La Sicilia è una delle regioni più incantevoli d’Italia. Da sempre ha visto il passaggio delle più grandi civiltà di un tempo: greci, spagnoli, arabi e romani. La dominazione di questi antichi popoli ha portato ad avere città di un valore artistico inestimabile. Tra queste ne fa parte Siracusa e la sua Ortigia, considerata una vera e propria perla sul Mediterraneo.

“LA STORIA E LE ORIGINI DI sIRACUSA”

Siracusa fu fondata nel 734 a.C. da un gruppo di colonie greche. Il nome trae origine da Syraka che significa “abbondanza d’acqua”, per i suoi numerosi corsi d’acqua. Per il mondo antico è stata una città di primaria importanza. Nel 212 a.C. fu conquistata dal Sacro Romano impero e ne divenne la capitale della Sicilia. In seguito, fu conquistata dai Bizantini dagli Arabi e dai Normanni, seguì le vicende del Regno di Sicilia. Fece parte del Regno delle Due Sicilie fino al 1861 con la proclamazione del Regno d’Italia.

Siracusa ebbe molti tiranni e pochi momenti di oligarchia, tra i più importanti ricordiamo: Gelone, Ierone I, Dionigi I, Agatocle e Ierone II. Inoltre, ospitò i nomi più conosciuti del mondo greco: Eschilo, Pindaro, Ibico, Senofonte, Platone che divenne stretto confidente di Dione e avversario politico di Dionigi II. Importante a Siracusa fu la nascita di Archimede, grande matematico; nel 212 a.C. fu assediata dai Romani esso prese le redini della città perdendo la vita.

Con lo svilupparsi del cristianesimo in città nacquero le prime catacombe, quelle San Giovanni, di Santa Lucia e di Vigna Cassia. Fu meta di pellegrinaggi, era al centro delle vie marittime del romano impero. Testimonianze affermano che nel 61 d.C. ospitò l’apostolo Paolo di Tarso.

Con Federico II, divenne una roccaforte imprendibile, la costruzione del castello Maniace risale a quell’epoca, la munì di una cinta di mura per la difese sul mare, mentre per terraferma c’era un complesso sistema di fortezze e canali.

Siracusa passò un periodo di catastrofi naturali, con il terremoto del 1542 fu quasi distrutta. Le carestie le epidemie e le guerre avevano decimato la popolazione, la città non riusciva più a rialzarsi.
Nel 1609 ospite nella città fu il pittore Caravaggio, durante il suo soggiorno dipinse il celebre quadro “il seppellimento di Santa Lucia”, ancora custodito nella chiesa dedicata ad essa, in quanto proprio lì avvenne il martirio di Santa Lucia.

“I giorni d’oggi”

Durante le grandi guerre Siracusa assunse un ruolo strategico, soprattutto per la sua posizione geografica. Il 3 settembre del 1943, a Cassibile, frazione di Siracusa, venne firmato l’armistizio tra l’Italia e gli alleati.
Un evento di estrema importanza avvenne nel 1953, uscirono delle lacrime in una statua della madonna in gesso smaltato, risultate in seguito di tipo umano, la chiesa lo dichiarò un miracolo. Nel 1994 papa Giovanni Paolo II si recò a Siracusa per inaugurare il santuario della Madonna delle lacrime.
Nella periferia della città tra gli anni ’50 e ’70 si sviluppo il polo petrolchimico, uno dei più grandi d’Europa. Quest’ultimo portò da un lato molti posti di lavoro per i cittadini, ma dall’altro un grosso malcontento per quanto riguarda la salute e l’inquinamento.
Dal 2005 Siracusa è patrimonio dell’umanità.
Nel 2009 un altro evento importante per la città fu l’organizzazione del forum del G8 per l’ambiente, tenutosi al Castello Maniace.
Ortigia la perla del Mediterraneo
L’isola di Ortigia è la parte più antica della città, e anche la più bella. Collegata a Siracusa tramite due ponti, il ponte Umbertino e il ponte Santa Lucia. Al suo interno si trovano monumenti importanti, come il municipio e il duomo.
La protettrice di Ortigia era la dea Artemide, venne costruito un tempio dedicato ad essa. In Ortigia c’è anche il Tempio dorico più antico della Sicilia dedicato ad Apollo, mentre quello che rimane del Tempio di Minerva con facciata barocca è oggi inglobato nel complesso del Duomo.
Il passato greco di Siracusa non si può dimenticare grazie a tutte le meravigliose opere che sono rimaste. Non di meno, nella città vera e propria, all’interno del Parco archeologico della Neapolis c’è il teatro greco di Siracusa, tra i più noti e antichi del mondo. Accoglie ancora oggi gli spettatori per rappresentazioni ispirate alle antiche commedie e tragedie.
D’epoca medievale, è invece il Castello Maniace, fatto costruire da Federico II, in onore del generale Giorgio Maniace. Ortigia è piena di chiese e palazzi, di stampo barocco.
Altro monumento importante in Ortigia è la Fonte Aretusa, dove all’interno cresce il papiro, questa pianta è originaria dell’Egitto. Questa è una delle cose che rendono Siracusa una città unica, è il solo luogo al mondo, oltre le sponde del Nilo, in cui cresce rigoglioso ed abbondante il Papiro.

I problemi petrolchimici e i giovani in fuga

Nella periferia di Siracusa l’inquinamento industriale si inserisce da anni nel suolo e nelle falde acquifere, si diffonde nell’aria e contamina il mare. Da anni i residenti fanno notare che c’è stato un aumento di tumori. Fabbriche, ciminiere e cisterne si allargano sempre di più, per la città di Siracusa e per l’intero Mediterraneo a lungo andare porterà a situazioni drastiche, soprattutto per l’ambiente. Chilometri di costa, che oggi potrebbero essere dei lidi attrezzati per il turismo, sono contaminati e nocive. Da anni il governo e la regione parlano di iniziare il processo di bonifica, ma niente è stato ancora fatto. È da dire che sono quattro i centri urbani più esposti all’inquinamento: Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa, circa 180 000 abitanti, di cui 7000 dipendono dall’attività industriale.
Inoltre, la NATO e i russi a Siracusa hanno impianti vicini. Nella zona industriale siracusana ci sono gli stabilimenti della Lukoil una delle società più importanti dell’economia russa, specializzata nella raffinazione del petrolio. Invece la NATO ha la base navale della Marina militare italiana, che fornisce supporto logistico alla Nato e fa esercitazioni antisommergibile.
Uno dei problemi principali è quello dei giovani in fuga, il lavoro non c’è e loro scappano. Questo è dovuto soprattutto all’eterno problema delle carenze di infrastrutture e servizi e all’ostilità che per anni c’è stata della politica nei confronti dell’industria del turismo mal gestito. Per non parlare della politica dei trasporti che non è molto efficace.

“La brutta bestia”

Parlando di Sicilia, non si può non fare riferimento alla criminalità organizzata che da sempre è il male per questa bellissima terra. A Siracusa la mafia è diventata evidente negli anni ’70. Esistono in città due macrogruppi di riferimento. I clan di spicco si interessano alla gestione del racket delle estorsioni delle bische clandestine e del traffico di droga. Negli anni nonostante i numerosi arresti che ci sono stati il fenomeno è ancora vivo, ma si manifesta in diverse forme, come per esempio le numerose “bombe carta” destinate ai negozi che si rifiutano di pagare “il pizzo”.
Paolo Borrometi, è un giornalista che da tempo segue le vicende mafiose della zona, fondatore della testata giornalistica La spia. Per i clan era diventato d’intralcio alle loro pratiche, perché parlava esplicitamente di quello che succedeva nella zona, grazie a lui le forze dell’ordine hanno arrestato esponenti dei clan. Dal 2013 vive l’incubo di essere ucciso ogni giorno. La sua colpa è soltanto quella di fare il suo lavoro e di informare i cittadini. A causa delle continue minacce e dopo l’incendio della porta di casa, vive sotto scorta dal 2014.

“Siracusa, patria di artisti e filosofi”

Nonostante gli aspetti negative che possono esserci a Siracusa, il gioiello del mediterraneo è comunque un luogo che è destinato ad essere raccontato, con parole e con immagini. Molti filosofi hanno dedicato frasi meravigliose su Siracusa, come Virgilio, Erodoto, Ovidio, Tucidide, Cicerone, Platone, Archimede, Petrarca, Augusto, D’Annunzio. L’elenco è molto lungo.
Tito Livio la definiva: la più bella e la più nobile tra le città greche”.

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