Siamo in un’epoca in cui quasi tutte le persone sono iscritte a qualche social: facebook, instagram, tiktok, twitter ecc. Il potere dei social: il più subdolo dei veleni Direttore responsabile: Claudio Palazzi
Se all’inizio i social costituivano una novità strabiliante, un’opportunità di essere in contatto con persone di tutto il mondo e di condividere i propri pensieri e interessi, ora questo magico mondo ci sta incantando come fossimo preda di un incantesimo.
Un incantesimo che purtroppo ha un lato decisamente perfido e maligno.
I social sono subdoli, agiscono nell’animo e nella mente delle persone, soprattutto quelle più giovani, condizionandole pericolosamente.
Un esempio, che si verifica ormai continuamente, è il paragone con le altre persone e soprattutto con standard impossibili da raggiungere. Troppo spesso vediamo modelle e influencer condividere il loro fisico perfetto, la loro bellezza sovrumana, il loro viso sempre impeccabile. E sfoggiano tutto questo con tanta naturalità da far credere che sia questa la normalità. Le ragazze, soprattutto quelle più piccole ed ancora troppo influenzabili, si paragonano a tali modelle cercando in tutti i modi di assomigliare a loro. Tutto questo perché pensano di poter piacere agli altri e di essere accettate dalla società solo se sono perfette. Smettono di mangiare, si donano alla chirurgia estetica, fanno diete impossibili e iniziano a fare attività fisica seguendo ritmi insostenibili. Che poi se vogliamo dirla tutta gli standard ed i canoni che girano sui social sono solo falsi, perché nessuno è perfetto e dietro la pubblicazione di una foto ci sono ore di ritocchi ed editing.
Ma la mente di persone più debole viene condizionata lo stesso ed ecco che comincia ad agire il potere dei social, in modo subdolo, come un lento e letale veleno.
Ci sono persone che comprano capi di abbigliamento o oggetti firmati solo perché una data influencer ne possiede uno. C’è chi fa di tutto per omologarsi ai trend e alle mode del momento, per non sentirsi diverso o fuori posto.
I social danno a tutti la possibilità di esporsi, di esprimere la propria opinione, ma spesso proprio per questo ci sono persone frustrate, insicure e cattive, che si nascondono dietro uno schermo, sentendosi in diritto di criticare ed insultare gli altri.
Un insulto, una critica fatta solo con cattiveria, è una bomba potentissima da lanciare sui social. Ci sono persone che ignorano tali insulti o semplicemente riescono a non farsi scoraggiare da essi. Ma ci sono anche persone più insicure, più fragili che prendono per vero ogni commento e finiscono per credere agli insulti che gli vengono scritti. Questo è un meccanismo pericolosissimo perché può portare addirittura a casi di suicidio o di autolesionismo.
I social sono un luogo dove trovano favorevole l’accoglienza proprio persone cattive che hanno bisogno di nascondersi dietro un cellullare per farsi valere, cercando di buttare giù gli altri.
Tutti questi problemi nascono soprattutto perché i social sono sempre di più in mano a ragazzi troppo giovani, perfino a bambini, che non ne conoscono l’uso effettivo e che ne ignorano i pericoli. Qui entra in scena l’educazione da parte dei genitori, che dovrebbero occuparsi di salvaguardare i propri figli e di controllare continuamente la loro attività sui social.
Sono molti i benefici e i piaceri che si potrebbero trarre da un social network, ma al giorno d’oggi sono veramente troppi i casi in cui questo strumento sta diventando una condanna ed una maledizione.