L’Italia in questi giorni è al centro della terza ondata pandemica da SARS-CoV-2. Alla vigilia del primo anno dall’inizio della pandemia gli italiani si sono adattati ad una nuova “normalità”. Intanto sin dal 2020 è iniziata la cosiddetta corsa ai vaccini, con entusiasmo e qualche dubbio nella popolazione. Infatti ormai da tre mesi, è in corso la campagna di vaccinazione, strumento essenziale per sconfiggere il virus. Le ultime notizie riguardanti il lotto del siero AstraZeneca sospeso in via precauzionale in tutto il Paese, non hanno fatto altro che instillare ulteriore sfiducia verso i vaccini e le case farmaceutiche. INTERVISTA AI VACCINATI COVID Direttore responsabile: Claudio Palazzi
Per questi motivi abbiamo deciso di intervistare due persone che hanno già ricevuto il vaccino. Così potremo capire meglio cosa si prova e quali sono le modalità di vaccinazione. Gli intervistati sono Luca e Marta (nome di fantasia) con due visioni leggermente diverse. Luca è uno studente al quinto anno di Medicina mentre Marta è un agente di Poliza che si è da poco sottoposta alla prima dose di vaccino.

L’Intervista ai primi vaccinati covid

Qual è la sua professione/attività?
L: Studente di Medicina al quinto anno.
M: Svolgo la professione di Ispettore della Polizia di Stato.

Quando si è sottoposto alla vaccinazione?
L: Il 2 febbraio.
M: Mi sono sottoposta alla vaccinazione il giorno 5 marzo 2021.

Che tipo di vaccino le è stato somministrato?
L: Pfizer/BioNTech, vaccino di tipo mRNA.
M: Il vaccino di AstraZeneca.   

Domanda per Luca: Ha seguito le notizie inerenti il lotto di vaccino AstraZeneca sospeso nel nostro Paese? Cosa ne pensa?
L: I dati sono “correlazione non casualità”. L’approccio usato dai media è stato abbastanza irresponsabile dando fondo a voci che tanto fondo non hanno. Comunque ora gli enti scientifici si sono attivati e stanno facendo tutti gli accertamenti necessari, quindi vediamo cosa succede.

Domanda per Marta: Il vaccino Astrazeneca a lei iniettato fa parte del lotto che è stato sospeso? Se si, cosa ha intenzione di fare a riguardo (anche in vista della seconda iniezione)?
M: Si, ho ricevuto il vaccino Astrazeneca del lotto ABV5811, che è stato sospeso in via precauzionale e temporanea. Sicuramente mi sottoporrò alla seconda somministrazione del vaccino, anche se devo dire di essere quantomeno sorpresa dalla situazione che si è venuta a creare.

Qual era la sua percezione sul vaccino e sulla campagna vaccinale prima della somministrazione? Qualche timore o perplessità dovuta magari dal racconto da parte di colleghi che già si erano vaccinati?
L: Non vedevo l’ora di farlo. Sapevo e so che è l’unico modo per uscirne. Nessun timore eccetto qualche possibile reazione avversa. I colleghi erano più o meno tutti entusiasti. Negli operatori più anziani alcuni erano più restii, comunque una minoranza.
M: Per quanto riguarda la percezione sul vaccino e sulla campagna vaccinale, ho letto alcune testate giornalistiche e seguito alcuni programmi televisivi. Penso che ci sia stata una soddisfacente divulgazione in merito, anche se non sempre precisa e a volte contraddittoria. Nessuna perplessità mi è palesata nel sottopormi alla vaccinazione, così come tutti i colleghi che hanno aderito. Una netta minoranza ha deciso per il momento di non sottoporsi al vaccino Astrazeneca a causa del discredito che l’ha colpito.

Cosa ha provato effettivamente dopo essere stato vaccinato? Qualche sintomo ed effetto collaterale? Le aspettative si sono rivelate esatte o meno? Perché?
L: Algia al deltoide di sinistra (dolore alla spalla) e rialzo febbrile con brividi per mezza giornata. Quindi le aspettative si sono rivelate esatte.
M: Subito dopo la somministrazione del vaccino non ho accusato alcun sintomo ma durante le ore notturne ho provato mal di testa, dolori muscolari ed articolari così come il medico mi aveva detto.

Intervista ai primi vaccinati covid 3

Qual è stato l’iter per la vaccinazione? Quali procedure si sono adottate (prenotazione, giornata della vaccinazione, organizzazione e disponibilità da parte del personale ed enti preposti, ecc.)? Chi le ha fornito le informazioni necessarie?
L: Nel mio caso le dosi sono state fornite dalla Regione Lazio attraverso il Policlinico Gemelli che ha dato a disposizione abbastanza presto agli studenti di Medicina e ad altre facoltà la possibilità di vaccinarsi. La vaccinazione è stata gestita dal Policlinico e non dalle Asl. La prenotazione è avvenuta tramite dei form che sono stati mandati dall’Università, ente che ha mediato fra la Regione e i singoli e che quindi ci ha comunicato questa possibilità. La disponibilità da parte del personale incaricato è stata ottima.
M: Sono stato informato della campagna di vaccinazione rivolta al mio settore dall’ufficio Sanitario della mia Questura, su base volontaria. Suddetto ufficio ha raccolto tutti i nominativi ed in seguito è stato programmato un calendario che prevedeva il luogo, il giorno e l’ora per sottoporsi alla vaccinazione. Tengo a precisare che l’ufficio Sanitario ci ha informato in maniera esaustiva dell’importanza di vaccinarsi. Per quanto riguarda invece il modulo di consenso da compilare prima di sottoporsi al vaccino, devo dire di non aver avuto tutte le attenzioni che avrei voluto, per sentirmi più fiduciosa nella scelta di aderire alla campagna vaccinale con Astrazeneca.

Adesso si sente più sicuro? Perché ha deciso di vaccinarsi?
L: Non ho mai avuto molta paura per me. Però dato che il vaccino blocca anche l’infezione mi sento più sicuro di girare nei reparti medici per evitare di dare nocumento (recare danno) ad altri.
M: Sono convinta, al netto degli inevitabili dubbi, di aver fatto la cosa giusta, mi sento più sicura e tranquilla, spero che presto si possa tornare alla normalità.

Consiglierebbe il vaccino che le è stato somministrato?
L: Assolutamente si, a tutti coloro che si possono vaccinare.
M: Questi vaccini, come è già successo in altre epoche ed epidemie, sono la forza e la testimonianza che ci permettono di fronteggiare e sconfiggere le malattie a cui siamo più vulnerabili. Per questo consiglio a tutti di vaccinarsi al netto dei possibili effetti collaterali.

Qualche commento in merito alla campagna di vaccinazione? Cosa suggerisce di fare?
L: La campagna sta venendo gestita come si può gestire, al meglio delle possibilità. Purtroppo ci sono difficoltà dal punto di vista scientifico e sull’approvvigionamento delle dosi. Non credo che ci sia modo migliore di quello con cui viene gestita al momento, dando la priorità agli immunodepressi, agli anziani, agli operatori sanitari, ecc.
M: La sospensione di Astrazeneca non è stata di certo un buon segnale, portando a pensare nell’esistenza di vaccini di “serie a” e di “serie b”. Penso che l’errore più grave che possiamo fare sia confondere la sfiducia verso chi ci guida o governa con l’opportunità che questi vaccini ci danno di uscire da questa terribile situazione.

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