“Non ho mai sollecitato la scarcerazione di Giulia Ligresti, che non è avvenuta a seguito o per effetto di una mia ingerenza, ma per indipendente decisione della magistratura torinese. Ho agito, se pur d’istinto, senza derogare mai dai miei doveri di ministro e senza che la conoscenza con alcuni componenti della famiglia Ligresti condizionasse il mio operato”.

Annamaria Cancellieri dice di essersi adoperata a fini umanitari per consentire alla figlia del patron del gruppo assicurativo Fondiaria SAI , Salvatore Ligresti, di andare agli arresti domiciliari, intervenendo da Ministro della Giustizia come in decine di casi analoghi. Ammette la Cancellieri di avere una longeva amicizia con i Ligresti, colpiti da ordinanze di custodia cautelare per falso in bilancio e false informazioni al mercato . Di fronte ai PM di Torino il 22 agosto, ha anche confermato quello che già risultava dalle intercettazioni, ovvero:

17 luglio. Una telefonata fatta a Gabriella Fragni ,compagna di Salvatore Ligresti, a poche ore dagli arresti per solidarietà ad una vecchia amica – ” Qualsiasi cosa possa fare, conta su di me.” – le ha detto il Ministro; a fine luglio, Giulia chiede di patteggiare. I PM sono d’accordo. Sarà condannata a due anni e otto mesi e i suoi avvocati chiederanno la scarcerazione.

6 agosto. La procura dà parere favorevole alla libertà, ma in seguito il GIP la nega. Dal giorno prima la responsabile dei servizi educativi del carcere di Vercelli segnala alla psicologa che segue Giulia , un peggioramento delle condizioni di salute della donna che ha alle spalle una storia di anoressia. Si teme possa compiere gesti disperati e così verrà più volte visitata da psicologi e medici.

17 agosto. A un mese dall’arresto la Fragni telefona al cognato Antonino Ligresti chiedendogli di contattare la Cancellieri. Lui lo fa e il Ministro, come dirà davanti ai PM, sensibilizza i vertici del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria sulla vicenda.

28 agosto. Dopo quaranta giorni di carcere Giulia , che rifiuta il cibo e ha perso 6 Kg, ottiene i domiciliari.

La sua famiglia ha chiesto aiuto proprio al Ministro, madre del manager Piergiorgio Peluso che in un’intercettazione Giulia aveva accusato di essere venuto a distruggere la compagnia e di essersi anche preso un sacco di soldi.

Dopo neanche un anno presso la Fondiaria SAI come direttore generale ,nel 2012 Peluso ha ricevuto 3 milioni e 600 mila euro di buonuscita : se ne è andato per dissapori con i Ligresti, dopo aver insistito per un nuovo aumento di capitale che la famiglia non voleva. Così nel gruppo era entrato il Fondo Amber che denuncerà le irregolarità dei Ligresti facendo scattare le indagini.

Le critiche al ministro Cancellieri tuttavia non sono poche e arrivano soprattutto da Cinque Stelle e Lega, che hanno depositato una mozione di sfiducia individuale alla Camera.

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