Con il film “il sol dell’avvenire”, Nanni Moretti torna sugli schermi dopo due anni dall’ultima uscita “tre piani”, il quale aveva incassato in totale 3.6 milioni di euro a livello internazionale. Il film del 2021 era stato presentato al festival di Cannes e aveva ricevuto la nomination al David di Donatello per la sceneggiatura. Anche il nuovo film “Il Sol Dell’Avvenire” ha concorso per la Palma d’oro al 76esimo festival di Cannes. Accolto da moltissimi applausi, al festival francese il cast ha ballato sulle note di ‘voglio vederti danzare’ di Battiato come in una delle scene finali del film. Pertanto, l’italia nel 2023 esce a mani vuote da Cannes, ma Nanni Moretti può vantare una lunga storia di premi e riconoscimenti ottenuti non solo da questo festival ma dai più prestigiosi festival e mostre di cinema.

Nanni Moretti: un regista d’altri tempi

Fin dai primi film Nanni Moretti si è presentato come regista impegnato e ha impersonato un giovane critico nei confronti della società e delle manifestazioni culturali a lui contemporanee. Egli tra l’altro si può dire un cineasta a tutto tondo: la sua casa di produzione ha acquistato il nuovo cinema Sacher, è regista, produttore, sceneggiatore e attore dei suoi stessi film.

Nel “Il Sol Dell’Avvenire”, così come in altre pellicole, emerge chiaramente la sua passione e dedizione per il mondo del cinema nonché la sua avversità nei confronti del cinema moderno. Infatti il protagonitsa del film (se stesso) in numerose scene si trova a voler combattere contro le nuove tendenze del cinema e prova in tutti i modi ad opporsi alle nuove piattaforme di produzione e distribuzione di massa che impongono a tutti i film certi standard, privandoli definitivamente di ogni forma d’arte.

Una storia nella storia

Tutti i film di Nanni Moretti si possono definire innanzitutto confidenziali, in quanto ogni storia raccontata consiste in una sorta di propria confessione. Il regista con quest’ultima uscita riesce a riallacciare i temi degli ultimi film, più prettamente personali e autobiografici, a una questione a lui molto cara e rappresentata in molti film precedenti, cioè la fase storica più critica per la sinistra italiana e, in particolare, la storia del partito comunista. In questo modo l’ultima opera condensa tematiche tipicamente morettiane. Infatti “Il Sol Dell’Avvenire” vede come protagonista proprio Moretti, un po invecchiato, alle prese con un nuovo film sulla storia di un segretario di sezione del PCI, nel frattempo però non si accorge che il suo matrimonio va in crisi e che la moglie lo sta ormai quasi lasciando.

L’autore, sempre più distaccato dal mondo che lo circonda, appare in un primo momento perso lui stesso nel corso incerto della vita e poiché troppo ancorato ad antiche convinzioni, non riesce mai ad essere felice. Appare evidente, dunque, un ritorno a trame e temi presenti in molti film di Moretti. Ritroviamo il pessimismo e la difficoltà ad accettare un mondo sempre più confusionario e strano e a riconoscersi in esso.

Rassegnazione o Speranza?

L’atteggiamento di Moretti nel film si può dire però un po diverso rispetto ai film precedenti. Permane la critica sociale ma sembra in qualche modo una critica rassegnata. C’è una scena del film emblematica in cui Nanni, che si trova sul set di un film di un altro regista, fa di tutto per non fargli girare l’ultimo ciack per una questione che lui ritiene etica-estetica, tuttavia alla fine cede e lascia girare la scena sconfitto, soccombendo alle logiche dei film moderni basati molto spesso sulla violenza gratuita e sull’assenza di valori. Questa rassegnazione tuttavia nelle scene successive si trasforma e diventa più che altro un’accettazione positiva del mondo così com’è – ingarbugliato e caotico –  che nasconde una sentita speranza nella vita e un desiderio di redenzione.

Il regista stravolge il finale del film e in un certo senso cambia il corso della storia tramite la sua visione cinematografica. “Il Sol Dell’Avvenire” dunque si conclude con un inaspettato ottimismo sconvolgendo così una narrazione della vita e della storia che sembrava ormai consolidata e immobile.

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