Il quartiere Monti da sempre rinomato per la sua vicinanza al Colosseo, e ai monumenti, nasconde un volto che solo chi vi risiede può conoscere. L’incuria e la sporcizia hanno trasformato questo quartiere lasciandolo nel puro degrado.

A due passi dai Fori Imperiali, troviamo l’eclettico rione Monti -primo di Roma- è da sempre un mix di architettura bohémien con elementi classici considerato uno dei più pittoreschi, con le sue stradine e i suoi locali quartiere dall’urbanistica decisamente composita.

Il volto del quartiere per come si presenta ai residenti è decisamente diverso, la movida fuori controllo e lo slalom tra i rifiuti sono alcune delle cause del decadimento del quartiere in questione.

Nel 2019 è nato un progetto per la riqualificazione ambientale che prevede azioni contro gli impatti ambientali, prodotti dalle attività commerciali e artigianali locali, nonché, la correzione in modalità green di usi e costumi dei residenti. La rete Monti Green è nata dall’unione di piccole imprese, per aumentare la vivibilità e promuovere il territorio trasformando il rione in un progetto pilota replicabile in altre parti del centro storico. Monti green nasceva con lo scopo di migliorare il territorio, ma dalle testimonianze raccolte sembra non ci sia riuscito a pieno.

Rifiuti: a Roma un'emergenza infinitaLa gestione dei rifiuti non costante e il conferimento selvaggio sia da parte di turisti che di residenti stanno aggravando il problema dei topi in città e ancora il problema delle utenze non domestiche più volte segnalato all’Ama ne sta peggiorando la vivibilità. Cassonetti sempre pieni e poca possibilità di conferire nelle ancor minori postazioni sistemate per le strade rendono la differenziata un fallimento? Ci troviamo a parlare con due residenti della zona: la signora Letteria residente in zona da circa sei anni, alla domanda in merito alle criticità sulla questione rifiuti, riscontrabili nel quartiere Monti risponde: “Quando vado  fare la spesa trovo i rifiuti ancora nei cassonetti ad un certo orario ma l’orario di raccolta dovrebbe essere finito a quell’ora. Il sevizio non è molto celere.” Risponde la signora Letteria.

AMAre Roma e abbandonare la periferiaSecondo Giuseppe un altro abitante della zona, invece, “rimane evidente la spazzatura per le strade ma ci sono criticità peggiori nel quartiere.” Chiediamo poi agli intervistati se secondo loro Ama sta facendo abbastanza; la signora Letteria risponde che “Ama potrebbe fare meglio perché è una città turistica, quindi merita di più;” mentre il signor Giuseppe non è completamente d’accordo con le parole della signora, sostenendo che “Ama sta lavorando per i cittadini, magari non sempre con la diligenza che vorremmo ma si avverte la sua presenza sul territorio, sostanzialmente le strade vengono ripulite ogni tot tempo.” Afferma Giuseppe. Abbiamo posto un’ultima domanda ai nostri intervistati; come a loro avviso si potrebbe implementare il servizio, il signor Giuseppe ci ha segnalato che “andrebbe aumentata la frequenza di svuotamento dei contenitori per la raccolta differenziata.” Mentre la signora Letteria “consiglierebbe più attenzione ai cittadini e ai turisti e ad Ama perché dovrebbe passare più volte.”

AMAre Roma e abbandonare la periferiaCiò che abbiamo riscontrato in entrambe le testimonianze è sicuramente il malcontento in parte o totale da parte dei residenti ma ci hanno anche fornito degli spunti utili per il miglioramento della situazione rifiuti.

In conclusione, nonostante la raccolta differenziata si possa migliorare in una città come Roma è importante lavorare con e per i cittadini nel rispetto delle regole e di un corretto conferimento, per ridurre al minimo i disagi nel quartiere e alle attività.

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