E’ tarda notte in discoteca, quando dalle casse si sente risuonare “Killer”: il nuovo singolo di Baby K feat. Tiziano Ferro.

E’ una novità per il noto cantautore italiano produrre un pezzo che esula dal pop, genere musicale che lo ha reso celebre, realizzando un brano squisitamente rap. Ma la vera novità non è questa, la scoperta di questo inizio 2013 in ambito musicale è Baby K. Nata a Singapore, cresciuta a Londra e attualmente domiciliata a Roma, ella rappresenta il nuovo fenomeno dell’Hip Hop italiano. Dai primi passi, mossi nel 2006, ora vanta importanti collaborazioni nella scena rap italiana, grazie alla pubblicazione di singoli quali “Femmina Alfa” e “Primo Round”. Ha anche collaborato con Max Pezzali alla riedizione di “Hanno ucciso l’uomo ragno 2012”, in cui ha duettato con l’ex 883 nel brano “Lasciati Toccare”. Nel giugno 2012 ha aperto il concerto italiano di Nicki Minaj, la regina della urban music internazionale, e poche settimane dopo è stata l’opening act di Wiz Khalifa, la nuova stella del rap mondiale, in concerto a Milano. Dopo il successo di “Lezioni di Volo”, che in meno di un mese ha registrato 10.000 download, la Sony se l’è accaparrata e ora si attende il successo del prossimo album dal titolo “Una Seria”.

Intanto, però, cioè che fa parlare di lei oggi è  “Killer”, il singolo dirompente cantato a due voci con Tiziano Ferro. Il brano è stato scritto da quest’ultimo, ma è lei la vera protagonista del video musicale. Video diretto dal regista Gaetano Morbioli con i ballerini della nu’ art artex. La rotazione radiofonica del pezzo ha avuto inizio il 25 Gennaio scorso e in poco tempo è salito in vetta alla classifica iTunes.

Al di là della frizzante melodia che accompagna le parole ed entra subito nella testa dell’ascoltatore, di cosa parla il testo della canzone? Si tratta di una sorta di rivalità tra uomo e donna. Definendo il rapporto a due come un thriller, si ci chiede: chi è la vittima e chi il killer? Il testo, per mantenere un punto di vista quanto più equilibrato possibile sul tema, offre due possibili interpretazioni dell’arcano: senza la donna l’uomo è niente, perché “ogni donna da sola vale”; ma dall’altra parte l’uomo risponde che è senza di lui che la donna si sente persa, in quanto “ogni uomo fa da sé bene o male uguale”. Dunque, che si ascolti il pezzo in discoteca, piuttosto che alla radio, sul proprio lettore mp3, ecc. ci si può divertire e allo stesso tempo chiedersi da quale parte stare.

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