Messina, città di mare conosciuta per il suo stretto oltre che per i suoi miti ricorrenti non è solo il paradiso che si pensa è una città ricca di storia che troppo spesso viene vandalizzata e svalutata, posto turistico per eccellenza con la sua fontana di Orione e il suo orologio astronomico secondo solo a quello di Strasburgo -non per misura-.

Un concentrato di storia e cultura, a partire da quelle strade che la compongono che hanno fatto da set cinematografici a molti film famosi e culla di artisti come Antonello da Messina che in onore della città porta proprio questo nome.

Le origini

Città greca storicamente conosciuta con il nome di Zancle è poi divenuta Messina a seguito della conquista di Anassilao che le diede il nome di Messene in onore della sua patria d’origine.

L’omonimo stretto compare già nelle opere di Omero.

Cambiata, a seguito del terremoto del 1908, è rinata come la conosciamo oggi sulle spoglie della vecchia città della quale possiamo ancora trovare qualche sito archeologico dietro la piazza principale del campanile progettato anch’esso dopo il sisma.

Set di numerosi film che compongono la storia del cinema, come l’Avventura di Antonioni del quale sono presenti numerosi aneddoti; girato nel centro cittadino il 9 dicembre del 1959 alla presenza di una giovane Monica Vitti e di Dorothy de Poliolo in un ritrovo dell’epoca, il bar Grotta Orione ora purtroppo non più presente -adesso c’è un palazzo moderno al cui piano terra è situato un altro bar- e di Lisitano, un negozio di abiti da cerimonia ancora attivo; con scorci del viale Europa e dello stretto stesso. Molti furono i giovani Messinesi ad essere impiegati in quei 4 minuti di scena come comparse, tra questi vi è una testimonianza riportata in un libro di Nino Genovese, quella di Francesco Cimino che viveva all’ora nella casa dello studente e che dopo un colloquio con il regista diventerà il farmacista nella scena ambientata a Casalvecchio Siculo.

Le statistiche

Dopo il calo di affluenza del 2014, il turismo si registra in lenta ripresa, sono infatti otto le compagnie che periodicamente approdano in città, in particolare le navi MSC che trasportano circa il 7,8% di turisti americani, spagnoli circa il 15,8% e inglesi circa il 14,6% di età compresa tra i 51-65 anni. Secondo un’analisi svolta dall’ Autorità portuale, servono numerosi interventi a medio e lungo termine per risolvere le criticità e migliorare il soggiorno dei turisti a partire da interventi di bonifica ambientale oltre che dedicati al suolo stradale dove la carenza di marciapiedi rende pericoloso attraversare le strade. Un’altra nota dolente è sicuramente rappresentata dalla carenza/nullità di trasporto pubblico gestito da società che aprono e chiudono i battenti in un susseguirsi di cause senza una fine.

Tra gli aspetti positivi sono invece annoverati il buon cibo e le bellezze artistiche e naturali oltre al campanile costruito da una ditta di Strasburgo basato su un sistema di leve e contrappesi che consente il movimento degli automi bronzei che compongono la facciata: ogni giorno suona l’Ave Maria di Schubert alle 12.

Se per certi aspetti la città viene promossa a pieno titolo, per altri si dimostra ancora molto carente sotto tanti punti di vista, penalizzata da una carente Amministrazione Comunale e da società fallimentari che spesso rendono difficile se non impossibile godere a pieno delle sue bellezze. Soluzioni? Sicuramente molti provvedimenti e progetti da attuare utilizzando anche i fondi del PNRR.

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