Poche ore dopo aver dichiarato di poter andare avanti Sebastian Kurz, cancelliere Repubblica d’Austria, si è dimesso per l’aggravarsi delle accuse a lui imputate, favoreggiamento e corruzione. Le dimissioni dell’enfant prodige d’Austria Direttore Claudio Palazzi
LE ACCUSE

Per prendere il posto del ex leader, Reinhold Mitterlehner, Kurz aveva dirottato soldi pubblici per finanziarsi sondaggi e articoli favorevoli sul dal quotidiano “Oesterreich” e sulla tv privata “oe24”, entrambi di proprietà della famiglia Fellner, il tutto grazie alla complicità di alcuni funzionari del ministero delle finanze.

La procura sta indagando per favoreggiamento e corruzione anche le persone più vicine a lui che sono coinvolte nella vicenda, uno di questi è Thomas Schmid, uno dei suoi uomini più fidati, che Kurz aveva persino inserito alla Cassa depositi e prestiti austriaca finché non era emerso che il bando era fatto per lui.

Gli inquirenti stanno indagando anche sui 1,3 milioni di euro di annunci sui media dei Fellner.

LE DIMISSIONI

Nei mesi scorsi i pubblicati messaggi sui giornali austriaci tra Kurz e la sua cerchia e la diffusione della notizia delle indagini avevano messo in crescente imbarazzo il partito ma il cancelliere si diceva innocente e ribadiva che le sue dimissioni non erano contemplate.

Con l’aggravarsi degli scandali è stato convocato dal presidente della Repubblica, Alexander van der Bellen, per chiedere spiegazioni.

È stata la goccia.

I Verdi, suoi alleati di governo, si sono subito dissociati e l’opposizione minacciato un voto di sfiducia, i socialdemocratici della Spoe e la destra Fpoe erano persino arrivati a non escludere una collaborazione in Parlamento.

Con il passare delle ore la pressione sul ormai ex cancelliere era talmente pesante che le dimissioni erano inevitabili.

ED ORA

“Ho proposto al presidente Alexander Van der Bellen il ministero degli Esteri Alexander Schallenberg come mio successore” ha dichiarato Kurz mentre annunciava le sue dimissioni dopo il veto dei Verdi, continuando con “Sarebbe irresponsabile lasciare il nostro Paese nel caos e nello stallo, sarebbe anche irresponsabile l’esperimento di una coalizione a quattro che dipenderebbe dalle grazie dei Freiheitlichen di Herbert Kickl. Pongo l’interesse del Paese davanti al mio”, annunciando che resterà in parlamento come capogruppo e leader del partito popolare Oevp. “Le accuse sono false e lo dimostrerò”.

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