Uomini mediocri e cariche importanti

In un mondo estremamente competitivo sembra scontato che chi ricopra ruoli di responsabilità debba possedere ottimi requisiti. Ma perché allora tanti uomini inadatti a cariche complesse diventano dei leader?

Uomini mediocri

Gli uomini mediocri ricoprono cariche importanti. Questo l’assunto principale che traspare da Burkeman nel suo articolo apparso su The Guardian “Why do so many mediocre men rise to the top?”, ripreso da Internazionale.

L’articolo di Burkeman si basa sull’opera provocatoria dello psicologo Chamorro-Premuzic “Why do so many incompetent men become leaders?”. Secondo quanto affermato la risposta a tale domanda sarebbe il  sessismo, ma è altrettanto vero che non tutti gli uomini sono sessisti e che gli uomini competenti esistono.

Secondo quanto affermato il sessismo farebbe avere successo agli uomini. E quelli sessisti vanno avanti.

Leader sbagliato o leader giusto?

Esistono opinioni discordanti su questo. Tuttavia sia per Burkeman sia per Chamorro-Premuzic emergono due elementi che contribuiscono al fenomeno: il già citato sessismo  e la scelta dei leader competenti.

L’impressione data è quella che le persone tendano a dare il proprio consenso e a vedere il “leader” laddove non andrebbe visto. Per l’autore tratti come fiducia eccessiva e egocentrismo sono riscontrabili più negli uomini anziché nelle donne. Questo permette agli uomini di arrivare a cariche importanti, mentre le donne tendono a subire ulteriori giudizi se hanno queste caratteristiche.

Questo modo di vedere le cose ci spingerebbe a preferire un leader spaccone ed eccessivamente sicuro di sé anziché un leader efficace e capace di creare gruppo. Eppure poi ci lamentiamo perché vorremmo persone competenti. Assunto condivisibile, ma come si fa a scegliere le persone migliori a livello dirigenziale?

Chamorro-Premuzic ci dice che ciò che denota un leader efficace è dato dall’intelligenza emotiva, la calma, la resilienza e l’autocoscienza. Da un lato viene detto di concentrarsi più su questi tratti per permettere agli uomini competenti e a più donne di prendere il posto di quegli uomini mediocri e sessisti. Dall’altra è vero che viene detto alle donne di mostrarsi ad esempio ambiziose e più emancipate.

Sostanzialmente viene quindi detto loro di assumere le qualità dei leader peggiori e magari quello che si vuole realmente fare è sostituire quei dirigenti mediocri con delle pessime donne.

Nella parte conclusiva l’autore afferma che la cosa migliore sarebbe quella di sostituire le persone pessime con altre di valore, implicando la promozione di un numero molto più alto di donne.

Sorge quindi una domanda spontanea: un numero più alto di donne corrisponde veramente a competenza se queste una volta raggiunta una carica importante si comportano da uomo mediocre? Non sarebbe più corretto promuovere persone di valore indipendentemente dal sesso per sconfiggere il sessismo e avvantaggiare chi è realmente competente?

L’autore ha sicuramente ragione nell’affermare che vi sono troppi individui mediocri a ricoprire cariche importanti. Eppure forse si sbilancia troppo nell’affermare che sono gli uomini.

La mediocrità di oggi

Se ci si guarda intorno si può vedere come la mediocrità non abbia sesso. Basta leggere un semplice tweet per vedere come la mediocrità non stia a guardare se si tratta di uomo o donna.

La mediocrità di oggi e della nostra società è in certi casi sconcertante. Ha ragione Burkeman quando dice che la mediocrità è più evidente nel mondo del lavoro. Ma è pur vero che in qualsiasi campo – nel lavoro, in amore, nell’amicizia, nella salute – le soluzioni mediocri hanno sempre la meglio.

Abbiamo dirigenti d’azienda mediocri, amministratori mediocri, docenti mediocri, politici mediocri e di conseguenza leggi mediocri.

La verità è che i mediocri sono troppi e non sono solo uomini. La mediocrità come non eccellenza non è peculiare solo degli uomini con cariche importanti, è caratteristica universale di chi non è competente.

Fortuna però che le eccezioni esistono e corrispondono sia a uomini sia a donne. Quindi come rispondere a perché tanti uomini mediocri diventano leader? Difficile rispondere. Il sessismo a mio avviso non rappresenta il vero motivo.

Sarebbe sbagliato pensare che solo gli uomini sono mediocri. Perché l’attrazione della mediocrità agisce in tutti i campi della vita e riguarda gli individui indipendentemente dal loro sesso. E ahimè, la mediocrità è astuta. 

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