzione delle armi da fuoco, riconoscendo tuttavia che sarà difficile ottenere un cambiamento della legge al Congresso.